lunedì 18 luglio 2016

Politica a Cervinara: tra tarantelle, vittoria mutilata e terzo polo

Politica a Cervinara: tra tarantelle, vittoria mutilata e terzo polo
tratto da Il Caudino del 18 Luglio 2016

Fotografare con la penna il momento politico di Cervinara è pari solo alla mappatura degli innumerevoli fiordi norvegesi a causa delle situazioni frastagliate, frutto di spaccature, doppiogiochismi e “pali di cafè illuminati”.
Il popolo dal marciapiede e dalle piazze si è riversato in rete e l’informazione locale, mai come ora, gioca un ruolo di spessore nelle vicende della galassia cervinarese, formata non solo da politici, ma anche da partiti fantasma, movimenti fermi, associazioni autonome, stelle cadenti, comete di passaggio e gruppi più o meno occulti.
Tutti pronti a sferrare la zampata all’orrendo Municipio di Piazza Trescine.



Tarantelle e ‘ndrezzate
Le ultime elezioni amministrative, datate maggio 2015, tuttavia, si sono trasformate in snervanti tarantelle che durano da oltre un anno. Un duello serrato a colpi di ricorsi e carte bollate che è scaduto nel classico tutti contro tutti degno delle migliori ‘ntrezzate nostrane. La “netta vittoria mutilata” di Filuccio Tangredi, pur non fermando l’ordinario cammino amministrativo della coalizione, è ostacolata da questo macigno che complica la progettazione a lungo termine. Il Sindaco in carica non si dimette, forte di un risultato elettorale che lascia ben poco spazio a recriminazioni, nonostante la grana interna con Pellegrino Casale.
La folle estate Cervinarese, tra una granita e una sudata, ha però aperto le danze ad un ricambio generazionale, lento sì, ma inesorabile. Alcuni giovani si stanno facendo le ossa e molti scalpitano dietro le quinte, pronti a qualsiasi tattica, accordo o patto pur di dire la propria. Qualcuno è disposto anche ad indossare simbolicamente la gonna per poi sfruttare la strada della doppia preferenza che favorirebbe il gentil sesso. Camuffarsi in politica non è impossibile, ma risulta abbastanza scomodo. Prima o poi tutto verrà a galla e automaticamente i teoremi saranno spazzati via come un castello di carta. In effetti tanti cittadini si stanno allontanando da questo mondo complicato. E’ un’amara constatazione. Le nobili passioni sono sostituite da una burocrazia affamata di progetti europei. Cervinara è stanca, imbarazzata, inerme, immobilizzata, ma sopravvive.

Il fronte opposto
Il Movimento Bene Comune, ideato e guidato da Vincenzo Iuliano ha iniziato una lunga battaglia sulle presunte irregolarità durante le operazioni elettorali. Il fronte opposto si è clamorosamente sfilacciato perdendo prima Christian Cambareri e da poco Tommasino Bello, senza contare qualche scintilla interna ai banchi dell’opposizione. I giovani di Bene Comune hanno incassato il sostegno dell’ex viceSindaco, l’avvocato Monetti. Dimitri, cavalcando la tigre di Vincenzo Iuliano, avrebbe messo nell’ombra mediatica tutto il Movimento civico. Tesi sostenuta dal fuoriuscito Tommasino Bello, subito corteggiato da Cervinara ho bisogno di te. In fin dei conti l’opposizione aveva raggiunto un ottimo risultato, piazzando ben quattro consiglieri di minoranza alla prima esperienza. Paradossalmente questa lotta potrebbe trasformarsi in una vittoria di Pirro per il vulcanico capogruppo dell’opposizione, Vincenzo detto o’ Presidente. E’ troppo elevato il rischio di autodistruggere lo spazio conquistato dai Cervi azzurri.


Terza Posizione
Tra i due litiganti il terzo gode, ora più che mai. Facciamo un passo indietro. Appena si chiuse la presentazione delle liste s’aprì un nuovo scenario, inedito per Cervinara. La situazione partitocratica è in crisi e gli storici legami tra provincia di Avellino e il capoluogo (Nusco?) sono sempre meno incisivi rispetto al passato. L’impostazione gerarchica di partito, suddivisa in correnti e aree, è superata ed evanescente. Emerge così la fragilità delle coalizioni civiche, senza punti di riferimento extraterritoriali. Instabili ed umorali, le civiche, sono riuscite a non presentare valide alternative. La terza posizione, formata dagli esclusi e dai delusi, si sta godendo l’amaro spettacolo. Una nuova tornata elettorale per il Movimento Bene Comune potrebbe decretare un nobile suicidio politico ed il suo sacrificio riaprirebbe la strada alla fantomatica Terza Posizione che si stava mangiando le mani per la ghiotta occasione sfumata dopo la mancata presentazione delle coalizioni alternative.

Caudium
La prima conseguenza, negativa ed oggettiva, è la perdita dello scettro dell’Unione dei Comuni Caudini dopo le dimissioni di Tangredi. Cervinara poteva e doveva dare tanto all’Unione anche perché, essendo una realtà dove il caudinismo è ancora visto con diffidenza, avrebbe avuto l’occasione per invertire la rotta e cercare di porre le basi per una Cervinara davvero organica al progetto Caudium. Tutto rimandato o tutto rovinato?
Le divisioni della micropolitica territoriale favoriscono il gigante onnivoro della macropolitica nazionale, schiava di quella internazionale. Esempio lampante è la questione migranti che tiene banco da qualche mese in Valle Caudina. La volontà popolare è mortificata dalle Prefetture obbligate ad obbligare i Sindaci di turno ad accettare le ordinanze sull’emergenza profughi o presunti tali. Una Caudium forte significa soprattutto sicura e capace di gestire qualsiasi situazione di emergenza, anche delicata come questa che stiamo vivendo. I costanti tagli perpetrati della casta stanno soffocando le amministrazioni comunali, che reagiscono con le unioni tra entità omogenee ed idonee, sulla carta, ad accedere ai vari tipi di finanziamenti tramite progetti d’interesse comunitario.

Franchi tiratori
Oltre ai duellanti e alla Terza Posizione, c’è la novità rappresentata da Cervinara ho bisogno di te, una coalizione civica trasversale appena scesa in campo che potrebbe rappresentare lo stato embrionale di una futura lista. Hanno meravigliato un po’ tutti con il duro botta e risposta con Don Vito Cioffi. La scaramuccia nasce dopo un’azione contro le barriere architettoniche delle Chiese a Cervinara, mal digerita dal noto prete che li ha attaccati dall’altare, tacciandoli di sciacallaggio.
Alla luce degli ultimi sviluppi ci sarebbero tutti gli ingredienti per presentare addirittura quattro liste, se dovesse cadere il Sindaco Filuccio Tangredi per mano dei giudici del Consiglio di Stato.
L’Azione Cattolica Cervinarese, che non ha più lo smalto di un tempo, è succube delle divisioni di Parrocchia a quanto pare. Nell’area tendenzialmente post democristiana fa capolino CondividiAmo, che si occupa di cultura, beneficenza e attività ludiche per i piccoli. Queste ragazze sono pronte a piazzare in scioltezza esponenti rosa in qualsiasi lista.
La sinistra extraparlamentare è evaporata all’interno di Bene Comune. Gli eredi della falce e martello, in futuro, potrebbero presentare una lista autonoma, senza velleità, ma ideologicamente intransigente. Il pessimo risultato elettorale è palesemente frutto di una scelta civica quasi obbligata. Indecifrabile il Partito Democratico, frantumatosi prima delle elezioni. Impalpabili Forza Italia e affini, assente la destra di Fratelli d’Italia, ossia i reduci di Alleanza Nazionale.
Ufficiale: la partitocrazia è in coma.

Azioni e associazioni
Il poliedrico mondo associazionistico è in costante fermento. La Comunità Militante Caudina 321 resiste e continua il percorso etico e formativo, senza affiliazioni nazionali. Ha dato fiducia, per la seconda volta, alla lista Tangredi, pur conservando un’indipendenza sostanziale. La Cmc 321 è schierata su posizioni Caudiniste ed identitarie, oltre alle consuete battaglie trasversali per l’ambiente, contro l’amianto e per il decoro urbano. Cresce la componente animalista, vivacizzata dai volontari di Mabello. Le accese polemiche sulla gestione del randagismo cozzano con i risultati positivi ottenuti in questo primo anno di attività. I resti di Microphonix Eco, gli instancabili Quei Bravi Ragazzi e i veterani di Non solo rock rappresentano le altre realtà associazionistiche attive tra alti e bassi all’ombra del Partenio. Queste aggregazioni variegate potrebbero farsi spazio per dare slancio alle rispettive attività sociali. La nuova Pro Loco Angelo Renna, con a capo il presidente Flaviano Renna, continua nelle attività di promozione del territorio, equidistante dal fronte politico, almeno in apparenza. Il Forum dei Giovani non incide, nonostante un potenziale esplosivo e resta un oggetto misterioso ed ingarbugliato dalla burocrazia.

Conclusioni
Da Roma il Movimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia e libertà, tramite gli interventi dei deputati irpini, Carlo Sibilia e Giancarlo Giordano, hanno chiesto un immediato ripristino della democrazia, accendendo in pompa magna i riflettori nazionali su Cervinara. Grillini e Sel, pur non avendo vere e proprie organizzazioni in zona, con le interrogazioni parlamentari avrebbero inciso sulla decisione di annullare le mini elezioni del 31 luglio nei due seggi incriminati.
Tutto è rimandato alla sentenza secca: o Cervinara o morte.
Intanto l’unica certezza che resta ai cittadini è una lunga attesa.
In un momento delicato, tra stragi e colpi di stato, si deve remare per forza verso la stessa direzione. Cervinara merita stabilità per poter difendere i sacrosanti interessi del Popolo Cervinarese e caudino, in barba ai personalismi “sfascisti” dei protagonisti di turno.
L’informazione locale svolge un ruolo importante, giusto?

fonte:
https://ilcaudino.it/politica-a-cervinara-tra-tarantelle-vittoria-mutilata-e-terzo-polo/

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