sabato 31 ottobre 2020

Καλυψώ (Calipso), ninfa Mediterranea | MITOLOGIA

Calipso, ninfa Mediterranea

Nella mitologia greca, Calipso era una ninfa, la figlia di Atlante e Pleion o del dio Helios e Persia. Viveva sull'isola di Ogigia, che gli antichi scrittori collocano nel Mediterraneo occidentale. Altri hanno collocato quest'isola nel Golfo di Napoli o Taranto, mentre nel Mar Ionio sono stati suggeriti, tra le altre cose, Ceuta, di fronte a Gibilterra o l'isola di Gozo vicino a Malta, o la perduta Atlantide. Secondo la mitologia, Calipso, che mangiava ambrosia e beveva nettare, aveva il potere di rendere le persone immortali.

Ulisse alias Ὀδυσσεύς

Lasciando l'isola del Sole, Zeus inviò ad Ulisse e ai suoi compagni una tempesta selvaggia e onde. Un'ascia ha colpito la nave e l'ha smantellata. Tutti annegati. Solo Odisseo sopravvisse. Catturato da un bastone, ha vagato nel mare per dieci notti intere. Infine, le onde lo portarono all'isola della ninfa Calipso. Dopo tre anni in mare, Odisseo perse tutti i suoi uomini e le sue navi. È solo, isolato e completamente lontano da casa. Il mare lo porta su un'isola paradisiaca, dove vive un altro bellissimo pianeta, la ninfa Calipso.

Calypso viveva in una grande grotta, vicino all'ingresso della quale c'erano giardini naturali, bosco sacro e sorgenti. La Ninfa trascorreva lì la sua giornata, filando e tessendo con le sue ancelle, anch'esse Ninfe. A questo punto, Odisseo è solo felice di essere vivo. Andare sull'isola di una bellissima ninfa è un regalo inaspettato.

l'episodio di Odisseo e Calipso 
(Od. V vv. 85-120 e 135-224), prima parte

Calipso accolse Odisseo sulla sua isola come un naufrago. L'Odissea menziona che Calypso si innamorò di lui ed è per questo che lo tenne vicino a lei per sette anni. Omero la presenta come una bellissima fata nel verso 66 lodando le sue belle trecce e il signorile nel verso 96, mentre siede su una sedia splendente e bella (verso 27), come i troni dei signori. Caratteristicamente, ci racconta di averla trovata nella sua grotta, mentre appoggiava un grande fuoco sulla griglia e cantava con la sua voce celeste, tessendo al telaio con la navetta d'oro.

Inoltre, le sue attività sull'isola, come la vedeva Hermes, sono simili a quelle di una casalinga. Calipso lo portò nella sua caverna e si prese cura di lui. Quando si è incontrato, tuttavia, non lo ha lasciato andare. Lo ha tenuto sulla sua isola per sette interi anni.

Calipso promette l'immortalità ad Ulisse, se rimarrà con lei per sempre. Ma rifiuta, sapendo che deve tornare da sua moglie e dal suo regno. In effetti è una scelta sciocca, scegliere la mortalità e continuare ad essere umano invece che semidio, ma per Odisseo non c'è dubbio, deve rifiutare Calipso e lasciarla, per compiere il suo destino di essere umano. Fino a quando Atena si è dispiaciuta per lui e ha implorato suo padre, Zeus, di aiutarlo. Mandò Hermes a Calipso e le ordinò di lasciare andare Odisseo.

Odisseo e Calipso 

Insieme a quanto sopra, la natura femminile di Calipso è dimostrata nel verso 130, che rabbrividì quando udì le parole di Hermes. Era sorpresa e non si aspettava di sentire una cosa del genere dopo tanti anni che Ulisse era rimasto con lei sull'isola. Si arrabbia anche con gli dei, definendoli spietati e gelosi nel versetto 132, citando esempi simili di amore dea-mortale, che per gelosia uccise i mortali (versetto 133). Continua nel verso 144 indignata e offesa dall'invidia degli dei, a parlare di come ha salvato Ulisse da morte certa, quando lo stesso Zeus si era rivoltato contro di lui (versi 145-152).

Inoltre, in questi versi si osserva il primo tentativo di emancipazione femminile, durante l'era omerica in cui una dea è la prima a farlo. Ma ancora una volta non si opporrà alla parola del re degli dei, obbedendo all'uomo, come farebbe qualsiasi donna, lasciando infine Odisseo per tornare in patria (versetti 153-4-5). Tuttavia, è una donna innamorata, che si preoccupa e si interessa di Odisseo. Quindi gli dirà il modo in cui tornerà sana e salva a Itaca. Infine la vediamo paragonarsi a Penelope dicendo che è più bella (versetti 232-235). Qui è chiaro che la dea è gelosa di una donna mortale.

l'episodio di Odisseo e Calipso
(Od. V vv. 85-120 e 135-224), seconda e ultima parte

Da tutto quanto sopra possiamo concludere che Calipso si comporta molte volte come una comune donna mortale. Una donna che si prende cura del proprio aspetto, perché vuole essere apprezzata dal sesso opposto. Si prende ancora cura della sua isola, accoglie estranei, come si addice a una hostess, e alla fine nutre sentimenti per un uomo mortale e lo reclama, come farebbe qualsiasi donna mortale per l'uomo che ama.


Inoltre, la nostra dea, come Omero ci rivela attraverso i suoi testi, osserva lo standard dell'ospitalità. Allo stesso modo, Calipso accolse Hermes con gioia, si prese cura di lui, gli diede nettare e ambrosia, come si addice agli dei. Allora avrebbe soddisfatto volentieri il desiderio del suo ospite.

Dopo di che, Calipso con grande dispiacere lo lasciò andare, dopo avergli dato prima legna e stoffa per costruire una zattera, oltre a provviste (anche "vino nero") per il suo viaggio. Ha anche indicato quali stelle osservare per regolare la sua rotta.

Calipso, ninfa Mediterranea

Quando la nave è completata, Ulisse torna in mare. È fuori casa da quasi vent'anni. Dalla sua convivenza con lui nacquero Nafsitheos, Nafsinoos ed Aeson o Ausona (che poi si stabilirono in Magna Grecia), mentre Hesiod (Theogony, B 1017-1018) menziona solo due figli, Nafsithos e Nausinos. (Questo Nafsithos non deve essere confuso con il re dei Phaean Nausithos menzionato nell'Odissea.) I miti successivi affermano che Ulisse e Calipso avevano un figlio insieme, Latino, un figlio attribuito alla sua relazione con la strega Circe.

Scritto da Μεγάλη Ἑλλάς

tratto da: MAGNA GRECIA (ΜΕΓΑΛΗ ΕΛΛΑΣ)

In copertina la Ninfa Calipso, fu scelta dalla città spagnola di Ceuta. L'altezza della statua raggiunge i 5,50 me pesa 750 kg.

JUNIO GUARIENTO in concerto al Presidio (2015)

Junio Guariento in concerto al Presidio (2015) 

COMUNITÀ MILITANTE CAUDINA 321 | volantino


 

domenica 25 ottobre 2020

La Pioggia Nel Pineto di Gabriele D'Annunzio

La Pioggia Nel Pineto di Gabriele D'Annunzio  

I CONTI DI CONTE - DPCM XXIV-X-XX




Il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri è stato firmato e le restrizioni per cercare di contenere la diffusione del Covid-19 saranno in vigore da domani 26 ottobre. In pratica è una semichiusura totale che lascia molte perplessità anche in Valle Caudina, soprattutto per le fratture interne al Governo e la rottura con le Regioni proprio sulla chiusura di bar, enoteche, pizzerie e ristoranti. 

#lepiubellefrasidiosho


I CONTI DI CONTE

I Governatori regionali proponevano la chiusura alle ventitré, ma le misure restrittive - secondo Peppino Conte da Foggia - devono essere più radicali. Tutti aspettano il regalo di Natale, ossia il vaccino che, però, potrebbe non bastare per tutti. In undici giorni ci sono stati ben tre DPCM e la confusione cresce insieme alla diffidenza popolare verso un futuro difficile. La curva dell'epidemia non dovrebbe salire, ma i calcoli in merito lasciano il tempo che trovano. Durante la conferenza stampa l'ultima domanda fatta dal giornale Leggo.it è stata molto interessante perché riferita alla "Seconda ondata" e la riportiamo per intero:


conferenza stampa

d- Buongiorno Presidente, mi inserisco su questo filone, il filone della seconda ondata. La scorsa primavera, diciamo. con grande responsabilità i cittadini italiani hanno seguito le indicazioni del Governo, le norme del Governo e siamo riusciti ad uscirne - come diceva lei - abbassando e tenendo sotto controllo la curva dei contagi. Oggi probabilmente gli stessi cittadini che  hanno aderito a quelle vostre indicazioni oggi scrivono ai giornali e anche a noi e ci chiedono: Perché ci troviamo in questa situazione così simile a questa seconda pandemia. Che cos'è che non ha funzionato? Quindi le chiedo: c'è qualcosa che pensa che il Governo e le regioni abbiano sbagliato, se hanno sbagliato, ovviamente?

r- Guardi, umh, io ho sempre detto, il Governo in particolare, io personalmente non mi ritengo infallibile. Quindi non è questione di dire non abbiamo sbagliato nulla. Ci possono essere stati degli errori, ma sottovalutazioni, no. Si può far sempre meglio nella vita, questo è il mio atteggiamento. Siamo sempre concentrati per far meglio, però obiettivamente abbiamo lavorato su tutti i fronti, solo che sa, quando si affronta una guerra, le viene addosso una guerra, è difficile dire "bah non hai fatto abbastanza per vincere". Insomma, per vincere significa veramente quando si è sotto stress, su tutti i fronti di un sistema nazionale bisogna veramente far ricorso a tutte le forze, a tutti gli investimenti a tutti i sacrifici. Gli stessi italiani, lo capisco, probabilmente sono stanchi e sono più frustrati rispetto alla prima ondata, ma l'ho detto anche nell'intervento inziale: se siamo un Paese forte lo dimostreremo anche adesso. I conti li faremo alla fine. Noi ce la faremo anche questa volta, perché pur con tutta la rabbia, la frustrazione, l'angoscia e la paura, riusciremo a venire a capo anche di questa seconda ondata. Grazie. 

Ecco la conferenza stampa senza filtri, direttamente dal sito del PDC, (stavolta senza D).

Conferenza stampa - 25 ottobre 2020

Riportiamo le ultime novità tratte da Ultime Notizie Flash e le foto che hanno caratterizzato gli ultimi giorni di protesta. Fate una bella ricerca in rete e non fermatevi alle prime notizie, ma perdete qualche minuto in più, giusto per avere un quadro ampio, variegato e veritiero degli ultimi accadimenti di cronaca. 

BAR, PIZZERIE E RISTORANTI

Le attività dei servizi di ristorazione (tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5 fino alle 18; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

La protesta dei napoletani(23.10.20)

NEGOZI

Le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario all'acquisto dei beni; le suddette attività devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio.

La protesta dei romani (24.10.20)


SALE GIOCHI, SCOMMESSE, BINGO E CASINO'

Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò; Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto.

PISCINE E PALESTRE

Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.

La Ministra Azzolina

SCUOLA

L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza. Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari almeno al settantacinque per cento delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l'eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l'ingresso non avvenga in ogni caso prima delle nove.

Tarantelle napoletane (24.10.20)

MEZZI PUBBLICI

È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.

L'ironia estiva sulle vacanze di Luigino Di Maio

RIFLESSIONI

Insomma, bisogna avere sangue freddo. No alla violenza e usiamo l'intelligenza. Cerchiamo di fare buon viso a cattivo virus. Conte farà i conti con la storia, ma almeno risparmiateci il solito campionato nazionale dello scaricabarile. 

In questo delirio burocratico non ci resta che invocare gli Dei per mettere fine a questa maledetta situazione ed augurarci una Sanità tutta Caudina autonoma e autogestita, in tutto e per tutti.



APPROFONDIMENTI


sabato 24 ottobre 2020

EL ALAMEIN - Innato senso di allergia (Insedia)

Innato Senso di Allergia - El Alamein

COMUNITÀ MILITANTE CAUDINA 321 | volantino


 

SCIOPERO VIRTUALE, la protesta delle studentesse e degli studenti dell'I.O. Francesco De Sanctis

Una delle poche forme di protesta inscenate in Valle Caudina porta la firma delle studentesse e degli studenti dell'Istituto Omnicomprensivo di Cervinara dedicato alla memoria di Francesco De Sanctis. Lo Schiaffo 321 pubblica integralmente il comunicato delle nuove leve Caudine per dare spazio, in maniera civile e costruttiva, alla voce virtuale della Generazione Covid. La stampa locale, invece, a parte gli amici di UserTv, non ha dato risalto all'agitazione studentesca. 

I temi affrontati sono tanti e non campati per aria. Si passa dalla necessità di spazi per le assemblee alla richiesta di uno sportello d'ascolto, attivo fino a qualche anno fa, passando per la sicurezza della comunità educante, fino ad arrivare alle riflessioni sulla Didattica alternata, rete wi-fi e sui Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento, che il movimento studentesco reputa inutili vista la scarsa attinenza ai vari percorsi di studio. Lo schiaffo rifilato dalle nuove generazioni alle istituzioni nazionali e locali potrebbe essere utile per colmare le lacune messe in evidenza. Ora si attende una risposta da parte del Consiglio d'Istituto che sarà eletto giovedì 29 ottobre.

Francesco Saverio De Sanctis

Il Comunicato

Il giorno 23 Ottobre 2020, noi studenti di secondo grado dell’I. O. Francesco de Sanctis abbiamo fatto sentire la nostra voce aderendo all’attivazione nazionale riguardante i vari argomenti e punti focali del nuovo modo di percepire la scuola nel periodo di emergenza, valorizzando i nostri diritti di studenti. Essendo in situazione di emergenza, la scuola si trova a non poter effettuare la didattica in presenza, di conseguenza, l’idea di noi alunni è stata quella di aderire allo sciopero virtualmente, non solo non presentandoci alla lezione del giorno, ma soprattutto riuscendo ad organizzare un animato dibattito con i rappresentanti di ogni classe e indirizzo al fine di captare le richieste di tutti e ad ascoltare i punti di vista diversi di ogni studente.

La Ministra Lucia Azzolina vista da Krancic

Le motivazioni 

Lo sciopero trattava diverse argomentazioni riguardanti la situazione attuale all’interno delle scuole italiane nella situazione emergente in cui ci troviamo. I problemi affrontati toccano anomalie e discrepanze riguardanti la sicurezza, il nuovo decreto emanato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento (PTCO) e la disorganizzazione nei trasporti e mezzi pubblici (altamente legato alla scuola) da cui scaturisce l’aumento dei contagi. 

In videochiamata, noi ragazzi, abbiamo affrontato punto per punto, ogni singola tematica, citata precedentemente, cercando di trovare una soluzione comune ed esprimendo il nostro parere per la risoluzione di ciò.

Mezzi Pubblici

Inizialmente è stato trattato il grave problema dei mezzi pubblici, a cui fortunatamente noi alunni dell’Istituto cervinarese siamo esonerati dato che nessuno usufruisce del servizio, anche a causa della sua totale assenza, ma abbiamo sentito il dovere solidale, in quanto studenti ITALIANI, di affrontare il tema per proporre iniziative adatte al risolvimento; i ragazzi hanno suggerito: aumentare le corse, o addirittura la quantità dei mezzi messi a disposizione per raggiungere le scuole, o ancora aumentare il controllo all’intero di essi, affinché vengano rispettate quelle che sono le norme anti-contagio già presenti.


Didattica alternata

Secondo argomento affrontato, è il distanziamento nelle singole aule, risultato non sempre presente all’interno dell’istituto, data anche la mancanza di strutture o la poca organizzazione di quelle presenti, quindi i ragazzi hanno proposto una didattica alternata dove la classe si scinde in modo da seguire le lezioni a casa e in presenza a scuola. Da ciò scaturisce un ennesimo problema che è quello dell’assenza di strumenti di connessione internet all’interno dell’istituto per permettere, sia al professore di connettersi con gli alunni collegati da casa, sia agli alunni stessi, di avere la possibilità di partecipare alle lezioni non usufruendo di spese proprie, bensì offerte dalla scuola. Quindi la richiesta, a gran voce, è quella di sfruttare fondi scolastici per l’installazione di un wi-fi d’istituto, accessibile ad ogni studente e insegnante.


Sanificazione

Ulteriore argomento affrontato riguardava il decreto emanato dal Presidente del Consiglio, nel quale si cita una didattica pomeridiana, per far fronte al problema dell’assembramento all’interno delle aule; gli studenti, si sono posti in contrapposizione a questa idea, dato che, semplicemente, si potrebbe ridurre il quantitativo di giornate in presenza per effettuare una sanificazione periodica settimanale all’interno di ogni istituto, aggiungendo un’ora in più al giorno di lezione, e restando a casa un giorno per rendere possibile la sanificazione.

Evitare assembramenti

Inoltre, avendo bisogno di più spazio, e quindi più luoghi, anche esterni all’edificio scolastico, per evitare aree di assembramento, gli alunni hanno proposto l’apertura e bonifica di luoghi e spazi nel quale, anche all’ingresso mattutino, dove molto facilmente si genera caos e affollamento, possono sostare in tranquillità in attesa del suono della campanella; anche semplicemente un miglior utilizzo del parcheggio antistante la scuola.

Sportello d'ascolto

Nella videochiamata, gli stessi ragazzi, hanno sentito il bisogno di dialogare anche su argomenti, lontani dalla situazione di emergenza causata dal Covid-19, come la presenza di uno sportello di ascolto composto da un'equipe di professionisti, disposti ad aiutare ogni singolo alunno o ogni classe, in problemi anche lontani dalla situazione scolastica, ma che potrebbero rendere lo studente, in sé, più tranquillo davanti alle problematiche adolescenziali. I ragazzi, a riguardo, hanno proposto anche attività di classe, per aiutare un intero nucleo di ragazzi alla socializzazione comune.

PCTO

Argomento, affrontato, non solo nella giornata odierna dello sciopero, ma battaglia persistente da anni , è quella riguardante i PTCO (ex alternanza scuola-lavoro), che dovrebbero consistere in percorsi d’orientamento e ingresso nel mondo del lavoro, ma che in molti casi non vengono organizzati in base al tipo di studio che l’alunno ha scelto, quindi risultano inutili alla formazione o all’informazione di quest’ultimo.

Spazi studenteschi

Uno dei temi, ugualmente importante, citato, è il bisogno di luoghi da utilizzare per le riunioni, come assemblee d’Istituto, dove si può sostare, oltre che con le giuste precauzioni, anche con la possibilità di rendere la partecipazione più attiva, utilizzando anche luoghi non per forza appartenenti all’edificio scolastico.


Situazione delicata

Gli alunni, inoltre, hanno richiesto apprensione da parte degli insegnanti, perché in una situazione così delicata, un ragazzo non è capace di riuscire a sostenere la realtà come si presenta, e si ritiene debole rispetto ad una situazione di normalità, che non stiamo vivendo, magari invogliando l’alunno in attività didattiche svolte in maniera alternativa al fine di svolgere gli argomenti, senza renderli complessi.

Scuola senza alunni

Infine, abbiamo concluso il video-dibattito, parlando dell’importanza che ogni studente ha all’interno della scuola, di quanto sia necessario e influente la voce dell’alunno per rendere migliore una scuola e salvaguardarne ogni diritto e dovere perché d’altronde una scuola senza alunni non può nemmeno esser definita tale.

Comunicato scritto dalle studentesse e dagli studenti dell'I.O. De Sanctis di Cervinara


Potete inviare il Vostro comunicato stampa al seguente indirizzo di posta elettronica:

caudiumpatrianostra@gmail.com oppure su Twitter @SchiaffoLo

In copertina una vignetta di apparsa sul Fatto Quotidiano. 

Le altre immagini sono tratte dalla rete.


venerdì 23 ottobre 2020

COMUNITÀ MILITANTE CAUDINA 321 | volantino


 

L'azione liberale - Progetto "I Caudini", capitolo Settimo

L'azione liberale - Progetto "I Caudini" 

capitolo Settimo

Dopo il 1848 le agitazioni continuarono a sussistere in tutto il Regno, anche se in maniera molto sfumata rispetto agli agli anni precedenti. Stroncata in parte l'organizzazione dei liberali della setta "Unità Italiana", fu necessario intensificare l'azione organizzativa ed in Valle Caudina vennero costituiti due circoli a Montesarchio (queste notizie le apprendiamo sempre dal saggio di V. Cioffi) che continuò così a essere il centro dell'azione liberale caudina. I due circoli di Montesarchio erano presieduti rispettivamente uno da Giuseppe Maria De Ferraris e l'altro da Nicola Palomba e Giorgio Hetzel. L'attività settaria si diffuse rapidamente in tutti i paesi della Valle: cinquanta elementi furono affiliati da Simone Damiano a S. Giovanni di Ceppaloni, Giovanni Corcione ne reclutò quaranta a S. Martino Valle Caudina, Giovanni Pacca trenta a Pannarano

Tipica riunione tra liberali

Ma i sogni di riscatto durarono ben poco: qualche mese dopo furono arrestati e imprigionati a Napoli il vecchio Giuseppe Maria De Ferraris, Nicola Palomba e Giorgio Hetzel contro i quali si andò istruendo il cosiddetto "Processo di Montesarchio" che coinvolse altri imputati della Valle Caudina. Possiamo, in definitiva, affermare che gli avvenimenti del 1848-49 palesarono anche nei centri caudini il giustapporsi di una insurrezione liberale, volta alla conquista della Costituzione e dei diritti civili e politici, e di sommosse nelle campagne miranti ad assicurare alle masse rurali una più equa distribuzione delle terre e dei fondamentali mezzi di sostentamento. 

Una cartina geografica del Regno delle Due Sicilie

L'affermazione, anche se temporanea, della reazione monarchica impedì il combinarsi dialettico di questi due momenti. Il processo contro gli esponenti liberali della Valle Caudina per i fatti del '48 si concluse nel 1851. Furono condannati oltre al sacerdote di Moiano Felice Barilla, Nicola Nisco, Carlo Poerio ben sessantanove cittadini caudini tra i quali vanno ricordati: Francesco ed Achille De Nicolais, Simone e Ferdinando Finelli, Onofrio Verna e Francesco Piccolo di Cervinara; Giovanni Russo, Angelo Canfora e Cosimo Viscione di Pannarano; Giovanni Coscione di Montesarchio e Saverio Vitagliano di S. Martino Valle Caudina

Il cospiratore Paolo Emilio Imbriani

Nonostante le condanne del "Processo di Montesarchio" negli anni successivi le speranze caudine di rinnovamento politico non morirono del tutto. L'azione dei liberali della Valle rimaneva ancora attiva al punto che l'Intendente di Avellino dovette intensificare l'azione repressiva nei centri più importanti come Cervinara, Montesarchio e S. Martino Valle Caudina. Nel 1857 questa fierezza e spirito indomito dei liberali caudini portò alla decisione da parte del "Comitato Napoletano" ad affidare l'organizzazione dei centri e comitati provinciali anche ad alcuni membri attivi ed esperti del nostro comprensorio, al fine di promuovere una sempre più vasta opera di penetrazione politica e di propaganda. 

A Montesarchio, infatti, venne ordito un complotto per far evadere i condannati politici reclusi nel castello locale; vi parteciparono Vincenzo D'Ambrosio, Carlo De Simone, Stanislao Pignataro e il sindaco di Paolisi Marco Bifani. Un'altra cospirazione fu denunciata l'anno successivo, organizzata questa volta dall'ex Intendente Paolo Emilio Imbriani, dal barone Francesco Del Balzo e dall'arciprete Serafino Soldi di S. Martino Valle Caudina

L'occhio liberale delle cospirazioni

Al termine dell'Impresa dei Mille, l'avvenuta costituzione di un potere unitario, ma lontano tanto geograficamente quanto idealmente dalla problematica rurale, acuì maggiormente i termini conflittuali in atto nella società meridionale. Alla perdurante ed inevasa domanda di soddisfazione dei bisogni fondamentali che la classe contadina elevava, seguì una risposta più violenta e drammatica delle stesse agitazioni contadine

...e fu una novella recrudescenza del brigantaggio.

Approfondimenti di storia locale sviluppati dalle studentesse e dagli studenti del Liceo Classico di Cervinara (Istituto d'Istruzione Superiore Statale "Luigi Einaudi") - Anno Scolastico 2000-2001 - coordinati dal dott. Enzo Cioffi del Dipartimento di discipline storiche dell'Università di Napoli "Federico II" nell'ambito del progetto "I Caudini" finanziato dal Fondo Sociale Europeo. Tratto da Senza Filtro

Hanno partecipato le seguenti studentesse e studenti del Liceo-Ginnasio "Luigi Einaudi": 

Serena Abate, Mario Amatiello, Vita Bizzarro, Myriam Campese, Angela Casale, Mario Casale, Maria De Dona, Anna De Toma, Marianna Florimo, Antonella Fuccio, Livia Giordano, Manuela Marro, Elena Merola, Antonio Monetti, Tamara Miranda, Pasquale Mainolfi, Augusta Pirozzi, Esterina Perrotta, Daniela Tagliaferri  e Saveria Taddeo.

TEMPO DI LOTTARE/1945 - Londinium SPQR

TEMPO DI LOTTARE/1945 - Londinium SPQR 

LA GIARA - racconto di Luigi Pirandello - (Audiolibro)

La giara - racconto di Luigi Pirandello

giovedì 22 ottobre 2020

COMUNITÀ MILITANTE CAUDINA 321 | volantino


 

SESSO & COVID, un racconto erotico in salsa Caudina

Torna l'incubo della chiusura totale a causa del Coronavirus e a tremare sono le giovani coppie della Valle Caudina. L'amore viene diviso dai divieti, specialmente quello dell'impossibilità di muoversi in provincie diverse. Un nostro lettore di Cervinara, fidanzato con una ragazza di Montesarchio, ci ha inviato un racconto erotico ambientato nella Nuova Caudium appena finita la prima ondata di chiusure obbligatorie.

Erano trascorsi ormai quasi due mesi causa l’impossibilità di uscire da Cervinara per le restrizioni dovute al Covid19. Io e Giovanna oltre a lunghe telefonate, video chiamate, foto, qualche giochetto telefonico… non ci eravamo potuti incontrare. Il sesso ai tempi del Coronavirus, secondo qualche andrologo, doveva essere telefonico:“Il partner più sicuro è chi condivide il proprio tetto e non serve la mascherina. Per le coppie distanti meglio il sesso virtuale”.

La distanza con Montesarchio, mai come ora, era diventata un ostacolo insormontabile. La mancanza di averci reciprocamente fra le braccia pesava parecchio, non tanto per un aspetto sessuale, anche se l’appetito era molto, ma per il piacere di sentirci catapultati nella nostra Fiaba d’amore ambientata in Valle Caudina. Ci mancava O'Pont'O'Camp, la Piazzetta di Ferrari e, non ho vergogna a dirlo, mi mancava pure la Torre di Montesarchio, luogo magico dove sbocciò il nostro amore. 

Quella mattina, armato di guanti mascherina e gel (per le mani!) partì da casa, molto emozionato di rivederla, sapendo che se mi avessero fermato avrei dovuto dire che andavo a trovare la mia congiunta "Pignatara". Passai in una Piazza Trescine silenziosa, spenta. Guardavo le luci nelle case e maledicevo la mascherina e tutto questo casino che ha stravolto la nostra vita, ma non ha fermato il mio Amore.

Parcheggiai l’auto dietro u' parcheggio vicino casa sua, con passo accelerato raggiunsi l’abitazione. Lo scuro era leggermente aperto e la porta finestra accostata! 

Il cuore sembrava uscire dal petto dall’emozione... la stavo per riabbracciare!

Aprì delicatamente senza far rumore la porta-finestra, lei era sdraiata sul letto, leggermente coperta da un lenzuolo che permetteva un vedo e non vedo, di quella spettacolare Femmina che mi stava aspettando!


Spogliato in fretta lasciando vestiti scarpe e tutto il resto vicino alla porta per non rischiare di contaminare la stanza da letto, mentre lei stava ancora sonnecchiando o facendo finta. Andai a lavarmi le mani e tutto nudo mi ripresentai sul letto baciandola con ardore. Un bacio passionale come pochi. Le labbra che si sfioravano delicatamente, le lingue che si intrecciavano ed il suo sguardo nel mio, mentre apriva gli occhi come una principessa delle Favole, al risveglio dato dal suo principe "Bianco Azzurro", che in questo caso sarei stato io, il suo Graunaro amato!

Il suo sorriso era unico e c'era pure un po' di stupore nel vedermi già completamente nudo. Non che non mi avesse mai visto prima, ma dopo la quarantena era tutto diverso. Lei era completamente nuda. ma non era depilata, cosa più unica che rara. Sotto le lenzuola scomparvero, per un attimo, tutte le paure e le restrizioni di questi stani giorni, come cantava il grande Battiato


Mi sdraiai sul letto continuando a guardare quello spettacolo di Femmina, lei imbarazzata nel vedere il modo in cui apprezzavo con lo sguardo la sua femminilità ed il suo corpo morbido, profumato, con le curve nei punti giusti. Finalmente l’uno fra le braccia dell’altra. Un abbraccio e ancora uno tsunami di baci a pioggia su di lei, viso, labbra, collo e le mani che  percorrevano il corpo senza veli di quella meraviglia, sempre più bella!

Ad un certo, punto dopo coccole e baci, interminabili & meravigliosi, mi misi sopra di lei continuando a guardarla e, mentre i nostri sguardi si perdevano l’uno nell’altra, scivolai dentro di lei. Non riuscirò a parole a spiegarvi quello sguardo incantevole con il quale mi fissava mentre diventavamo un unica cosa. Io ero ormai completamente assorto dentro di lei. Il calore mi avvolgeva, i suoi umori a fiumi mi inondavano o'sciopi che muovevo piano piano per produrre un lungo piacere reciproco, fermandomi di tanto in tanto dentro lei, guardandola e baciandola. 

Era come fosse stata le nostra prima volta, la prima volta dopo la quarantena!

Ormai stavo per venire, mentre lei era già venuta non saprei dire quante volte. Non mi capivo più, uscii e posizionato con la testa fra le sue cosce continuai a baciarla intensamente assaporando il nettare del suo piacere che colava oscenamente. Mi fermai un attimo, perché stavo per venire, e pensai a qualcosa di brutto come i gol di Walter Russo in un derby di qualche anno fa. Giovanna iniziò ad accarezzarmi ancora, toccandomi e masturbandomi delicatamente, quasi avesse paura di romperlo. Una delicatezza mai ricevuta prima d’ora. Accarezzava tutta la zona calda, risalendo tutta l’asta scappucciandola e facendo scivolare la sua mano morbida e lenta.

Un’atmosfera difficile da spiegare a parole, ma l’eccitazione era molta, per entrambi, così messi a sessantanove, mentre io assaporavo lei, lei assaporava me, continuando a risucchiare fino ad un'ulteriore esplosione orgasmica dove entrambi ci siamo nutriti del nettare reciprocamente! 


Spossati, deliziati, meravigliosamente ancora innamorati, ci siamo accovacciati l’un l’altra, godendo del piacere di starci accanto come non accadeva da qualche tempo. L'amore al tempo del Covid ci ha fatto crescere come coppia, una coppia caudina "mista", proprio come scritto su questo giornale che ci ha tenuto compagnia in quelle giornate difficili. 

Ringrazio Lo Schiaffo 321 per lo spazio concessomi e vi confesso una cosa, mai fatta prima: dopo aver fatto l'Amore con Giovanna, ho mangiato pure due peperoni imbottiti della nobile scuola di Cirignano. 

Il Covid divide, l'Amore unisce...anche Graunari e Pignatare.

Scritto da Giuseppe E.