giovedì 1 ottobre 2020

Nell'anno 1130 è deciso a Melfi, nasce ad Avellino ed è battezzato a Palermo il Regno di Sicilia. | STORIALTERNATIVA

"Nell'anno 1130 è deciso a Melfi, nasce ad Avellino ed è battezzato a Palermo il Regno di Sicilia.   È considerato dagli studiosi come la prima forma di un moderno Stato Europeo.

Pubblichiamo un interessante racconto tratto dalla pagina di Stato Magna Grecia - Due Sicilie, con relativa replica, per iniziare un percorso storico sulla nostra Nazione. Ovviamente, che sia chiaro, Lo Schiaffo 321 è aperto allo scontro culturale ed invita le lettrici e i lettori a sfidare tutti gli stereotipi che la Storia. troppo spesso, cristallizza nei libri di scuola.

Buona lettura.

Il Regno di Sicilia nasceva all'insegna della dinastia normanna degli Altavilla e comprendeva non soltanto l'isola di Sicilia, ma anche le terre di Calabria e Puglia. Ruggero II riunendo tutto il Meridione sotto la sua autorità creò il terzo tra i grandi stati d'Europa. Alla dinastia dei Normanni succede quella degli Svevi, nel 1194 (matrimonio fra Enrico VI e Costanza d'Altavilla), rimasti sul trono di Palermo fino al 1266. Intorno al 1200 la popolazione della Capitale Palermo supera i 350.000 abitanti (alcune fonti parlano di 400.000), ed è così la seconda città più popolata del mondo, dopo Alessandria d'Egitto. Con Federico II (figlio di Costanza), Palermo conobbe il suo massimo splendore.

Federico II

L'imperatore del Sacro Romano Impero e Re del Regno di Sicilia, stabilì la sua Corte a Palermo, essendo cresciuto a Palermo, è probabile che si sentisse più Siciliano che Tedesco. Con l'Imperatore Federico nacque la Scuola Poetica Siciliana con il primo utilizzo della forma letteraria di una lingua romanza, il siciliano, che anticipa di almeno un secolo la Scuola Toscana.

La dinastia degli Svevi rimane sul trono del Regno di Sicilia fino al 1266, quando il Regno di Sicilia venne conquistato da Carlo d'Angiò, il quale conquistato il regno, non convocò più il parlamento Siciliano. Carlo d'Angiò voleva imporre nel Regno di Sicilia il suo modo di governare (ed anche la sua classe dirigente), e ciò lo portò ad essere odiato dai Siciliani.

Questo porterà in breve tempo alla Guerra del Vespro nel 1282, quando Palermo insorse contro gli Angioini, fino ad offrire il Trono di Palermo a Pietro d'Aragona e cacciare il d'Angiò dal Regno. Pietro d'Aragona si recò dunque in Sicilia e venne incoronato Re del Regno di Sicilia.

L'obiettivo di Pietro d'Aragona era quello di cacciare il d'Angiò anche dalla parte continentale del Regno di Sicilia - non riuscendoci - così nel 1302, si arriva ad una inutile e frettolosa mediazione del Pontefice, che attribuisce ad entrambi il titolo di Re di entrambe le Sicilie, ed il Regno viene diviso in due, ma non in ''Regno di Napoli'' e ''Regno di Sicilia'' come fanno falsamente studiare nelle scuole.

Il Regno venne diviso in:

  • Regno di Sicilia (o Regno di Sicilia Citrafaro), in mano alla dinastia Angioina, con Capitale a Napoli
  • Regno di Trinacria (o Regno di Sicilia Ultrafaro), in mano alla dinastia Aragonese, con Capitale a Palermo. Da quel momento dunque si ebbero due Stati Siciliani.

Alfonso di Trastamara

Dopo oltre un secolo di lotte, le due dinastie si estinguono ed i partiti si dissolvono, ed esattamente nel 1442 Alfonso di Trastamara, di origine Aragonese, subentra in entrambi i Regni di Sicilia, assumendo il titolo di ''Rex Utriusque Siciliae'' (Re di tutte e Due le Sicilie).

Nel 1516 inizia il periodo vicereale, con Carlo V d'Asburgo di Spagna, periodo che si concluderà nel 1700 con la morte di Carlo II. Il periodo Spagnolo non fu per Palermo una dominazione, come falsamente scrivono gli scribacchini prezzolati, ma una ''federazione di Stati legati dal vincolo della comune dinastia'', i vari Stati della federazione Spagnola - tra cui le Due Sicilie - dunque, mantenevano tanta autonomia rispetto al potere centrale del Regno di Spagna.

Carlo III di Borbone

Nel 1700 Carlo II muore senza eredi, e la Corona viene ereditata dalla dinastia dei Borbone con Filippo V. Nel 1734 Carlo III di Borbone viene incoronato presso la Cattedrale di Palermo divenendo Re dei due Regni di Sicilia ''Rex Utriusque Siciliae''.

Alla fine degli anni '50 del '700, Carlo III diventa Re di Spagna, lasciando il trono delle Due Sicilie al figlio Ferdinando. Ferdinando di Borbone, dopo il congresso di Vienna del 1815, ristabilisce l'unità Siciliana, che era stata compromessa con le lotte del Vespro, unificando di nuovo i due Regni di Sicilia sotto un'unica entità statale, i Due Regni di Sicilia così, vengono uniti nell'unico Regno che dal 1816 avrebbe assunto il nome di ''Regno delle Due Sicilie''. A Ferdinando I subentrano Francesco I, il re Palermitano Ferdinando II, ed infine Francesco II di Borbone nel 1859.

Con Ferdinando II il Regno delle Due Sicilie diventa la terza potenza economico-industriale del mondo. Il Regno fu il primo del mondo a portare l'acqua potabile nelle case, a costruire una nave a vapore che navigava in mare aperto e che collegava Napoli e Palermo in sole sedici ore (pochissimo per l'epoca), il primo Regno del mondo a conoscere la raccolta differenziata, il primo Regno del mondo a collegare tramite un piroscafo l'Europa all'America con la tratta Palermo-Nuova York, ad avere un cimitero aperto a tutte le classi sociali, e tanto altro...

L'Inghilterra temeva tantissimo l'egemonia del Regno delle Due Sicilie, vista anche la prossima apertura del Canale di Suez che ci sarebbe stata a breve (anni '60 dell'800). Data la posizione vantaggiosa nel Mediterraneo del Regno delle Due Sicilie rispetto all'Inghilterra, spinse questi ultimi ad iniziare a progettare lo smantellamento del nostro Stato, per crearne uno fantoccio.

Dopo la morte di Ferdinando II di Borbone, ed il passaggio del Trono al giovanissimo Francesco II, le grandi massonerie internazionali fecero di tutto per sfruttare questo momento di debolezza, con la falsa intenzione di una ''unità d'Italia'' aggredirono il nostro Stato senza una dichiarazione di guerra. I plebisciti di annessione sono stati fasulli a prova di storia, si votava pubblicamente, ed erano presieduti dai Garibaldini, i quali avevano addirittura il diritto di votare anche più volte nello stesso seggio. Dunque, vi lascio immaginare la sorte che spettava a chi votava il ''NO'' all'unità d'Italia (fucilazione per direttissima e senza processo).

Tutte le industrie del Regno furono smantellate e trasferite nei territori del nord, affidando il controllo dei territori ai ''picciotti'', i quali furono istituzionalizzati nel 1861 per lasciare il territorio povero, ignorante, e senza possibilità di emergere. Le Due Sicilie dovevano essere sottomesse, dovevano diventare una colonia interna, un mercato che quindi non produceva, ma che doveva solo acquistare i prodotti che prima producevamo noi a casa nostra, che adesso producevano a Milano, Torino, Biella ecc ecc... (ancora oggi perdura questa situazione).


Dal 1861 in poi l'Italia aumentò notevolmente la tassazione degli stati conquistati, costringendoli a tenere le scuole chiuse per oltre quattordici anni, dando vita dunque, ad intere generazioni di ignoranti senza memoria per la propria millenaria cultura. Si sviluppò il fenomeno della Resistenza (che la storia infame ufficiale vorrebbe spacciarci per ''
brigantaggio'') contro il nuovo stato colonizzatore ed usurpatore. La resistenza durò oltre quindici anni. 
I soldati italiani, adottarono misure spaventose contro i Siciliani contrari all'unità d'italia, con fucilazioni di massa (anche di bambini), deportazione nei campi di concentramento (Fenestrelle, San Maurizio ecc ecc...). Nei lager italiani, i corpi dei Siciliani venivano sciolti nella calce viva per non lasciar tracce dei misfatti compiuti, su altri invece venivano fatti esperimenti finanziati dai Savoia, perché secondo il nuovo stato i Siciliani avevano una conformazione genetica che li portasse a delinquere (la discriminazione verso i Siciliani parte da lì).

Sempre dal 1861 inizia l'emigrazione di massa, che continua ancora oggi, perché le Due Sicilie erano diventate terre povere e non più produttive come fino all'anno precedente. Dal 1861 al 2015 sono fuggiti dall'antico Regno delle Due Sicilie, più di trentadue milioni di persone. Dalla caduta del Regno delle Due Sicilie ad oggi, abbiamo solo centosessanta anni di questione meridionale.

Fonte:Palermo a 360 gradi.

Da Gianluca Castriciano ricevo quanto segue e per onestà intellettuale sono obbligata a pubblicare, per quanto sotto molti aspetti, ricalca posizioni giacobine e controverse, sotto molti aspetti sono descrizioni verosimili che meritano altri approfondimenti:

"Ma in pratica nel tuo Racconto hai Cancellato il Regno di Sicilia , che nasce nel 1129 si ma che finisce nel 1816, la Sicilia aveva in comune con il Regno di Napoli solo il sovrano, ( dalla struttura politico amministrativa alla moneta separati )erano regni separati in tutto,solo i Borbone ha avuto l'ardire di chiudere il Parlamento Siciliano, dopo che la Sicilia si era dotata di una Costituzione rivoluzionaria per i tempi ,quella del 1812 con la suddivisione dei poteri. Non hai citato le Rivoluzioni antiborboniche per l'indipendenza della Sicilia, la Sicilia nel 1848-49 torno ad essere uno Stato Indipendente dopo la Rivoluzione Siciliana dotandosi di una Costituzione dove all' art.2 dice la Sicilia sarà sempre stato Indipendente). Non menzioni che dopo la Seconda Guerra mondiale e dopo la Rivoluzione Separatista Siciliana, la Sicilia nel 1946 ha ottenuto lo Statuto Autonomo che nasce prima della Costituzione, con la Regione Siciliana (non Sicilia) che nasce prima della Repubblica Italiana e da essa riconosciuta.

Mi limito ma credo di rendere l'idea, distorcere la storia per piegarla al proprio interesse politico non è ne più ne meno che quello che fecero già dal 1816 i Borbonici e dopo i Savoiardi... "

Scritto da Patrizia Stabile

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