domenica 11 ottobre 2020

TRENO CAUDINO, continuano i disagi e le polemiche.

La famosa linea di Cartone, ossia la Ferrovia della Valle Caudina, che unisce Napoli Centrale a Benevento è chiusa da un bel po'. Le foto scattate dal Comitato Disagiati della Valle Caudina parlano da sole. Cresce l'erba e muore qualsiasi possibilità di sviluppo della Nuova Caudium, tagliata fuori come quelle corse capaci di trasportare quasi un milione di passeggeri, portoghesi compresi, in un anno di lavoro. Basti pensare che i biglietti strappati nel 2012 furono esattamente 847.500, ma il numero effettivo di viaggiatori superava abbondantemente il milione di pendolari, fissi oppure occasionali.

Per dovere di cronaca riportiamo il comunicato diffuso dai Disagiati, un gruppo di cittadini apolitico che cerca di tenere alta l'attenzione sulla problematica odierna, visto il futuro nebuloso legato, paradossalmente alla sicurezza. Il numero dei posti sarebbe ridotto in base alle nuove leggi per la sicurezza anti-Covid 19, ma in ogni caso si garantirebbe un servizio minimo, magari da implementare con nuove corse. Le forze sindacali si sono fatte sentire, sia da destra (Ugl), sia da sinistra (Orsa), ma fino ad ora nessun capostazione ha fischiato e sbandierato la pezza verde della partenza.


L'appello del Comitato 

«Il Comitato Disagiati della Valle Caudina, ancora una volta, fa appello alla classe politica caudina per cercare di risolvere il problema della linea ferroviaria Benevento – Napoli, via Cancello. La linea é ferma da mesi e nessun amministratore ha reagito a questa situazione. Non si può parlare di sviluppo di territorio senza risolvere questo problema. La linea, fiore all’occhiello del trasporto nell’età giolittiana, oggi é in un totale abbandono. Come mai gli amministratori locali sono assenti? Come mai non riescono a comprendere che questa linea è fondamentale per lo sviluppo del territorio? Questi ed altri quesiti sono le domande che il Comitato pone agli amministratori caudini. Il comitato invita i sindaci della Valle Caudina ad aprire seriamente una tavola rotonda per cercare soluzioni adeguate che non possono più aspettare di essere ricercate. In assenza di risposte adeguate il Comitato dei Disagiati cercherà interlocuzioni altrove, oltre il territorio locale, intraprendendo convintamente le azioni giudiziarie necessarie al fine di svelare le responsabilità di una situazione tanto grave per la quale a quanto pare nessuno è in grado di ipotizzare un inversione di rotta».

La risposta dell'EAV 

L'Ente Autonomo Volturno, venerdì 4 settembre, direttamente dal sito ufficiale dell'azienda, aveva diffuso una nota che illustrava il futuro della Linea ferroviaria Benevento – Napoli, via Valle Caudina

«Abbiamo ereditato cinque anni fa una ferrovia abbandonata. Oggi abbiamo treni nuovi ed investimenti in corso per quaranta milioni di euro per dotare la ferrovia del sistema di sicurezza necessario per poter essere effettuato il passaggio ad RFI. Il tavolo tra EAV ed RFI è aperto. Essendo passati sotto il controllo di ANSF siamo sottoposti ad un controllo rigoroso ed è giusto cosi. Sulla sicurezza non si scherza. Come noto la linea in oggetto è stata interessata da due svii a pochissima distanza l’uno dall’altro.

L’azienda ha nominato, come di prassi, due distinte Commissioni d’inchiesta, una per il Trasporto e l’altra per l’Infrastruttura, che stanno effettuando tutti gli approfondimenti tecnici necessari a verificare l’interazione tra Infrastruttura e treno, con il supporto di una ditta specializzata in diagnostica strumentale, per valutare tutti gli aspetti utili a scongiurare il ripetersi di simili eventi. Tali attività, purtroppo e comprensibilmente, sono state rallentate dalla emergenza COVID. L’ANSF è pienamente edotta di tutto quanto in essere, avendo EAV provveduto all’invio della documentazione tecnica ad oggi disponibile e, non appena saranno concluse le attività di commissione di inchiesta, disporrà degli atti conclusivi delle stesse.


Relativamente agli effettivi tempi occorrenti per la riapertura della linea, non si può non sottolineare che detti tempi sono stati condizionati anche dall’emergenza COVID-19 che ha notevolmente protratto i tempi necessari all’effettuazione dei sopralluoghi relativi alle attività di indagine.

Obiettivo primario di EAV è la riapertura integrale della linea, il che potrà avvenire subordinatamente all’individuazione, e successiva risoluzione, della problematica tecnica allo stato ancora in fase di approfondimento. Resta evidente che, non avendo ancora certezze in merito ai motivi che hanno portato agli svii, appare non opportuna (ai fini della sicurezza) una riapertura parziale della linea che, d’altra parte, comporterebbe, ove possibile, scomodi trasbordi per i viaggiatori, con i relativi perditempo. In ogni caso, i cicli manutentivi sono stati sempre mantenuti in vigore in modo da poter tempestivamente riaprire la linea all’esercizio. Il servizio sostitutivo, decorrente dal 16 marzo u.s., è garantito tutti i giorni, dal lunedì al sabato, con 10 corse automobilistiche sostitutive e dal 18 maggio u.s. le corse sostitutive sono state incrementate di ulteriori corse passando a 18 di cui 4 effettuate con due autobus. I bus, da cinquanta posti, consentono l’incarrozzamento di tutti gli utenti, garantendo il rispetto delle norme anti COVID.

Il 27 agosto u.s è stato, inoltre, affidato l’ulteriore incarico del  Servizio di Misura della Geometria del Binario e del Profilo della Rotaia sulla linea in questione mediante l'utilizzo di un sistema a tecnologia opto-inerziale installato a bordo di un veicolo diagnostico autopropulso, in conformità alla Norma Europea UNI EN 13848 "Applicazioni Ferroviarie - Binario - Qualità della Geometria del Binario". Il Report delle Misure di Geometria, che conterrà la registrazione dei parametri geometrici del binario e del profilo rotaia acquisiti nel corso del rilievo diagnostico dell'infrastruttura ferroviaria, consentirà l’individuazione di eventuali criticità che saranno oggetto delle necessarie azioni correttive. Si comunica, altresì, che a partire dai primi giorni di settembre è stato intensificato il processo manutentivo della linea, con particolare riferimento al lavoro di sfalcio e diserbo dell’intera tratta.

Al momento le Commissioni di inchiesta stanno completando l’attività di indagine, ed entro la metà di settembre, trasmetteranno le relazioni conclusive delle indagini. A valle sia del rilievo che delle conclusioni delle commissioni di inchiesta, sarà possibile esprimersi in modo realistico su tempi e modalità di riapertura della linea, in concerto con ANSF. 

L’Ente Autonomo Volturno (EAV) ha messo in campo un processo di rinnovamento su tutta la rete con particolare riferimento ai sistemi automatici di controllo della marcia del treno, in particolare sulle linee suburbane, Cancello – Benevento e Santa Maria Capua Vetere - Piedimonte Matese, sono stati stanziati ben 46 milioni d’euro per l’attrezzaggio tecnologico con sistema SCMT, con l’adeguamento alle normative ANSF. Tali provvedimenti, oltre ad elevare il livello sicurezza, consentiranno il miglioramento delle performance dell’esercizio ferroviario e la conseguente riduzione dei tempi di percorrenza. Si evidenzia che detti interventi rientrano tra quelli individuati e richiesti nel corso dei tavoli tecnici istituiti per il futuro subentro da parte di Rete Ferroviaria Italiana alla gestione della linea in oggetto. La procedura per il passaggio della Concessione dell’infrastruttura, della tratta Benevento-Cancello della Regione Campania da EAV a RFI, ha come finalità quella della completa integrazione della linea nel sistema nazionale con il successivo ripristino/incremento delle corse viaggiatori che Trenitalia faceva sulla linea e l’incremento delle corse fatte da EAV».


Riflessioni

La Linea Ferroviaria è una priorità della Valle Caudina e su questo non ci piove. Il problema interessa tutti i Comuni della zona e i pendolari esigono risposte concrete e soprattutto positive in merito. Lasciamo perdere il passato di questa tratta, fatto di ritardi, treni fantasma, condizioni igieniche vergognose, scomodità varie, biglietterie chiuse, temperature gelide e/o caldo asfissiante. 

Nonostante tutti gli intoppi, però, c'era un servizio importante per il territorio. Ora la patata bollente passa agli addetti ai lavori. Sarebbe bello tornare a parlare della Linea Via Valle Caudina come un'avanguardia del settore, proprio come l'inizio dell'Ottocento, quando dopo appena un decennio dalla Linea Napoli Portici si intuì l'importanza vitale di quei quarantasette chilometri strada ferrata, inaugurati nel lontano 1913.

Scritto da Una Caudina Pendolare non automunita

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