giovedì 1 ottobre 2020

ANALISI GOLIARDICA DELLE REGIONALI 2020 - SAN MARTINO VALLE CAUDINA


La Stalingrado della Valle Caudina alle ultime regionali ha definitivamente messo in soffitta le bandiere rosse che hanno fatto la fortuna dei cuttunari della cittadina che si conferma un feudo del Partito Democratico (30,70%) ufficiale e scissionista. Gli Ex-Piddì, ora riciclati in Italia Viva alla prima apparizione conquistano centocinquantanove croci, pari al 7,04% dell'elettorato Sammartinese. L'ala più radicale della Sinistra ha premiato i Democratici e Progressisti con duecento preferenze di protesta. Risultato? 8,95 quasi 9%. Irrilevanti Potere al Popolo (0,97%) e Terra (1,73%), gli Ultimi Romantici della falce & martello, annientati oggi da De Luca (71.24%) e ieri da Ciriaco De Mita e Nicola Mancino

Caduta rovinosa del Movimento 5 Stelle. Dallo storico 31,6% europeo (2019) i Grillini Martinari sono scivolati al 9,13%. Le peripezie nazionali del M5S hanno allontanato addirittura quattrocento seguaci di Giggino Di Maio e della Piattaforma Rousseau. Evidentemente questo è un raro caso di "non voto di protesta" probabilmente a causa delle ultime contraddittorie alleanze/tarantelle partitiche del Secondo Governo Conti.

S.Martino V.C./Rossi in festa

I seguaci di Matteo Salvini vengono travolti dall'urgano dello Sceriffo Vincenzo De Luca e dalla fase ingarbugliata all'interno della Federazione  Irpina Salviniana. Un bel po'di Caudini Irpini e non di Sinistra hanno votato per il Governatore Salernitano di origini Lucane. La Lega, infatti, sprofonda dal 16,5% delle Europee al misero 4,30% delle Regionali. Cinque anni fa l'ex Lega Nord non aveva fatto nemmeno capolino a Sud e ha palesemente tolto voti e militanti ai presunti eredi di Giorgio Almirante e/o Alleanza Nazionale.                                     

Fratelli d'Italia, infatti, ha perso un solo voto. Nel 2019 erano cinquantasei e oggi ne ritroviamo cinquantacinque. Si cerca vanamente, tra le rovine dell'Area PostMissina, il Maresciallo Badoglio di turno tra i Sovranisti. I Melonisti di Destra sono in leggerissima crescita e sfiorano il 2,50%. La Fiamma Tricolore di Giorgia Meloni guarda con sospetto e interesse anche a quell'8,59% del Nuovo Centro Destra. Tutto sommato il 16% è un risultato deludente per il Centro Destra, ma Caldoro ha recitato la parte dell'agnello sacrificale in una lotta impari per la carica di Governatore della Campania.

L'Isola Rossa Caudina nel 2020 è ufficialmente un ricordo: nemmeno l'un per cento per Potere al Popolo (0,97%) e Terra (1,73%) che non sfiora nemmeno il due. Sessantuno Kompagni. Hasta la victoria, siempre?

Rivolta diccì all'interno dell'Unione di Centro. Solo sedici voti dei quasi duecento che portarono lo Scudo Crociato 2.0 al 9,54%. I Popolari (6,16%) ne approfittano. Risorge Clemente Mastella con Noi Campani (2,48%), l'ex Udeur vende cara la pelle scudocrociata. Scomparso il Partito Socialista Italiano (0,31%). Nemmeno il plebiscito di De Luca ha rianimato un nobile partito che, nel secolo scorso, era una realtà a San Martino Valle Caudina. I Garofani Rossi sono in sette. Difficile organizzare anche una partita di calcetto per i nipoti di Craxi & Pertini. Mistero per i tredici estremisti del Partito Comunista Italiano. Lo Zero Virgola Sette del 2019 è un risultato che lascia ben sperare...gli Anticomunisti.


I risultati

Scritto da Girolamo Del Balzo

foto dalla rete

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