martedì 7 maggio 2024

La bufala di Costantino, l'acqua miracolosa del Partenio e la falsificazione della storia occidentale (quarta parte) | perle

La bufala di Costantino, l'acqua miracolosa del Partenio e la falsificazione della storia occidentale - Stranezze spazio-temporali

Quando si comincia a interrogarsi su Costantino e sul rapporto tra i due Imperi Romani, emergono stranezze cronologiche, che raggiungono rapidamente una massa critica racconto da far crollare sotto i piedi la narrativa standard sull'antica Roma. Questa narrazione si basa su fonti impossibili da rintracciare prima dell'XI secolo, alcune delle quali emergono molto più tardi. Si è sostenuto, ad esempio, che le opere di Tacito, scoperte nel XV secolo da Poggio Bracciolini (1380-1459), “tradiscono la penna di un umanista del XV secolo” (Polidoro Hochart).[19]

L'architettura di Roma è di per sé incoerente con la narrazione. “Dov'è la Roma del Medioevo”, si chiedeva lo storico britannico J. Bryce, “la Roma di Alberico, Ildebrando e Rienzi? La Roma che scavò le tombe di tante schiere teutoniche; colomba accorrevano i pellegrini; da dove venivano i comandi ai quali i re si inchinavano? A questa domanda non c'è risposta. Roma, la madre delle arti, non ha quasi un edificio per commemorare quei tempi”.[20]

Potrebbe esserci una risposta: questo buco nero del Medioevo è un'illusione. Ciò che consideriamo costruzioni dell'antichità romana appartengono in realtà al Medioevo e talvolta anche al tardo Medioevo.

Sappiamo da sempre che l'Antichità Romana è, in un certo senso, un fantasma evocato da coloro che pretendevano di produrne il “Rinascimento”. Ma fino a che punto esattamente? Si pensi che nel 1144 venne fondato il Comune di Roma come Repubblica, dopo Pisa nel 1085, Milano nel 1097, Gene nel 1099, Firenze nel 1100. Roma usava la sigla SPQR sui suoi edifici e sulle sue monete, mentre nello stesso periodo quarantadue altre città italiane medievali usavano l'acronimo SPQ seguito dall' iniziale del nome della città: SPQP per Pisa, SPQT per Tusculum, SPQL per Lucera, ecc. Nel 1362, il poeta romano Antonio Pucci indicò che SPQR stava per le parole italiane Sanato Popolo Qumune Romano (“Il Senato e il Popolo del Comune di Roma”). [21]

Questi fatti non sono compatibili con la teoria secondo cui SPQR fu coniato nel 509 avanti Cristo e significa Senatus Populusque Romanus. Molto probabilmente SPQR non fu mai utilizzato prima della fondazione del Comune di Roma nel XII secolo. Ora ciò che scrive l'ignaro studioso francese Roberto Folz fa venire in mente un'interpretazione alternativa:

Nel 1143 il Campidoglio divenne sede del Consiglio del Comune di Roma. In un ambiente dove il passato era oggetto di tanta passione come a Roma, ogni tentativo di nuova creazione doveva assumere l'aspetto di un restauro del passato: il Consiglio del Comune si chiamava Senato, l'era senatoria veniva usata nella datazione degli atti, mentre è riapparso anche il segno SPQR. Tutto avvenne come se si tornasse alla tradizione della Roma repubblicana.[22]

Un altro modo di vedere la cosa è: tutto avvenne come se stessero inventando la tradizione della Roma repubblicana pretendendo di farla rivivere. Questa era una pratica comune, in un mondo in cui l'antichità significava prestigio e il prestigio significava potere. Quando le città di Reims e Treviri erano in competizione per l'onore di incoronare imperatore Ottone il Grande, Reims avanzò l'affermazione di essere stata fondata da Remo, e Treviri rispose affermando di essere stata fondata da Trebeta, un contemporaneo di Abramo. Entrambi hanno prodotto testi a sostegno della loro richiesta.[23] 

Alcuni Patrioti Romani medievali avevano il motivo, i mezzi e l'opportunità di ricostruire l'antichità della loro città. Petrarca (1304-1374), che “scoprìCicerone e contemporaneamente divenne ciceroniano, faceva parte di una cerchia di propagandisti italiani che celebravano la passata gloria di Roma. “Le sue intenzioni”, scrive il medievalista francese J. Heers, “erano deliberatamente politiche”. Fu “uno degli scrittori più virulenti del suo tempo, coinvolto in una grande disputa contro il papato di Avignone”, facendo di tutto per riportarlo a Roma”.[24]

Queste sono ipotesi coraggiose. Ma se abbiamo imparato una cosa negli ultimi vent'anni, è che la storia è spesso una bugia, a volte una bugia molto grande. La storia di Roma è stata scritta nel contesto della sua competizione con Costantinopoli: è paragonabile alla menzogna di Giacobbe per ottenere la benedizione di suo padre e privare Esaù del suo diritto di primogenitura. Le domande che ho sollevato qui sono legittime. Chi è interessato può leggere il mio libro Anno Domini. Raccoglie più domande che risposte.

Ma una cosa sembra abbastanza certa: l'Impero delle Bugie ha alle spalle una lunga, lunghissima storia di bugie. La falsa donazione di Costantino e la falsa biografia di Costantino sono il suo peccato originale.

Note

[19] P. Hochart, De l'authenticité des Annales et des Histoires de Tacite, 1890, su archive.org , pp. viii-ix.

[20] Visconte J- Bryce, Il Sacro Romano Impero (1864), su www.gutenberg.org/ebooks/44101

[21] Antonio Pucci [1362], Libro di varie storie (a cura di Alberto Varvaro, AAPalermo, s. IV, vol. XVI, parte II, fasc. II, 1957) [anno accademico 1955-56], pp. 136 -137, menzionato in it.wikipedia.org/wiki/SPQR

[22] Roberto Folz, L'Idée d'Empire en Occident du V e au XIV e siècle, Aubier, 1953, p. 107.

[23] H. Fichtenau, Vivere nel X secolo: mentalità e ordinamenti sociali (edizione tedesca 1984) , trad. P. Geary, University of Chicago Press, 1991, pag. 9.

[24] J, Heers, Le Moyen Âge, une imposture, Perrin, 1992, pp. 55-58.

lunedì 6 maggio 2024

MISTERI CAUDINI - In rete tutti i documenti del mafioso Caudino Joe Valachi #perle

MISTERI CAUDINI - In rete tutti i documenti del mafioso Caudino Joe Valachi #perle

Da poche settimane hanno fatto la loro comparsa sul web in versione digitale. Sono i Valachi Files, quelli che si legano alla vicenda di Joseph Valachi, l’italo-americano di origini Cervinaresi che fu il primo vero pentito della mafia d’oltreoceano. Autore del progetto online è il giornalista Luca Rinaldi che dice: “Mi sono interessato alla vicenda nel 2013, anno in cui cadeva il cinquantesimo anniversario dell’avvio delle deposizioni di Valachi davanti al comitato McClellan dopo gli interrogatori condotti dall’agente dell’Fbi J. P. Flynn. Comitato aperto con una relazione dell’allora ministro della giustizia Roberto Kennedy che sembra scritta oggi: 

mentre qui erano tempi in cui ancora imperava ‘finché i mafiosi si ammazzano tra di loro non è un problema’ e partiva una già ingolfata commissione parlamentare antimafia, Kennedy definisce il crimine organizzato ‘uno dei più grandi business degli Stati Uniti d’America’”.

La pubblicazione dei documenti inizia a metà dello scorso dicembre con una citazione – “Cinquant’anni fa ‘la mela marcia’ svelava agli Stati Uniti (e al mondo) i segreti di Cosa Nostra” – e un link a un pezzo che Rinaldi ha scritto per il giornale online Linkiesta, Storia di Joe Valachi, il primo pentito della storia. Dopodiché si sono succedute le scansioni dei documenti originali, come l’albero della famiglia di Vito Genovese, di Carlo Gambino, di Joseph Bonanno o di Giuseppe Magliocco. E ancora altri “file” ricostruiscono l’impero di Stefano Magaddino o l’elenco degli arresti scaturiti dalle dichiarazioni di Valachi.

Ufficialissime le fonti a cui Luca Rinaldi sta attingendo. “Per portare a casa le audizioni integrali del comitato McClellan”, dice, “sono state sufficienti al massimo tre o quattro mail al Dipartimento di Stato e al NCJRS (National Criminal Justice Reference Service). Qui una funzionaria mi ha segnalato il link presso cui scaricare tutte le registrazioni digitalizzate. L’idea di aprire un progetto tramite Tumblr è nata in seguito proprio alla mole di carte raccolte e al contenuto, anche grafico, delle oltre 2000 pagine tra le audizioni della commissione e gli archivi online aperti dell’FBI. Sono tutti documenti di grande valore che dall’Italia, purtroppo, si è sempre guardato con sufficienza, poco approfondimento e la solita retorica che viene utilizzata quando si scrive del fenomeno mafioso”.

Perché? A spiegarlo è sempre l’autore del progetto online. “Basta vedere come a Palermo presero le intenzioni del procuratore Vigneri di andare a sentire Valachi: Vigneri riesce a ottenere il visto per andare a interrogare il pentito e visionare i documenti riservati in possesso dell’FBI. Fa di più riuscendo a farsi trasmettere le sentenze dei tribunali americani e le relazioni di polizia che provano il coinvolgimento della mafia siciliana nel traffico di stupefacenti con i boss dall’altra parte dell’oceano. A Palermo però l’intuizione e il viaggio di Vigneri, che prova a mettere nero su bianco come i fili del narcotraffico vengano tirati in realtà in Sicilia, vengono bollate come una ‘americanata’: 

si ritiene insomma che in virtù del fantomatico ‘codice d’onore’ dei boss Cosa Nostra non si sporchi le mani con la droga. Lo stop più pesante per Vigneri arriva dalla stessa procura di Palermo, che respingerà la richiesta di rinvio a giudizio per il capomafia Genco Russo. Rinvio a giudizio che avrebbe dato peso a quella riunione all’Hotel delle Palme di Palermo in cui i quadri di Cosa Nostra, siciliana e americana, si trovarono nel 1957 per organizzare al meglio il traffico di droga”.

Documenti dunque importanti anche per indagini successive, quando finalmente – ma saranno trascorsi quasi quindici anni dal lavoro del giudice Vigneri, sul quale si vedano due documenti, un articolo di fine 1965 e il documento dell’antimafia messo a disposizione dall’archivio Pio La Torre – si inizierà a risalire la scia lasciata dal traffico internazionale di droga e dal riciclaggio dei relativi proventi. 

“Il mio intento”, prosegue Luca Ribaldi, “è quello di avere un approccio soprattutto storico e asciutto per fare una ricostruzione che possa anche stabilire un ponte tra la mafia di quegli anni e quella di oggi”.

Infine non mancano alcune curiosità, come un memorandum del 1972 ottenuto da Governmentattic.org dopo averne fatto richiesta all’FBI in base al Freedom of Information Act. Si tratta del rifiuto a un’intervista a un giornalista italiano che lavora per la Rai. “Il documento è ancora omissato”, conclude Rinaldi, “e ho inoltrato una richiesta di ulteriore trasparenza su quel documento in cui si dice no al cronista perché ritenuto un ‘pro-communist’. Informazione, si legge di nuovo nel documento, trasmessa al Dipartimento di Stato direttamente da un ente italiano. Facendo delle ipotesi è probabile che quel documento riguardi una richiesta di intervista di Enzo Biagi e che la richiesta fosse diretta per intervistare lo stesso Flynn, l’agente che interrogò Valachi e che in quel periodo era a capo di quella stessa unità accademica dell’FBI che ha ricevuto la telefonata dalla RAI”.

Scritto da Antonella Beccaria

Quelle espresse in questo articolo sono le opinioni dell’autore, che non corrispondono necessariamente a quelle de "Lo Schiaffo 321". Immagini tratte dalla rete. Fonte: isiciliani.it




LEGGI LO SCHIAFFO 321!

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UN'ALTRA BOLLETTA #goliardia

UN'ALTRA BOLLETTA #goliardia

GESTA BELLICA - Gesta Bellica (1996)

Gesta Bellica - Gesta Bellica

Gruppo: Gesta Bellica 

Brano: Gesta Bellica

Anno: 1996

LA CAUDIUM PAGELLA della settimana

dal 19.04.24 al 6.05.24

La Caudium Pagella è una rubrica goliardica e non che nasce per dare i voti ai personaggi e/o alle notizie del mese traendo spunto direttamente dalla stampa locale. Segnalaci qualcosa che a tuo parere merita di passare sotto le Forche Caudine de Lo Schiaffo 321. Non dimenticare la fonte e l'ironia.

10#BUONANNO

De Luca nomina Buonanno assessore all'Ente Parco. Il sindaco di Moiano, Giacomo Buonanno, è stato nominato assessore presso l’Ente Parco regionale del Taburno Camposauro. Così ha disposto con proprio decreto presidenziale il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca. “In primo luogo – commenta Buonanno – è da sottolineare il dato politico legato al fatto che, con tale nomina, si interrompe la fase commissariale per ritornarsi ad un regime ordinario, cosa che, ovviamente, rappresenta un beneficio in termini di stabilità e di programmazione. Per il resto, sono ovviamente onorato di questa nomina e sono pronto a spendermi, anche in questa veste, nella attività di tutela e di promozione del territorio e delle sue peculiarità. L’area del Taburno Camposauro rappresenta una preziosa risorsa che siamo chiamati a salvaguardare e che, allo stesso tempo, racchiude preziosi motivi di sviluppo in un’ottica di turismo sostenibile. Come per tutto l’entroterra campano, quello che vive nel patrimonio ambientale è argomento che deve essere necessariamente centrale nelle dinamiche di crescita. Ringrazio l'Ente Regione ed i sindaci che sono stati a sostegno della mia persona”. Con Buonanno anche il sindaco di Cautano Robertino Vetrone nonchè Armando Ciardiello e Gerardo dell'Orto, rispettivamente rappresentanti delle associazioni ambientaliste e professionali agricole. (sannioinforma) 

9#MONETTI

Dalle parole ai fatti. Monetti promotore di una riunione dei Sindaci della Valle Caudina per l’Asse attrezzato Paolisi Pianodardine. Presente l’avvocato Armando Rocco, Consigliere giuridico del Ministro Salvini , che ha illustrato in concreto la soluzione avanzata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Cosi si dà seguito alla riunione tenutasi presso il ministero qualche settimana fa , confermando la volontà plastica di realizzare l’opera ferma ormai da anni. Il presidente dell’ASI Pasquale Pisano ha espresso, unitamente a tutti gli altri sindaci degli otto Comuni, la volontà attraverso una delibera di indirizzo al fine di cedere la gestione al ministero, quindi all’ Anas. Un grazie particolare all’avv. Rocco e all’avv. Monetti per la riuscita dell’incontro e al sindaco De Grosso. La riunione si è tenuta presso il Comune di Roccabascerana grazie all’impegno del consigliere Amabile Caporaso. (usertv.it)

8#AIROLA

Airola: la fontanina dimenticata, un tesoro da preservare. Riceviamo e volentieri pubblichiamo . L’acqua è vita, e nella suggestiva piazzetta di San Michele ad Airola, la fontanina storica rappresenta un simbolo indelebile della storia e dell’identità di Airola. Tuttavia, il lento declino di questo iconico elemento urbano è motivo di preoccupazione e richiede azioni immediate per preservarne l’integrità e il significato. Realizzate in ghisa nel primo ‘900 e decorate con lo stemma della città, queste fontanine non sono solo monumenti storici, ma fulcro di vitalità sociale e culturale. In un’epoca in cui l’acqua corrente non era disponibile per tutti, queste fonti rappresentavano un’importante risorsa di approvvigionamento, ma anche luoghi di incontro e raccolta di storie e memorie condivise. Oggi, mentre il tempo e l’incuria minacciano di cancellare questo prezioso patrimonio, è fondamentale rinnovare gli sforzi per preservare le fontanine di Airola. Non sono solo oggetti d’arte, ma testimoni silenziosi di un passato che continua a plasmare il presente. Ogni fontanina racconta una storia unica, intessuta di tradizione, cultura e identità locale. La conservazione di queste testimonianze del passato non è solo un atto di rispetto verso la nostra storia, ma un investimento nel futuro della comunità. Mantenendo viva la memoria di questi luoghi, possiamo arricchire la nostra comprensione del presente e ispirare le generazioni future a custodire e valorizzare il proprio patrimonio culturale. Quante storie ancora potranno raccontare queste fontanine se riusciremo a preservarle? Questo è il compito che oggi ci spetta, un impegno verso le nostre radici e verso il futuro di Airola. (ilcaudino.it)

7#AMOS

Si è tenuta ieri, nel comune di Pannarano, una nuova giornata dedicata alla prevenzione in rosa organizzata dall’Amos Partenio. Presso la scuola primaria “Ilaria Alpi”, nel pomeriggio, sono stati allestiti gli ambulatori per le visite senologiche gratuite effettuate dal dottor Carlo Iannace e i controlli ecografici dal dottor Michele Capozzi. Tante le persone che si sono sottoposte alle visite di prevenzione, durante le quali sono stati consegnati anche i primi kit per la decima edizione della Camminata Rosa che si terrà il prossimo 8 settembre, come sempre da Mercogliano ad Avellino. Un pomeriggio all’insegna del rosa, della prevenzione e dei sorrisi, per la cui ottima riuscita l’associazione Amos Partenio ringrazia l’amministrazione comunale e la scuola per l’ospitalità. In particolare i ringraziamenti vanno alle volontarie Antonietta e Pina D’Alessio per la collaborazione e la calorosa accoglienza. Grazie come sempre alle volontarie di Amos Partenio e a quanti hanno preso parte all’iniziativa continuando a credere nel grande valore della prevenzione che salva la vita. Per i prossimi appuntamenti con la prevenzione è possibile seguire il calendario sulle pagine Facebook Amos Partenio e Amdos Campania. (retesei.com)

6#AIROLA

Mobilità e connessioni digitali: il Forum delle aree interne punta sull’alta velocità. Ridurre le distanze tra le aree interne e le metropoli non solo per contrastare il fenomeno dello spopolamento ma anche favorire il rientro nella propria terra d’origine. Su questi concetti verte la quinta edizione del Forum delle Aree Interne, iniziativa promossa dall’arcidiocesi di Benevento e in programma oggi e domani al Centro la Pace. In platea tanti studenti, i veri protagonisti del futuro e del riscatto di questi territori. Zone che necessitano di un potenziamento delle rete infrastrutturale materiale e immateriale per uscire dall’isolamento. Per questo motivo quest’anno l’iniziativa è stata intitolata “Alta velocità – Partire, tornare…e forse restare” e nella prima giornata hanno relazionato i vertici di Rfi e Open Fiber.  “Riflettiamo sulla velocità – spiega l’Arcivescovo Accrocca – perchè sia la rete ferroviaria che la fibra ottica sono essenziali per lo sviluppo del nostro territorio Protagonisti della seconda e ultima giornata saranno Jean Pierre El Kozeh, imprenditore culturale e Alessio Zollo, digital innovation manager. A seguire le conclusioni del forum con “Ecco perché restare. Le proposte dei territori e i progetti delle scuole per la promozione turistica, culturale ed economica (labtv.net)

5#AIR

Sono stati consegnati oggi ad AIR Campania, presso la sede di Caserta, 10 nuovi autobus. Si tratta di bus prodotti dalla Iveco, con alimentazione a metano e che coniugano efficienza, comfort ed ecologia. Il modello Mobi, lungo 8 metri è particolarmente adatto nei centri urbani per le sue dimensioni. Accoglie fino 32 posti, di cui 17 a sedere, e garantisce l’accessibilità a tutte le categorie di viaggiatori. I bus, dotati di sistema di videosorveglianza e di informazione all’utenza, sono stati messi su strada già oggi a servizio dei bacini di Caserta ed Avellino. I nuovi mezzi consegnati da ACaMIR rappresentano un ulteriore passo avanti significativo nella costante modernizzazione del parco veicolare voluto dalla Regione Campania. Ad oggi l’azienda regionale di trasporto pubblico locale si è vista consegnare già 120 dei 244 pullman assegnati. «Grazie al lavoro dell’Agenzia Campana per la Mobilità, che sta rispettando il cronoprogramma previsto dal piano di rinnovo delle flotte regionali, fortemente voluto dal presidente De Luca, abbiamo una flotta più giovane, più green e più efficiente. AIR Campania in tre anni è passata da un parco rotabile di 350 mezzi a 700 con un’età media di 9,4 anni rispetto ai 13,7 del 2021. Un vero e proprio balzo in avanti anche rispetto al dato nazionale sull’età media dei veicoli circolanti, che si attesta a 9,7 anni come confermato dai dati del centro studi ASSTRA», ha dichiarato l’amministratore di AIR Campania, Anthony Acconcia. (corriereirpinia.it)

4#MEOMARTINI

Pomeriggio da dimenticare quello vissuto ieri sugli spalti del Meomartini a Benevento dove era in programma la semifinale di ritorno del campionato U17 Elite Regionale tra la Grippo Benevento e lo Sport Village, società che disputa le gare interne a Villaricca. Il clima sui gradoni si è surriscaldato quando hanno fatto l’ingresso sugli spalti un centinaio di sostenitori della squadra beneventana, con la tensione che è salita con il passare dei minuti. A raccontare come si sarebbero svolti i fatti è stato un dirigente della squadra ospite, che ha tirato in ballo solo il pubblico e non la società del presidente De Rosa, che ha ricambiato la stessa cortese accoglienza ricevuta nella gara di andata. “I due presidenti – spiega un dirigente dello Sport Village – all’inizio hanno anche scattato una foto insieme e sul piano dell’ospitalità da parte della Grippo non c’è stato alcun tipo di problema. La situazione, però, si è subito messa male sugli spalti quando sono arrivati un centinaio di tifosi della squadra di casa, molto esagitati e intonando slogan contro Napoli. Tutto questo è documentabile perché siamo in possesso di numerosi video fatti dai genitori dei nostri ragazzi che erano lì a convivere con un clima non certo dei migliori. L’accoglienza ricevuta dalla Grippo, invece, è stata buona. In campo, poi, gli stessi ragazzi che all’andata abbiamo ritenuto rispettosi ed educati si sono trasformati perché è iniziato un atteggiamento ostile nei nostri confronti e c’è stato anche un pugno dato da un avversario al nostro giocatore, anche questo documentato dalle immagini. Tutto questo a fine partita perché a quanto pare la sconfitta non è andata giù. In un video – ha proseguito il dirigente – che ho mostrato anche alla polizia c’è un signore, bene identificabile, che sferra un pugno ad un genitore di uno dei nostri ragazzi. Noi siamo persone rispettose e perbene, ma se ci fosse stato qualche papà più rissoso, a mio avviso sarebbe finita molto male. Chi ha ricevuto il pugno, infatti, per fortuna non ha reagito. Per tutta la gara, poi, sono stati fatti cori razzisti contro i napoletani e cori contro un ragazzo di colore che gioca con noi imitando il verso della scimmia. E’ stato insultato per tutto il tempo, per non parlare dei fumogeni lanciati in campo che hanno danneggiato il terreno di gioco sintetico costringendo anche l’arbitro a sospendere la gara per qualche minuto”. Nonostante la presenza di numerosi stewards, solo con l’arrivo delle Forze dell’Ordine la situazione è tornata alla calma, ma la Polizia successivamente è stata costretta a scortare i genitori ospiti fino al casello autostradale per garantire la loro incolumità. Non risultano, al momento, denunce effettuate presso la Questura di Benevento che ha avviato delle indagini per capire chi sono i responsabili dei disordini che si sarebbero verificati ieri al Meomartini e che avrebbero causato anche il danneggiamento di due autovetture. (anteprima24.it)

3#BENEVENTO

Il Collegio di Garanzia del Coni ha respinto il ricorso del Taranto in merito alla possibile restituzione di quattro punti di penalizzazione inflitti dal Tribunale Federale Nazionale per violazioni amministrative. L’esito odierno consegna di fatto l’ufficialità della terza posizione al Benevento, il cui percorso play off partirà dunque dal primo turno della fase nazionale previsto martedì 14 maggio (gara di andata in trasferta) e sabato 18 maggio (ritorno al Vigorito). Il Taranto resta così al quinto posto e dovrà sfidare il Latina nel primo incrocio dei play off territoriali. (corrieresannita.it)

2#MINACCE

“In queste ore Matteo Salvini e Luigi Barone sono oggetto di campagne d’odio sui social network, con vari video di insulti e auguri di morte. Rivolgo a loro la mia piena, convinta, totale e assoluta solidarietà, auspicando che facciano lo stesso tutte le forze politiche. C’è un limite che non deve mai essere oltrepassato in campagna elettorale, è quello della violenza e del disprezzo. Si può essere avversari ma sempre con rispetto”. Così il senatore campano Gianluca Cantalamessa della Lega, in riferimento ad un video di Tik Tok in cui si inquadrano i manifesti 3×6 del ministro delle Infrastrutture e del candidato n. 6 della Lega nella circoscrizione meridionale. Nel commento, in dialetto napoletano, oltre ad ingiurie ed offese, ai due si augura una rapida dipartita, anticipando – ma era scontato viste le premesse – che il suo voto non andrà di sicuro a tale lista. (ilsannioquotidiano.it)

1#LEGA

Scontro nella Lega. Grant: "Totale disaccordo con Vannacci su disabilità". L'europarlamentare: "L'inclusione è un dovere, avremmo bisogno di uno sforzo maggiore in merito". "Esprimo totale disappunto sulle dichiarazioni del generale Vannacci sulla necessità di dedicare classi separata per i disabili”. Lo dichiara l'europerlamentare Valentino Grant. "La disabilità è da sempre un tema fortemente sentito dalla Lega e tante sono state le iniziative messe in campo dal ministro Alessandra Locatelli. L'inclusione è un diritto, prima ancora che un dovere; riconoscere e valorizzare le differenze individuali deve far parte dell' esperienza umana che, più che delle classi separate, avremmo bisogno di uno sforzo maggiore tra governo ed organizzazioni per creare una società che non solo accolga le diversità ma che sappia anche celebrarle", conclude Grant. (orticalab.it)

SICUREZZA - La Banda delle Serrande tenta di sfondare una banca alle porte della Valle Caudina | CAUDIUM

SICUREZZA - La Banda delle Serrande tenta di sfondare una banca alle porte della Valle Caudina
In Valle Caudina l'emergenza sicurezza sembra essere rientrata, soprattutto grazie al notevole dispiegamento di Forze dell'Ordine sul territorio dopo la serie di tentativi di effrazioni e qualche colpo andato a segno. Le Istituzioni al servizio dello Stato per garantire la sicurezza della popolazione, ad Avellino e Benevento, con il sostegno dei Sindaci Caudini, sono riuscite a mettere la parola fine all'impennata malavitosa che nei mesi scorsi ha colpito quasi tutti i centri della Valle e le aree limitrofe, spesso da monitorare per avere un quadro chiaro della situazione.
Essere in una zona dell'entroterra campano che tocca tutte le provincie, Napoli, Caserta, Benevento ed Avellino, rende abbastanza articolato il compito di garantire la sicurezza, viste le distanze relativamente vicine. Diamo uno sguardo oltre i confini della Nuova Caudium.

VERSO CASERTA
Ad esempio, a Maddaloni, proprio alle porte della Valle Caudina, una nota banda di ladri, conosciuta come “banda delle serrande”. ha colpito ancora tra la notte di sabato e domenica scorsi verso le quattro del mattino. La loro ultima vittima è la filiale della Banca Bpm di via Caudina. I ladri hanno sfondato il varco laterale per entrare. Hanno cercato di manomettere le casse di servizio agli sportelli ma senza risultato, alla fine hanno provocato solo danni ai serramenti e ai dispositivi di distribuzione ottenendo nulla.

I ladri, prima di accanirsi contro la filiale - si legge su Edizione Caserta - avevano assaltato, la settimana scorsa, la gioielleria Tagliafierro di via Napoli, ennesimo tentativo andato a vuoto. Al momento le indagini sono in corso per identificare i malviventi attraverso i filmati delle telecamere di videosorveglianza, mentre si fa la conta dei danni che hanno apportato alle strutture.

VERSO BENEVENTO

Furto in un tabacchino questa notte a Pacevecchia in via Delcogliano. Ignoti, penetrati all’interno della struttura commerciale, hanno rubato 1500 euro tra stecche di sigarette, gratta e vinci e contanti. Sul posto il personale della Questura di Benevento per effettuare i rilievi.

Sempre nell’ambito delle attività di controllo pianificate, il 3 maggio a Benevento il personale dell’Ufficio prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, verso le 2.30 del mattino, mentre transitava in via Posillipo - riporta Anteprima24 - intercettava un’autovettura Ford Focus di colore nero con a bordo quattro persone, tutte residenti nella Provincia di Foggia. I fermati, a carico dei quali risultavano precedenti per furto d’auto, rapina e furto con strappo, non sapevano fornire motivazioni plausibili circa la loro presenza nel capoluogo, né tantomeno emergevano rapporti di lavoro o di parentela nel Comune di Benevento.

foggiani

Le quattro persone venivano sottoposte a perquisizione personale e, anche in questa circostanza, veniva trovato un coltello a serramanico nero, con lama di 10 centimetri e una lunghezza totale di 22, nella tasca dei pantaloni di uno dei soggetti che veniva deferito all’Autorità Giudiziaria per porto abusivo di arma. Nei confronti di due delle persone controllate, inoltre, sono state avviate da parte della Divisione Anticrimine le procedure per l’emissione del provvedimento di divieto di ritorno nel Comune di Benevento per quattro anni. Si ricorda che le persone sottoposte alle indagini preliminari sono presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo



101 Storie Zen - 28. Apri la tua stanza del tesoro. | SAGGEZZA

101 Storie Zen 

28. Apri la tua stanza del tesoro.

Daiju fece visita al maestro Baso in Cina. Baso domandò: «Che cosa cerchi?». «L'Illuminazione» rispose Daiju. «Tu hai la tua stanza del tesoro. Perché vai in giro a cercare?» domandò Baso.

Daiju domandò: «Dov'è la mia stanza del tesoro?».

Baso rispose: a Quello che stai domandando è la tua stanza del tesoro».

Daiju fu illuminato! Da quel momento, esortava sempre i suoi amici: Aprite la vostra stanza del tesoro e usate quei tesori.

A cura di Nyogen Senzaki e Paolo Reps

101 Storie Zen

Con il termine zen (禅) ci si riferisce a un insieme di scuole buddhiste giapponesi che derivano per dottrine e lignaggi dalle scuole cinesi del buddhismo Chán a loro volta fondate, secondo la tradizione, dal leggendario monaco indiano Bodhidharma. Per questa ragione talvolta si definisce zen anche la tradizione cinese Chán, ma anche le tradizioni Sòn coreana e Thiền vietnamita. Immagini tratte dalla rete. Fonte: Scienza Sacra

domenica 5 maggio 2024

FANTASIE EROTICHE CAUDINE: imparare a raccontarle fa bene al sesso e combatte lo spopolamento | CAUDIUM

FANTASIE EROTICHE CAUDINE: imparare a raccontarle fa bene al sesso e combatte lo spopolamento

I Caudini e le Caudine le nascondono eppure condividerle aiuta a innalzare la tensione e l'armonia di coppia. Secondo le statistiche le Donne Caudine disposte a rivelare ai compagni le fantasie erotiche costituiscono una piccola minoranza. Anche fra i maschietti della Valle Caudina questo argomento costituisce di frequente un vero e proprio tabù sessuale. 

I motivi? Oggi si parla con più facilità di sesso, ma eliminare il retaggio secolare dell'educazione di un tempo non è facile. E il tipo di produzione culturale attuale non aiuta perché le scene dei video sono distanti dalla vita reale. Ecco perché è importante distinguere i siparietti ad alto tasso erotico del grande schermo e l'eros della vita di coppia nella realtà quotidiana. Il primo passo da fare? Inizia a cambiare la comunicazione fra te e colui o colei che divide il letto ogni giorno.

Le fantasie erotiche ci mettono in contatto con un territorio inconscio in cui vige la regola del "come se". È grazie all'immagine se una certa situazione può approdare alle emozioni di un'esperienza a tutto tondo. L'effetto? Una vera e propria operazione di autoerotismo a livello mentale che possiede importanti conseguenze anche a livello fisico. La situazione, benché puramente immaginaria, produce un eccitamento in grado di migliorare la lubrificazione femminile e comportare l'erezione nell'uomo.

Dai dati si evince che circa il 30% delle donne presenta problemi di anorgasmia o ha difficoltà a raggiungere l'orgasmo: problematica che scende al 5% per la fascia maschile. L'immaginario erotico è saldamente legato al piacere e può costituire un aiuto importante nel facilitare l'orgasmo, tuttavia di frequente non si tiene conto di questo aspetto, fondamentale per una vita sessuale felice. Non esistono pensieri proibiti: datti il permesso di giocare con la tua fantasia e lasciati trasportare dall'immaginazione.

Una situazione fantasiosa anziché essere vissuta con il senso di colpa, viene esplorata in libertà proprio perché collocata a livello mentale. Questo non significa quindi doverla tradurre in pratica! 

Come affrontare il discorso? Non esiste un'unica modalità, perché la comunicazione è diversa per ogni coppia. Sì al tono malizioso, vietato invece trasformare la confidenza in uno sfogo sulle proprie frustrazioni sessuali: realizzare le proprie fantasie non è la soluzione. Quando esistono problematiche importanti a livello sessuale è importante saperne parlare con sincerità e tatto, facendosi aiutare da uno specialista. La censura e il senso di colpa spesso avvolgono le fantasie sessuali. Al contrario, è bene sottolineare che una certa fantasia non comporta necessariamente una volontà di realizzazione. Desiderio e fantasia erotica costituiscono due ambiti differenti. In questo senso potremmo considerare le fantasie un vero e proprio afrodisiaco capace di agire dalla mente al corpo. 

L'immaginario erotico può essere una miccia potente per il desiderio, ma costituisce anche una modalità privilegiata per esplorare i propri percorsi mentali e il nostro rapporto con la passione, ha inoltre una ricaduta diretta sulla libertà con cui viviamo il corpo. Per quanto riguarda lo spopolamento della Valle Caudina, a nostro avviso, la crescita sessuale Popolare potrebbe invertire la rotta e contribuire alla nascita di migliaia di Neonati della Nuova Caudium.

Fra le fantasie più comuni appare il sesso di gruppo, che secondo le statistiche riguarderebbe il 36% degli intervistati, scambi di coppia, voyeurismo, dominazione, oltre a esperienze come legare, o essere legati e bendati. Combattere il senso di colpa può essere un processo lungo e difficile, tuttavia è essenziale iniziare a permettersi di vedere i propri pensieri con onestà. Andare oltre l'educazione, spesso rigida, ricevuta durante l'infanzia e verbalizzare le proprie fantasie dando voce al proprio mondo interiore è una scelta e accade quando con l'amante si riesce a crearsi un'atmosfera di sincerità, fiducia, comprensione. 

Scegli consapevolmente cosa hai voglia di condividere e ciò che preferisci serbare nel profondo di te. Usa l'ironia e un registro scherzoso, che si fondi sulla complicità: l'obiettivo finale è arrivare a un livello più profondo di intimità con l'altro.

In realtà, l'immaginario erotico permette di coltivare uno spazio mentale segreto in cui lasciarsi andare. Per questo è importante scegliere cosa condividere con il partner e farlo non per senso di colpa, bensì nella volontà di giocare insieme, fantasticando. Le fantasie erotiche costituiscono uno stimolo creativo in grado di arricchire l'eros e permettere a ognuno di rimanere in contatto con la parte profonda di sé, grazie a cui esplorare il proprio corpo e raggiungere una sessualità più libera e felice.

Quali sono le fantasie sessuali più diffuse fra le persone della Valle Caudina? Difficile dirlo. Ciascuno, in base alla propria sensibilità, alle proprie preferenze e alla propria storia manifesta tendenze diverse. Che possono d'altronde mutare nel tempo o legarsi alle esperienze di vita vissuta. Inoltre, ciò che a qualcuno può risultare banale o scontato per altri è il massimo del godimento e del soddisfacimento delle proprie bizzarrie. E così via.

Ecco dunque che fra i motivi e le fantasie sessuali ricorrenti ne passano alcune in fondo non troppo strane: dalla voglia di sperimentare un rapporto a tre al sempreverde tema della dominazione e sottomissione, su cui schiere di saghe letterarie e cinematografiche hanno alimentato i propri lucrosi successi, passando per questioni più specifiche come il feticismo per i piedi, la voglia di riuscire a concedere al proprio o alla propria partner orgasmi multipli fino al parziale passo indietro, cioè alla curiosità dell’osservazione esterna del proprio compagno o compagna impegnato in un rapporto sessuale.

Il Manuale diagnostico e statistico dei Disturbi Mentali (DSM) redatto dall’American Psychiatric Association, ha definito in passato alcune fantasie sessuali (per esempio dominio e sottomissione) come disturbi parafilici. Molti autori, come lo scrittore J. Keenan, di Slate, hanno la sensazione che questa classificazione abbia stigmatizzato tali comportamenti e desideri nello stesso modo in cui è stata stigmatizzata l'omosessualità per il fatto di essere stata indicata nel DSM, fino al 1973, come un disturbo mentale. 

Rimane tuttavia una distinzione tra fantasia e realtà. Tra le donne che hanno fantasie di essere dominate, la metà ha detto che non vorrebbe effettivamente essere dominata nella vita reale. La lettura di Cinquanta sfumature di grigio, per esempio, potrebbe essere uno sfogo per dare spazio immaginario a queste fantasie senza metterle in atto.

La separazione di fantasia e realtà entra in gioco anche con una delle fantasie più comuni riscontrate nello studio: fare sesso con qualcuno che non sia il coniuge e affini. Questa fantasia è presente nel 56 per cento delle donne e nell’83 per cento degli uomini. Il dottor Davide Schnarch, psicologo clinico specializzato in problemi sessuali e in terapia di coppia, sostiene che si tratta di una fantasia abbastanza comune, anche se non di qualcosa che le persone necessariamente mettano in atto. 

"Noi esseri umani - si legge sulle riviste di settore - siamo sessualmente animali gregari, e valorizziamo il legame di coppia. Le fantasie sessuali, almeno per la maggior parte degli adulti maturi, forniscono possibilità di variare senza violare i confini della monogamia" afferma il dottor Schnarch.

La ricerca mostra in fondo come sia comune per le persone abbracciare mentalmente una vasta gamma di scenari e di situazioni possibili, senza necessariamente agirle nella realtà.

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