giovedì 13 aprile 2023

Parco del Partenio, scoperta discarica di amianto. L'Osservatorio Nazionale Amianto denuncia | AMBIENTE

ANCORA AMIANTO SUL PARTENIO 

L'Osservatorio Nazionale Amianto ha ripreso la notizia da un giornale locale e l'ha rilanciata sulle colonne digitali del "Giornale sull'Amianto", il notiziario dell'associazione ambientalista. Riportiamo per le lettrici ed i lettori de Lo Schiaffo 321 l'articolo integrale, con la speranza che questa piaga venga almeno presa in considerazione da chi di dovere.

Parco del Partenio, scoperta discarica di amianto

Amianto abbandonato nel Parco del Partenio. Uno scempio venuto alla luce in questi giorni. I materiali contenenti amianto - si legge nella denuncia - devono essere smaltiti soltanto attraverso ditte specializzate. Si tratta di un cancerogeno altamente pericoloso e gli operai devono essere, per legge, formati e dotati di tutti i dispositivi di protezione adeguati per limitare il rischio di inalare anche una sola fibra del minerale killer.

Parco del Partenio, amianto abbandonato illecitamente

Eppure qualcuno ha pensato bene, nonostante ormai sia nota a tutti la sua pericolosità, di abbandonare materiale in cemento – amianto in un terreno del parco. Contaminando così l’ambiente e con il rischio che le fibre raggiungano anche le falde acquifere. L’Osservatorio Nazionale Amianto e il suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, sostiene, infatti, che anche le fibre ingerite siano cancerogene.

Amianto pericoloso anche se ingerito

Il professor Giovanni Brandi, durante il convegno dell’Ona a San Cesaro sul Panaro ha spiegato come nuovi studi dimostrino la correlazione tra l’amianto e il colangiocarcinoma, tumore delle vie biliari. Le ricerche confermano quello che l’Ona denuncia da tempo. 

Rispetto al passato – ha detto il professore associato in Oncologia Medica all’Università di Bologna e responsabile del programma Tumori epato-biliari e pancreatici al Policlinico S. Orsola-Malpighi Brandiabbiamo dati più solidi per quanto riguarda il ruolo dell’amianto nella genesi dei tumori delle vie biliari. Negli ultimi tempi si è, infatti, riusciti a trovare grandi quantità di fibre di amianto nel fegato. Sia dei pazienti con questo tumore, sia nelle persone sane che vivono in aree altamente esposte (come Casale Monferrato)”.

Troppe ancora le vittime dell’amianto

L’asbesto può causare anche il mesotelioma, il tumore del polmone e altre neoplasie. Oltre a patologie quali l’asbestosi, gli ispessimenti e le placche pleuriche. Per questo l’Italia lo ha messo al Bando nel 1992, come ricorda l’avvocato Bonanni: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022”. Il VII rapporto ReNaM dell’Inail registra i soli casi di mesotelioma, ma sono sottostimati e non tiene conto di tutte le altre patologie asbesto correlate. Per questo l’avvocato Bonanni stima in circa 7mila le vittime dell’amianto nel 2022. 

Chi ancora abbandona amianto sul territorio italiano per risparmiare non solo viola la legge, ma mette a repentaglio la salute di tanti. Per segnalare i siti contaminati è possibile utilizzare la App dell’Ona.

Parco del Partenio, la denuncia di un consigliere comunale

A denunciare l’ennesimo abbandono è stato, come riporta ilcaudino.it, l’ingegnere Franco Capuano, consigliere di minoranza a San Martino Valle Caudina. Conosce bene il Parco del Partenio e lo frequenta costantemente. Tanto da monitorarne lo stato di salute. Camminando in località Grottola Spineto, nel Comune di Pannarano, ha trovato i rifiuti pericolosi accatastati a terra.

Il Parco regionale del Partenio tra Avellino e Benevento

Il Parco regionale del Partenio è stato istituito nel 2002. Comprende 22 Comuni, distribuiti sia nella parte appenninica del Partenio, che nelle valli adiacenti, Valle Caudina, Valle Del Sabato e Vallo di Lauro-Baianese. I centri urbani, in prevalenza appartenenti alle province di Avellino e di Benevento, si trovano soprattutto nella fascia pedemontana e le strade che li collegano formano un circuito che circonda l’intero complesso montuoso del Partenio.

La catena del Partenio, lunga 30 chilometri, si colloca tra il Monte Taburno, a nord-ovest, e il complesso dei Monti Picentini a sud-est. Le cime maggiori sono Montevergine (1480 metri), Monte Avella (1598 metri) e Monte Ciesco Alto (1357 metri). Il Bacino imbrifero maggiore è quello del fiume Calore, che percorre l’area Nord del Partenio.

RIFLESSIONI

Il nuovo ritrovamento di amianto sul Partenio ci porta a riflettere sulle reali condizioni in cui versa il Verde dalle nostre parti. Da anni raccogliamo le denunce "No Amianto" di cittadini e associazioni, ma la situazione sembra essersi fossilizzata sulle variegate speculazioni e sull'inefficienza storica degli addetti ai lavori. Periodicamente, da decenni, spunta una discarica a cielo aperto nei posti più disparati e disperati d'Italia. Bisogna cambiare registro ed alzare la guardia. La salute è la prima cosa, ma senza Terra è alquanto difficile sopravvivere. 

Salutiamo con affetto gli amici dell'ONA, realtà di spessore nazionale da tempo in prima linea, che in passato ha sostenuto le nostre lotte sul territorio Caudino, insieme a tutti coloro che amano (realmente) il territorio, oltre i colori e le appartenenze di rito.

Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo- Fontehttps://onanotiziarioamianto.it/parco-del-partenio-discarica-amianto/


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