mercoledì 6 settembre 2023

VALLE CAUDINA - IT-ALERT, il 12 settembre si sperimenta anche in Campania il sistema nazionale di allerta | perle

VALLE CAUDINA - IT-ALERT, il 12 settembre si sperimenta anche in Campania il sistema nazionale di allerta

Il 12 settembre a mezzogiorno circa le cittadine ed i cittadini sul territorio della Valle Caudina riceveranno sui propri telefoni cellulari un messaggio con un suono differente da quelli abituali. Da martedì prossimo, quindi, partirà la sperimentazione del sistema di allarme pubblico nazionale, denominato IT-alert e promosso dal Dipartimento Nazionale Protezione Civile.

Il messaggio è solo un prova tecnica. La Campania dovrà esclusivamente prendere visione del messaggio e compilare un questionario che sarà in forma assolutamente anonima. Il sistema di allarme pubblico che è già stato sperimentato in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria, Emilia Romagna, viene ora testato nella nostra regione e, contemporaneamente, nel Friuli Venezia Giulia e nelle Marche.

Progressivamente toccherà alle altre Regioni, ma ora è il turno della Nuova Caudium. Una volta entrato a regime, terminata la fase sperimentale sull'intero territorio nazionale, IT-alert permetterà alle cittadine e ai cittadini di essere informati, nei casi di gravi emergenze. Queste le tipologie di rischio che potranno rientrare negli avvisi una volta terminati gli esperimenti sociali:

Maremoto generato da un sisma.

• Collasso di una grande diga.

• Attività vulcanica (Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano, Stromboli).

• Incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica.

• Incidenti rilevanti in stabilimenti industriali (dlgs 105/2015).

• Precipitazioni intense.

Non rientrano nei messaggi i terremoti e il bradisismo. L'operazione servirà esclusivamente a far conoscere IT-alert come nuovo ed aggiuntivo sistema di allarme pubblico che, in caso di gravi emergenze dei tipi sopraindicati, potrebbe raggiungere le cittadine e i cittadini nei territori interessati. In questa fase di prova non si entra nel dettaglio dei rischi e dei comportamenti da tenere né vengono inviati messaggi reali, si tratta unicamente di una sperimentazione. L'invio del messaggio di prova è necessario per far identificare il suono del messaggio e la sua formulazione visiva. Per tutti gli approfondimenti è a disposizione il sito del sistema nazionale IT-alert a questo indirizzo https://www.it-alert.it/it/

NO ITALERT

C'è chi si ribella a questo clima di terrore continuo, dove il telefono sembra voler ricordare a tutte e tutti di avere paura. Poche decine di Caudini si sono rifiutati, tuttavia non si possono fare previsioni. Gli scaramantici già maledicono questo nuovo sistema nazionale di allarme pubblico, ma ormai tutto è deciso. Intorno alle ore 12 di martedì sui cellulari, accesi e con connessione telefonica, di coloro che si troveranno in Valle Caudina e nelle aree limitrofe alla Regione Campania, arriverà il primo timido messaggio dall'alto nell'era della digitalizzazione, a tratti forzata. I telefoni Caudini suoneranno all'unisono, quasi in contemporanea e potrebbero creare un clima abbastanza teso tra la popolazione della Valle, purtroppo soggetta in passato e potenzialmente in futuro a terremoti, alluvioni e affini.

I bastian contrari, invece, ritengono che questo sia un nuovo sistema per terrorizzare e tracciare le persone, esattamente come quando durante la pandemia fallì il progetto pilota "Immuni". Fermo restando che questa tecnologia, a nostro avviso, nasce per "terrorizzare" in silenzio, ma in maniera costante e continua, la gente su tutta la Penisola, isole comprese. Infatti, nel buio più assoluto IT-alert è stato inserito, da un po' a quanto pare, sui telefonini di ultima generazione riposti nelle tasche e nelle borse di Voi lettrici e lettori de Lo Schiaffo 321. 

IT-alert non è una applicazione che si installa come "Immuni", ma è parte integrante del sistema operativo del telefono, sia esso Android o iOS. Bisogna spulciare nelle impostazioni con molta attenzione perché non lo si trova immediatamente. Nel caso di un Android, ad esempio, siamo dovuti entrare in "Sicurezza ed emergenza" - "Avvisi wireless di emergenza" e lì abbiamo trovato la voce IT-alert già attiva di base. Sugli altri apparecchi telefonici, in linea di massima, la trovate la voce nelle impostazioni di riservatezza (privacy) e sicurezza. Su iOS si trova nel menù delle notifiche. Dovete scorrere andando oltre la lista delle applicazioni per poi approdare al menù "Avvisi di Emergenza". Disattivarlo è semplice, basta toccare "l'interruttore" apposito con il dito. Tutto qui.

Incidenti nucleari 

IT-alert sfrutta la rete mobile tradizionale, quindi non introduce alcun elemento tracciante nuovo che già non ci fosse (non usa il GPS). Lo smartphone si collega costantemente alle celle telefoniche per funzionare, e ciò non cambia. La tecnologia usata è la "cell broadcast", ossia una modalità di comunicazione unidirezionale e generalizzata di brevi messaggi di testo prevista nelle attuali reti di telefonia cellulare. La messaggistica Cell Broadcast / Cell Information (CB) è una funzionalità tecnologica mobile definita dal comitato GSM dell'ETSI e fa parte degli standard 2G, 3G, 4G LTE e 5G. È anche noto come Short Message Service-Cell Broadcast (SMS-CB). 

Il nuovo servizio prevede la trasmissione, da parte di ciascuna cella della rete, di brevi messaggi di testo fino a 1395 caratteri (composti da blocchi di 93 caratteri, con possibilità di concatenare fino a 15 blocchi) destinati a tutte le stazioni mobili presenti nella propria area di competenza. I messaggi possono essere inviati da tutte le celle della rete o solo da quelle comprese in una specifica "cell broadcast area" (che può coincidere con una cella singola o un gruppo di celle geograficamente vicine).

Le stazioni mobili hanno generalmente la possibilità di ignorare i messaggi CB non richiesti, che sono per questo classificati in base a opportune classi di servizio. Ogni messaggio ha anche un numero di serie e di versione per consentire alle stazioni mobili di determinare se si tratta di un nuovo messaggio da elaborare (e presentare all'utente se richiesto) o di un messaggio già ricevuto e quindi da ignorare. Il numero di trasmissioni e la frequenza di ripetizione dei messaggi possono essere concordate tra l'operatore e il fornitore di informazione, in funzione del contenuto informativo e dei rispettivi accordi commerciali.

Il vantaggio del IT-alert rispetto alle altre modalità di comunicazione, almeno secondo i favorevoli, risiede principalmente nella possibilità di raggiungere in tempi brevissimi un numero molto elevato di utenti che si trovano in un'area geografica determinata, senza generare alcun carico aggiuntivo sulla rete stessa in quanto i messaggi non sono singolarmente indirizzati e vengono trasmessi, almeno in parte, su canali di controllo indipendenti dal traffico. Ciò li rende particolarmente adatti all'uso in caso di emergenza. Il messaggio IT-alert non arriva se il dispositivo non ha campo, anche in presenza di connessione Wi-Fi.

Disattivarlo non equivale, però, a mantenersi in uno stato di possibile rischio, visto che gli addetti alla prevenzione dovrebbero informare la società sui rischi che corre, a partire dalla classe politica di Centro, Destra e Sinistra che un tempo era il campanello d'allarme contro lo sfascismo nazionale. Da non sottovalutare, altresì la superficialità della massa che non guarda i telegiornali, né tantomeno segue i bollettini della Protezione Civile. A dire il vero nel 2023 la notizia di una tragedia potrebbe rimbalzare ovunque grazie alla spinta dell'algoritmo e delle interazioni del momento. Insomma, la situazione è abbastanza complessa e dalle mille sfaccettature. 

Riflessioni

IT-alert è apparso sui palmari di tutta Italia, Valle Caudina compresa, senza essere stato installato dopo una scelta consapevole. Questo punto dovrebbe spingere, in automatico, alla riflessione anche i meno libertari della villaggio. Il fallimento dell'app Immuni ha inciso su questa scelta dello Stato ed ora abbiamo tutti un servizio di allarme pubblico potenzialmente utile, ma imposto quatto quatto. Una vera e propria imposizione Sovietica 3.0. A fin di bene

Non sarebbe meglio investire sulla sacrosanta prevenzione basata sul binomio "informazione e formazione"? Bene essere avvisati in tempo. Male essere manipolati per completare il lavaggio del carattere, passaggio di vitale importanza in alcuni centri di potere. 

Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo



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