domenica 10 settembre 2023

VALLE CAUDINA - Torna a bagnarsi di sangue e lacrime la Strada Statale Appia, la Regina Viarum | CAUDIUM

Torna a bagnarsi di sangue e lacrime la Strada Statale Appia, la Regina Viarum.

Questa notte, riportano le cronache, è deceduto un 51enne di Arpaia nell'ennesimo incidente stradale presso Forchia. Si registrano ben sette feriti, tutti soccorsi dalle autoambulanze disponibili nel circondario, visto che la Valle Caudina non ha un Pronto soccorso, né tantomeno un Ospedale. Con le sirene spiegate sono stati trasportati al San Pio, al Fatebenefratelli e all’ospedale di Arienzo. Sul posto i Carabinieri della Compagnia di Montesarchio e gli impavidi  Vigili del Fuoco del distaccamento Caudino di Bonea.

Non si hanno notizie sugli occupanti, ma dovrebbe essere andato tutto per il meglio. Purtroppo, ci lascia un automobilista originario di Brusciano e gli inquirenti dopo i rilievi del caso stanno indagando per accertare la dinamica e le cause di un episodio che poteva trasformarsi in una carneficina.

Invitiamo le lettrici ed i lettori de Lo Schiaffo 321 a guidare con molta attenzione ed evitare rischi dannosi per se stessi e per l'incolumità altrui. Insomma, l'ennesima brutta nottata in Valle Caudina fa emergere un dato importante su cui portare l'attenzione ed analizzare le cause per fornire soluzioni comuni e comunitarie sugli elevati rischi legati alla viabilità dell'Appia.


REGINA VIARUM 

La via Appia era una strada romana che collegava Roma a Brundisium, passando per Caudium. Le rotte commerciali per la Grecia e l'Oriente passavano sotto il nostro naso. Per di più l'Appia che attraversa la Valle Caudina era considerata dai Romani la Regina Viarum. La Regina delle strade potrebbe diventare bene dell'Unesco, eppure miete vittime e feriti almeno da mezzo secolo. Una delle più grandi opere di ingegneria civile del mondo antico è diventata la Regina delle vittime della strada, almeno nel tratto che taglia a metà la nostra area. 

A' NAZIUNAL

La "Nazionale" potrebbe essere rivoluzionata, in meglio, paradossalmente con un termine angloamericano: Smart Road. L'Appia Caudina, a nostro avviso, potrebbe diventare una delle prime strade intelligenti d'Italia. Si aprirebbe una rivoluzione dei trasporti Caudini grazie alla una nuova concezione di strada intelligente che punta, essenzialmente, a consentire comunicazione e interconnessione tra i veicoli che la percorrono. La prima autostrada italiana ad adottare questa tecnologia sarà l’Autostrada del Mediterraneo A2, meglio conosciuta come l'eterna incompiuta A3 Salerno-Reggio Calabria

Ci avviamo, dunque, verso una trasformazione digitale epocale, volta a garantire una migliore gestione del traffico con estrema sicurezza. Invitiamo l'Unione dei Comuni Caudini a creare commissioni d'inchiesta per dare al problema della "Nazionale" soluzioni davvero risolutive. Questa la definizione ufficiale di smart road contenuta nel Decreto Smart Road emanato in Italia nel 2018:

“Si definiscono Smart Road le infrastrutture stradali per le quali è compiuto (…) un  processo di trasformazione digitale orientato ad introdurre piattaforme di osservazione e monitoraggio del traffico, modelli di elaborazione dei dati e delle informazioni, servizi avanzati ai gestori delle infrastrutture, alla pubblica amministrazione e agli utenti della strada, nel quadro della creazione di un ecosistema tecnologico favorevole all’interoperabilità”  tra infrastrutture e veicoli di nuova generazione.
appia 3023

Prima o poi qui saranno attivati ulteriori servizi come deviazione dei flussi, intervento sulle velocità medie per evitare congestioni, suggerimento di traiettorie, gestione dinamica degli accessi, dei parcheggi e del rifornimento, anche elettrico”. È prevista poi l’installazione di dispositivi per il monitoraggio strutturale della staticità delle opere stradali. Insomma, siamo pronti per il Futuro o dobbiamo aspettare ancora, un po' come i tifosi del Napoli che per vedere realizzato il sogno scudetto hanno atteso oltre trent'anni?

Intanto, ecco le primissime candidature verso un percorso innovativo, anche se con il 5G si potrebbero creare aree a rischio e bisogna andare cauti. C'è da approfondire, non c'è dubbio, ma intanto sono già pronti alla trasformazione epocale l’itinerario E45-E55Orte-Mestre’, in Veneto la statale 51di Alemagna”, in Sicilia la Tangenziale di Catania e la A19Autostrada Palermo-Catania’, nel Lazio le autostrade A90Grande Raccordo Anulare di Roma’, A91Autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino’ e la già citata A2Autostrada del Mediterraneo’. 

Magari, oltre al pur prestigioso riconoscimento dell'Unesco a cui ambisce la Regina delle Strade si dovrebbe pensare ad una progettazione intercomunale capillare ed innovativa. Difficile, ma non impossibile. Improponibile, a dirla tutta, viste le precarie condizioni in cui versa l'assetto della Città Caudina, ancora imbrigliata in dinamiche politiche tipiche degli anni Sessanta. Gelosie, lunghe pause, diffidenza, campanilismo strisciante, mediocrità. partitocrazia, miopia politica, molte chiacchiere e tanta retorica hanno tarpato le ali all'Unione dei Comuni Caudini, almeno in questi primi dieci miseri anni. Un decennale che la dice lunga sulle prospettive reali di un'organizzazione necessaria alla sopravvivenza della Valle Caudina che si palesa, a quanto pare, solo su un fantomatico gruppo Vazzap o si mette in evidenza, con tanto di fascia Tricolore, all'arrivo del Politico nazionale del momento, sia esso di CentroDestra, CentroSinistra o Centroventro!

La Redazione de Lo Schiaffo 321 porge le condoglianze alla famiglia dell'ennesima vittima della strada e sollecita le Istituzioni ad affrontare questa piaga che periodicamente emerge a suon di incidenti, feriti, decessi e rabbia per le potenzialità inespresse.

Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo. Foto tratte dalla rete.



 

Nessun commento:

Posta un commento