domenica 5 novembre 2023

La Destra Caudina, dopo la bufera politica e mediatica del "Caso Massaro" a Moiano, guarda avanti e si dedica totalmente al prossimo congresso provinciale del versante Sannita. | POLITICA

La Destra Caudina, dopo la bufera politica e mediatica del "Caso Massaro" a Moiano, guarda avanti e si dedica totalmente al prossimo congresso provinciale del versante Sannita.

La Valle Caudina militante e simpatizzante di Fratelli d'Italia del Presidente Giorgia Meloni, gioca un ruolo importante grazie alla figura del Senatore Domenico Matera, destinato al ruolo di Federale della Federazione della Provincia di Benevento.

FIAMMA

La Fiamma Tricolore, nata a pochi mesi dalla fine della Guerra civile, esattamente il 26 dicembre 1946, sta raccogliendo centinaia di iscrizioni, migliaia di preferenze e decine di adesioni istituzionali nella Nuova Caudium ed in tutto il beneventano. Numeri che rendono la Destra Meloniana sempre più radicata ed in crescita, grazie al lavoro dietro le quinte, nelle strade e nelle piazze. Gli eredi di Almirante, Rauti e Romualdi stanno riuscendo a canalizzare le forze del Cdx in maniera univoca, senza divisioni o correnti interne di partito. Una novità di rilievo rispetto alle burrascose dinamiche correntiste di Alleanza Nazionale

Mimmo e Giorgia

La classe politica, targata FDI, vanta l'adesione al Fronte Patriottico della Provincia di Benevento di un presidente di Comunità montana, di quattro Sindaci, cinque Vicesindaci, altri due Assessori di Comunità montana, una decina di Assessori comunali e una cinquantina di consiglieri comunali. Tra questi anche Giuseppe Massaro, che sconvolto dalle tremende notizie che arrivano da Gaza si è indignato contro Israele, generando il putiferio nella tranquilla Moiano per l'ambigua battutaccia dall'amaro sapore antisemita. Una distrazione che ha scatenato i figli della cultura della cancellazione. Il capillare boicottaggio di questi giorni è la prassi della recente forma moderna di ostracismo, nella quale il distratto di turno diviene oggetto di indignate proteste e di conseguenza estromesso da cariche, cerchie sociali o professionali, pur rimangiandosi le parole di pessimo gusto.

CASO CHIUSO

L'inevitabile autosospensione politica, necessaria e scontata dopo la pesante gogna mediatica subita dall'esponente Moianese, ha chiuso il caso legato all'infelice esternazione di Massaro. Paragonare l'odierna furia della Stella di Davide alle oscure vicende della Seconda Guerra Mondiale non è ammissibile. In effetti quelle parole scomode fanno solo il gioco della fazione filoisraeliana. Alla fine il mea culpa non ha fermato la propaganda, anzi il messaggio è ormai divenuto virale. Con il fianco scoperto, tuttavia, sono piovute accuse furiose, alquanto necessarie per dar vita alle periodiche critiche in salsa nazy verso gli esponenti del Primo partito d'Italia nel 2023. 

ATTACCHI

Esulta soddisfatto per aver denazificato FdI un Pentastellato, Antimeloniano di ferro, come l'Onorevole Pasquale Penza. Naturalmente il Grillino non ha esitato a chiedere le dimissioni immediate dalla carica di Consigliere comunale nel piccolo centro Caudino, nonostante l'ottimo lavoro svolto, premiato democraticamente con percentuali da capogiro che hanno reso più forte Moiano tra i feudi elettorali della Destra impegnata sul territorio con il Senatore Mimmo Matera

Il centravanti di sfondamento delle destre entrò in politica nella Democrazia Cristiana. Nel 1990 come consigliere democristiano al comune di Bucciano sopravvisse al crollo della Balena Bianca Scudocrociata. Lo ritroviamo, infatti, in carica nel 2014 come Consigliere della Provincia di Benevento nel Nuovo Centro Destra di Alfano, appoggiato dai post-democristiani dell'UdC. Vanta una profonda amicizia con l'ex Onorevole Nunzia De Girolamo, ora impegnata in televisione sulle reti nazionali. Il Senatore per Fratelli d'Italia nel collegio plurinominale Campania 2 non ha fatto una grinza, nonostante il rumoroso clamore del Caso Massaro ed il fuoco amico di Forza Italia.

Riportiamo, per dovere di cronaca, le parole dell'ex Fratellino che evidenziano una linea disciplinare molto rigida all'interno del partito dei seguaci della Giorgia Nazionale:

“Io sottoscritto Giuseppe Massaro – scrive nella missiva il Fedayn Caudino – faccio ammenda per l’increscioso episodio causato dalla leggerezza con la quale mi sono espresso sul web lo scorso lunedì. Mi sono espresso male riconosco di aver sbagliato e pertanto ho prontamente rimosso il contenuto. Nel ribadire la mia ferma lontananza culturale e politica da ogni forma di dittatura e discriminazione razziale, intendo chiedere scusa a tutti ed alla mia comunità politica e per tutelare l’immagine e l’integrità del Partito ho deciso di autosospendermi dallo stesso”.

Mimmo e Nunzia
Il Senatore Mimmo Matera, dopo un breve silenzio iniziale, esce comunque indenne da questo burrascoso caso mediatico ed espelle moralmente l'ex Presidente della storica sezione Moianese, un tempo rappresentata dall'avvocato Teresa Meccariello, all'epoca referente provinciale di ConfImprese, un sindacato a difesa delle piccole e medie imprese. L'ex Sindaco Caudino, punta di diamante dei Patrioti, non appartiene né alla schiera post-Missina, né a quella di reduce di AN ed ha messo la parola fine alle tarantelle, senza dilungarsi troppo:

“Epilogo giusto, decreta Matera a mezzo stampa. Sono espressioni inaccettabili per Fratelli d’Italia”.

Quando il 28 dicembre 2012, davanti al notaio romano Camillo Ungari Trasatti, gli Onorevoli Guido Crosetto, Ignazio La Russa e Giorgia Meloni fondarono l’associazione «Fratelli d’Italia Centrodestra nazionale» bisognava riempire gli spazi "Nazionalisti 2.0" ed unire le tre anime di una certa Destra parlamentare dopo la fine del Popolo delle Libertà. Giorgia, Ignazio e Guido, rimasti fedeli al Cavaliere Berlusconi fino all’ultimo respiro, decisamente lontani dal «traditore» Gianfranco Fini, sono il tridente della nuova visone Conservatrice, Made in Usa/UK, a cui strizzano l'occhio quasi tutti, compresi Inglesi, Americani ed Antifascisti vari. 

Ciao Massaro

PARADOSSO

Eppure, rispetto alle idee nella dottrina giuridica italiana è stato ritenuto che il diritto all'informazione, riflesso passivo della libertà di manifestazione del proprio pensiero, rischia di essere limitato ove un movimento di cancellazione porti ed eliminare o boicottare opinioni, personaggi o fatti storici non in linea con le idee e la sensibilità della maggioranza o comunque di un gruppo influente. L'episodio in questione, da stigmatizzare e condannare per l'evidente rozzezza, resta in ogni caso una brutta gatta da pelare nel paradossale mondo libertario

Il diritto all'informazione dovrebbe invece essere completo, integrale e tenere conto anche degli elementi più “scomodi” e delle opinioni della minoranza. Le lettrici ed i lettori devono pertanto avere la possibilità di conoscere anche i fatti storici più sgradevoli, così come le opinioni dissonanti, senza che vi sia qualcun altro in grado di decidere aprioristicamente per lui. In un contesto nel quale, invece, le opinioni venissero integralmente omologate a quelle della maggioranza o di un gruppo comunque dominante, ovvero fatti ed elementi storici ritenuti sgradevoli venissero cancellati, la conseguenza sarebbe una chiara lesione o, quantomeno, un impoverimento del dibattito democratico e del progresso anche sociale che da questo deriva.

orientamenti

Tale opinione, secondo gli esperti, appare conforme all'orientamento espresso dalla Corte Costituzionale con la sentenza 155/2002: «Il diritto all'informazione garantito dall'art. 21 Cost. deve essere caratterizzato sia dal pluralismo delle fonti cui attingere conoscenze e notizie -così da porre il cittadino in condizione di compiere le proprie valutazioni avendo presenti punti di vista e orientamenti culturali e politici differenti -sia dall'obiettività e dall'imparzialità dei dati forniti, sia infine dalla completezza, dalla correttezza e dalla continuità dell'attività di informazione erogata. È in questa prospettiva di necessaria democraticità del processo continuo di informazione e formazione dell'opinione pubblica, che occorre dunque valutare la congruità del bilanciamento tra principi ed interessi diversi».

RIFLESSIONI

Facciamo i nostri complimenti al Senatore Mimmo Matera per aver sdoganato e rafforzato Fratelli d'Italia in Valle Caudina, riuscendo ad imporsi in ambito nazionale e provinciale. Conosciamo bene l'Area e sottolineiamo la condotta esemplare, fin dagli anni Novanta, di una Comunità eterogenea che vive il suo momento di gloria dopo i difficili anni prima della svolta di Fiuggi e dopo la lunga e frastagliata diaspora Missina.

Condanniamo, altresì, qualsiasi forma di intolleranza e di discriminazione ideologica. Invitiamo la base del partito Meloniano ed il vivace mondo giovanile ad approfondire, studiare, leggere, discutere e confrontarsi dialetticamente con tutti gli avversari, interni ed esterni. I quali a loro volta devono scendere dai piedistalli del Sistema dominante e misurarsi in un vero scontro culturale, basato sui fatti e non sulle becere chiacchiere da tastiera, spesso artefatte a mestiere per meri interessi elettorali o grotteschi colpi di coda propagandistici.  

I nemici della verità e della libertà sono anche nostri nemici. Tutte le forme di razzismo e classismo sono da condannare, insieme alle aberranti pulizie etniche, agli estremismi religiosi e laici abilmente manovrati dall'alto. Diciamo basta al genocidio di tanti, troppi, innocenti a Gaza e chiediamo giustizia per il Popolo Palestinese, senza scivolare sulle solite bucce di banana lasciate in terra dalla superficialità e dall'ignoranza.

Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo


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