lunedì 20 novembre 2023

TERRE DI BRIGANTI - I ruderi dell'Incoronata, Frà Diavolo ed il Partenio | CULTURA

TERRE DI BRIGANTI - I ruderi dell'Incoronata, Frà Diavolo ed il Partenio

La banda di Terra di Briganti ha riscoperto il Monastero fantasma dell'Incoronata, nel cuore del Parco del Partenio distrutta nel 1806 dalle milizie francesi perché fornì ospitalità al celebre ufficiale Borbonico, Michele Pezza, meglio conosciuto come Fra Diavolo. Michele Pezza morì impiccato nel 1806 dopo essere stato catturato dai francesi al termine di una lunga latitanza. I soldati d'oltralpe erano agli ordini del colonnello Giuseppe Leopoldo Hugo, padre del drammaturgo Vittorio Hugo. Le Volontarie ed i Volontari dell'Arte e della Storia del Brigantaggio fanno l'ennesimo passo avanti nella costruzione di un'opera cinematografica che già batte nei cuori dei Caudini.

Terre di Briganti
L'EREMO DELL'INCORONATA 

L'eremo riscoperto era un monastero camaldolese dedicato all'Incoronata di Sant'Angelo a Scala in provincia di Avellino; sorgeva in una piccola valle della catena del Partenio, detta Chiaia. Qui giunsero Giulio da Nardò, futuro beato, e Giovanni da Figuera, di nazionalità spagnola, intorno al 1557. I due giovani si distinsero talmente nella loro vita eremitica, al che i signori di Sant'Angelo a Scala, marchesi Carafa, fecero erigere una chiesa solida e ampia, nella quale fu posta, quale dono della città di Nola, una bellissima statua in legno della Madonna ornata con una corona regia, detta Vergine Incoronata, la cui denominazione si estese successivamente a tutto l'Eremo che nel 1577 fu affidato alla Congregazione Camaldolese degli eremiti di Monte Corona, seguaci della Regola di San Benedetto, per volontà del papa Gregorio XIII

Il monastero dell'Incoronata si  ingrandì notevolmente con i camaldolesi; alla fine del Seicento era per importanza al secondo posto dopo la casa madre dei Camaldoli in Toscana e ospitava all'incirca trentacinque eremiti. 

Fra' Diavolo

Attualmente di quel ricco e magnifico complesso restano solo i ruderi poiché, ancor prima delle soppressioni del governo Napoleonico, era stato già demolito e reso inutilizzabile, essendo stato rifugio del colonnello borbonico Michele Pezza, meglio noto come Fra' Diavolo. 

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immagini tratte dalla rete

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