giovedì 23 luglio 2015

AMIANTO CHI MOLLA!




MAPPATURA


L’assassino silenzioso, meglio conosciuto come amianto potrebbe avere le ore contate ad Airola e Cervinara. La piaga che miete migliaia di morti all’anno sul territorio nazionale è affrontata con ordinanze comunali dai sindaci Michele Napoletano e Filuccio Tangredi, coadiuvati dalle rispettive “giunte”.



Ad Airola il Comune ha diffuso un manifesto che parla chiaro. Bisogna creare una mappatura del materiale su tutto il territorio airolano. Sulla stessa scia Cervinara ha lanciato l’invito all’autodenuncia ai cittadini cervinaresi, con tanto di modulo che alleghiamo.
Insomma, una mobilitazione istituzionale che ci soddisfa e ci fa ben sperare per il futuro. La nostra proposta è semplice: vogliamo che l’unione dei comuni Caudini si occupi della questione amianto in maniera organica e comunitaria. Unire le forze, abbattere i costi e difendere la nostra terra. In maniera concreta.

L’appuntamento di martedì a Cervinara è un ottimo punto di partenza per la comunità Cervinarese. Lo Schiaffo321 era presente, insieme al delegato all’ambiente Daniele Sorriento, a Tommaso Zullo, responsabile della Protezione Civile locale, a Virginia Cioffi neo referente del Movimento Caudino No Amianto, a Roberto Azzarito e Raffaele Gentile, presidente e vicepresidente dell’associazione Quei Bravi Ragazzi. Presente anche Antonio Marchese, un cittadino, attivista del meetup, che ha sollecitato l’impegno contro l’amianto dei giovani candidati già prima delle elezioni, ma in forma non ufficiale.
Mancavano all’appello, ma hanno aderito all’iniziativa l’associazione Impatto Ecosostenibile Rifiuti Zero e i ragazzi di MIcrophonix. 

La mappatura capillare dell’amianto è un progetto molto delicato e nel primo incontro sono emersi parecchi spunti di riflessione. L’autodenuncia dei cittadini sembra un’impresa ardua, ma non impossibile. Certo, c’è da lottare con costanza e soprattutto è necessario un fronte ambientalista aperto a tutti, dalle istituzioni ai cittadini, passando per partiti ed associazioni.
Dall’incontro, tuttavia, sono emersi alcuni problemi che potrebbero complicare l’operazione. Tra tutti le scellerate decisioni di pseudo cittadini che “impauriti” dall’ordinanza comunale potrebbero abbandonare, come già fatto in passato, le lastre di amianto in ogni posto immaginabile per raggirare la mappatura e disfarsene a costo zero, creando di fatto un problema nel problema. La legge sulla riservatezza impone anche dei limiti sul controllo delle case private, ma per accelerare i tempi della messa in sicurezza si è parlato di incapsulamento, che permette la messa in sicurezza con un costo inferiore rispetto alla rimozione.

Da settembre anche il progetto Decoro Urbano Caudium andrà avanti soprattutto per unire le problematiche comunitarie e cercare di aiutare le amministrazioni a risolvere quanti più problemi è possibile. Caudium per noi significa lottare insieme, non mostrarsi in vetrine e fare i manichini mediatici.
Lo Schiaffo321 ospita l’intervento del giovane e determinato Daniele Sorriento, che conosce bene il mondo associativo per essere stato parte integrante dell’associazione La Fontana della frazione di Ferrari.

d il primo incontro ufficiale per la lotta all'amianto è stato portato a termine. Può spiegare alle lettrici ed ai lettori de Lo schiaffo 321 com'è la situazione "amianto" a Cervinara e cosa si prospetta per l'imminente futuro?
r- Con l'ordinanza numero 24 del 14.07.2015 del Comune di Cervinara è stato fatto un primo passo necessario per affrontare il problema dell'amianto. Con detta ordinanza tutti i proprietari e/o amministratori di immobili con copertura in lastre di cemento amianto, tutti i proprietari e/o amministratori di beni mobili ed immobili nei quali siano presenti materiali o prodotti contenenti amianto, libero o in matrice friabile, devono provvedere, entro il termine perentorio di giorni 30 (trenta) dalla data di pubblicazione della stessa:
- ad effettuare il censimento degli stessi mediante l'utilizzo dell'apposito modello fornito dal Comune e disponibile presso lo stesso Ente o scaricabile all'indirizzo internet www.comune.cervinara.av.it; la scheda, debitamente compilata dal proprietario, dall'amministratore o dal legale rappresentante, corredata di certificato di analisi e monitoraggio ambientale, va trasmessa, al Comune entro il termine anzidetto; successivamente il Comune provvederà a trasmettere alla Provincia di Avellino, alla Regione Campania e all'A.S.L. tutte le schede pervenute, per il prosieguo dell'iter di competenza;
Nell'incontro del 21.07.2015, con le varie associazioni che da anni combattono la lotta all'amianto, è stato predisposto un piano di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza nonché un piano di intervento al fine di individuare le situazioni a più alto rischio. Grazie alla loro disponibilità ed al loro impegno quotidiano, nessun traguardo è precluso.

Lo Schiaffo321 ha incontrato Vincenzo Frugiero, ambientalista da decenni, che ha assicurato di avere le vecchie segnalazioni fatte ai tempi dell’Ekoclub International di Cervinara. Parliamo di anni fa e ora il gruppo è passato sotto la sigla South Land (guardie ambientali), ma tutti sono estremamente fiduciosi.

In questo modo si potrebbe lanciare uno schiaffo all’amianto abbastanza forte. 
Giunge l'ora di un coordinamento tutto Caudino per l'ambiente e la salute?




InformAZIONE & FormAZIONE

Pubblichiamo un decalogo per la lotta all'amianto, ispirato dagli amici di Amianto Killer. Dieci punti che possono valere migliaia di vite.
1- L’amianto è un minerale fibroso che se inalato può causare  tumori polmonari e della pleura. Se il minerale è in matrice compatta, ossia in buono stato di conservazione, non comporta alcun rischio. Viceversa se è sbriciolato o degradato le fibre libere che sprigiona possono essere inalate e trasformarsi in un grave problema per la salute.
2- Non rimuovere mai lastre di Eternit o, peggio, non frantumarle per poterle facilmente trasportare. Questa operazione comporterà la liberazione di innumerevoli fibre libere che, qualora inalate,  possono determinare  l’insorgenza di tumori polmonari o pleurici.
3- Nelle giornate ventose evitare di stazionare vicino a discariche dove è presente amianto.
4- Il pericolo principale non è il fibrocemento, ma le maledette fibre libere, che diventano letali quando l’amianto viene logorato dagli agenti atmosferici e dall’usura del tempo.
5- Formiamo i bambini sul pericolo amianto. Raccomandiamo loro di non giocare mai in aree dove è presente questo materiale.
6- Purtroppo c’è speculazione e disinformazione sulla rimozione. Tanta gente, presa dal panico, smaltisce l’amianto senza pensare alle conseguenze per se stessi e per i propri familiari. Lo smaltimento non autorizzato è reato penale, finalmente.
7- Se noti lastre di amianto o altro materiale del genere informa il MOVIMENTO CAUDINO NO AMIANTO, che si occuperà della segnalazione agli organi competenti, ossia le Amministrazioni  Comunali, le ASL e le Forze dell’Ordine.
8- Se lavori nell’edilizia difenditi sempre con le idonee maschere protettive. Ricorda che oltre al tumore si può contrarre la silicosi, causata dalle varie polveri chimiche respirate sul lavoro.
9- Se ti rendi conto di aver respirato fibre libere di amianto,  informa il tuo medico al fine di valutare un protocollo di monitoraggio periodico per diagnosticare per tempo l’insorgenza di un’eventuale neoplasia.
10- Ricorda che inquinare l’ambiente è un REATO PENALE. Non consentire agli altri di inquinare l’aria che respiri.  Segnala alle autorità competenti i trasgressori della legge, che sono ASSASSINI dell’ambiente e della salute della TUA Comunità. (Movimento Caudino No Amianto).

NOTA
In Italia fino al 1994 sono state impiegate lastre in cemento-amianto per realizzare coperture. Alcune stime ne indicano 1.500.000.000 di mq esistenti nel nostro Paese. Molte coperture hanno ormai vari decenni di vita e sono perciò deteriorate. Il decreto 20/08/99 del Ministero della Sanità indica, tra l'altro, i requisiti prestazionali minimi dei rivestimenti incapsulanti. Il degrado, analogo a quello dei calcestruzzi, provoca il rilascio di fibre di amianto con interessamento di spessori più o meno elevati. Tutto ciò è particolarmente grave per la pericolosità tipica dell'amianto e rende necessari trattamenti adeguati ogni volta che si interviene. L'incapsulamento, bloccando la dispersione dell'amianto, permette di conservare la copertura. Con prodotti elastomerici si ottiene anche un'efficace impermeabilizzazione.

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