martedì 3 novembre 2020

Roberto Scocco - Contadino (1977)

Roberto Scocco - Contadino (1977)


Brano: CONTADINO

ANNO: 1977

GRUPPO: ROBERTO SCOCCO

Testo e musica: Roberto Scocco 


E' ancora notte e tu già sei in piedi

il cane che abbaia e il gallo e le vacche

un tozzo di pane e vino e salsicce

poi accendi il tuo sole e via ad arare.


E intanto tu pensi alla discussione

avuta al caffè la sera prima,

gli scandali, i preti le tasse, la pensione

parlavi anche tu voce della tradizione.


E discutevi pensando a tuo padre

di come ti insegnava severo a vivere

tu non rifiuti i giusti valori

ma si sono messi a ridere e ti hanno beffato.


Contadino duro e abbronzato

tu che conosci il profumo della terra

tu che capisci le cose della vita

uomo disprezzi la massa della città.


Lavori la terra con il tuo aratro

e getti il seme nel suo grembo ferito

unito alla terra e poi i vostri figli

rinnovi l'amore più intenso ogni anno.


E poi la sera ritorni a casa

e stanco guardi la tua famiglia

e insegni ai tuoi figli quello che ti hanno insegnato

ma loro non ti ascoltano e ti hanno abbandonato.


E vanno in città attratti da un'altra vita

che a loro sembra sia molto migliore

si vergognano di te e dove sono nati

e in bocca al grande mostro si sono gettati.


Contadino ormai solo e invecchiato

ricordi ancora il profumo della terra

tu sai cose che gli altri hanno dimenticato

tu e la tua tradizione vogliano che siate il passato.


Vecchio contadino non disperare

vedrai presto tornare il gallo a cantare

e la tua terra ormai con te avvizzita

risplenderà ancora in una nuova vita,

e la tua terra con te così avvizzita

risplenderà ancora in nuova vita.

Curiosità: La canzone del 1977 fu pubblicata, in versione dal vivo, nel nastro "Hobbit 1" realizzato dopo Campo Hobbit 1 a Montesarchio. Nel 1978 Scocco l'incise nella sua seconda musicassetta "Uomo come sei". Un'altra versione del vivo fu riportata nella compilazione di Campo Hobbit 2.

testo tratto da: A.C. Lorien

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