mercoledì 19 gennaio 2022

MANIFESTO DEGLI ATTIVISTI DELL’ITALIANO - Per passare dai lamenti all’azione | CULTURA

MANIFESTO DEGLI ATTIVISTI DELL’ITALIANO

Per passare dai lamenti all’azione

Lo Schiaffo 321 sostiene gli Attivisti dell'italiano, il movimento culturale che difende la nostra lingua dal dissolvimento sotto i colpi dell'angloamericanismo linguistico. Con il motto Perché la lingua la fa chi la parla gli Italianisti 2.0 cercano di salvare il salvabile. 

Questa cinghia di trasmissione culturale parla l'italiano, mettendo in "rosso" le parole straniere incontrate in questi anni. Apprezziamo lo sforzo di questo movimento e daremo una mano nella diffusione di idee e proposte culturali utili a preservare la nostra identità culturale, imprescindibile da quella linguistica di un Popolo.

Il rispetto verso le altre lingue e le culture di cui sono portatrici sono concetti base che non significano, affatto, inginocchiarsi verso gli altri, perdendo gradualmente la propria identità. Non passeremo MAI sotto le Forche Caudine del colonialismo culturale angloamericano.

Pubblichiamo per le lettrici ed i lettori de Lo Schiaffo 321 il Manifesto culturale degli Ultimi romantici italofoni una comunità che crede nel plurilinguismo e nel multiculturalismo come valore, ma è seriamente preoccupata dal crescente abuso di anglicismi nella lingua italiana e dall’arretramento dell’italiano nell’uso scientifico, tecnologico, universitario e professionale. 

L’introduzione di migliaia di anglicismi crudi - si legge nella presentazione - sta invece impoverendo l’italiano, che è sempre meno in grado di creare parole proprie per descrivere le novità del mondo. L'obiettivo è sensibilizzare le persone che parlano l’italiano sul ruolo attivo che ricoprono nello sviluppo della nostra lingua, un bene che appartiene a tutti noi.

 Precisiamo che il movimento è apolitico, apartitico e aconfessionale. 

Buona lettura!

Manifesto

Noi vogliamo arginare l’anglicizzazione della lingua italiana non in nome del purismo, non per ostilità nei confronti dell’inglese, ma perché la amiamo e ci è cara.

Noi constatiamo con profonda tristezza che l’italiano si è ammalato. Ha perso la capacità di produrre i propri neologismi per esprimere ciò che è nuovo che si dice sempre più solo in inglese. Siamo favorevoli ad adattare e tradurre le parole straniere che da sempre abbiamo accolto e che nei secoli ci hanno arricchiti solo attraverso la loro italianizzazione.

Noi ci impegniamo a evitare l’abuso dell’inglese nella nostra comunicazione quotidiana e a scegliere parole italiane che consideriamo più trasparenti, più opportune e più belle. In questo modo le aiutiamo a circolare e a non regredire davanti agli equivalenti inglesi sempre più spesso preferiti dalla nostra classe dirigente e dagli apparati mediatici.

Quando usiamo una parola inglese, perché nel contesto della comunicazione risulta più diffusa, opportuna o meno forzata, cerchiamo comunque di affiancarla sempre alle alternative italiane per essere più chiari, per rivolgerci a tutti e per diffonderne l’uso in nome della libertà di scelta e della ricchezza lessicale, che davanti all’inglese stereotipato viene sempre più a mancare.

Davanti a chi abusa dell’inglese e lo mescola immotivatamente con la nostra lingua (spesso attraverso pseudoanglicismi che ricordano l’Alberto Sordi di Un americano a Roma) noi agiamo contrapponendo l’italiano, usiamo l’ironia come arma per ridicolizzare chi parla in itanglese

Noi manifestiamo il nostro dissenso, come cittadini, consumatori ed elettori verso chi (aziende, pubblicità, mezzi di informazione, politici…) mostra di non avere rispetto né di amare la nostra lingua e usa un linguaggio che non condividiamo, non ci appartiene e non ci piace mescolare in un ibrido fastidioso e dannoso.

Noi vogliamo passare dai lamenti all’azione, e unirci in un movimento di opinione che tanto più sarà esteso tanto più avrà la forza di imporsi e di farsi ascoltare. 

Se saremo in tanti potremo fare sentire la nostra voce per chiedere alle istituzioni, alla politica, alle aziende, ai mezzi di informazione e a tutti gli apparati che un tempo hanno contribuito a unificare l’italiano, ma che oggi lo stanno depauperando, di utilizzare una comunicazione attenta alle nostre esigenze semplicemente perché sarà per loro più conveniente e vantaggioso, per ottenere attenzione e consenso.

Noi siamo convinti che la nostra lingua vada tutelata perché fa parte del nostro patrimonio culturale che va promosso e difeso alla stessa stregua dell’arte, delle nostre eccellenze e delle nostre radici di cui andiamo fieri.

Noi siamo convinti che essere internazionali e moderni non significa rinunciare alla nostra lingua, significa invece reagire e riappropriarci con gioia delle nostre parole che soccombono di fronte al monolinguismo basato sull’inglese planetario che si espande in tutto il mondo in modo prepotente, e che soffoca la ricchezza delle varietà locali. Se sei d’accordo con noi, sostienici, unisciti al nostro movimento culturale.

Il progetto

Italofonia.info è un portale indipendente sulla lingua italiana portato avanti senza scopo di lucro da un gruppo di volontari composto da linguisti, docenti, giornalisti, professionisti, appassionati della lingua italiana. Il progetto nasce per far conoscere aspetti e punti di vista spesso poco conosciuti al grande pubblico sul ruolo dell’italiano nel mondo, la sua presenza, il suo peso culturale, sociale ed economico e stimolare la discussione sui temi d’attualità che lo riguardano: la sua funzione nella scienza e nell’alta formazione, l’intercomprensione con le altre lingue neolatine, il suo rapporto con l’inglese globale.



Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo

immagini tratte dalla rete, 

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