mercoledì 26 gennaio 2022

Ambientalisti contro la Mafia Verde! L'Irpinia in preda ai saccheggi | AMBIENTE

Il Fronte ambientalista delle associazioni Irpine continua la battaglia a difesa della Verde Irpinia, massacrata dal continuo saccheggio di alberi. La piaga dei tagli abusivi negli ultimi giorni ha fatto registrare numerosi saccheggi, ma il coordinamento associazionistico dichiara guerra alla Mafia dei Boschi, come riportato da Orticalab, e chiede un controllo ferreo e capillare per tutelare l'Oro Verde della Campania: 

«L’Irpinia ostaggio della "Mafia dei Boschi": prosegue il saccheggio»

Le associazioni ambientaliste denunciano altri tagli abusivi questa volta nel territorio comunale di Cervinara, nel cuore del Parco regionale del Partenio: «C’è bisogno di un controllo costante da parte dell’Ente Parco per reprimere questo fenomeno»
Nonostante il pressing sulle istituzioni, proseguono i tagli abusivi in montagna. Il fenomeno assume contorni preoccupanti nel Comune di Cervinara, in pieno Parco Regionale del Partenio, all’interno di alcune delle aree a più alto valore ecologico, non a caso classificate "riserva integrale": la zona "Recuorvo" sta diventando l’ennesimo cimitero di faggi, come pure l’area di Piana del Fieno, quest’ultima ricca di esemplari monumentali». 


Denunciano le associazioni ambientaliste firmatarie del comunicato in cui viene evidenziato il taglio abusivo di alberi avvenuto nel territorio del comune di Cervinara documentato anche grazie alle foto scattate durante una battuta escursionistica organizzata dalle sezioni di Avellino e Roccarainola del Club Alpino Italiano - Tutela Ambiente Montano svoltasi lo scorso 16 gennaio.

«In alcuni casi si tratta di vere e proprie bande organizzate che agiscono alla luce del sole e che ostentano il proprio potere criminale anche a suon di intimidazioni: è chiaro che a questo punto non è soltanto in gioco quel patrimonio naturalistico che tanti ci invidiano, ma soprattutto la dignità di una terra che non può più definirsi "isola felice"».


«Le associazioni - in conclusione - chiedono pertanto un controllo costante del territorio, anche mediante supporti tecnologici, come pure un intervento deciso dell’Ente Parco, del Comune di Cervinara e di tutte le istituzioni preposte, affinché il problema dei tagli abusivi venga analizzato, quantificato e represso in maniera puntuale e adeguata rispetto alla gravità dei fatti descritti».
Di seguito le Associazioni firmatarie a cui va il nostro completo sostegno:

Ambiente e/è Vita Campania onlus - sezione provinciale Avellino, Ardea onlus, Associazione culturale VII circoscrizione - Avellino, Associazione Italiana Wilderness - sezione Hirpus, Associazione Naturalistica Monti Picentini, Club Alpino Italiano - Tutela Ambiente Montano - Campania, Fototrappolaggio Naturalistico Partenio, GUFI – Gruppo Unitario per le Foreste Italiane, MoVimento Verde Irpinia, Mountain Wilderness Italia - Campania, SOS Natura e WWF Sannio.

L'unione di base contro la Mafia Verde aveva denunciato, con sconcerto, lo scempio perpetrato in uno dei luoghi più celebri d’Irpinia, ossia il belvedere delle Ripe della Falconara, sul Monte Terminio.
 
Uno dei grandi faggi modellati dal vento, tra i più iconici del belvedere, brutalmente mutilato a colpi di motosega è il simbolo di questa situazione scabrosa.


In estate gli incendi, in inverno i tagli abusivi e nel resto dell'anno tanta superficialità da parte delle istituzioni che non riescono ad arginare un problema che, purtroppo, da tempo immemore attanaglia la natura del Partenio. 
Nell’aprile 1945 il Comando gruppo forestale di Avellino comunicava alla locale Prefettura il persistere degli abusi nel demanio boschivo di Cervinara, malgrado i numerosi accertamenti contravvenzionali elevati da quella stazione forestale, e faceva rilevare il persistere della mancata collaborazione di quei guardia boschi comunali. 
A distanza di settantasette primavere la situazione sembra esser peggiorata, ma per fortuna c'è chi non abbassa la testa, mettendo a rischio anche la propria incolumità. 

Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo




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