domenica 16 gennaio 2022

VANDALISMO IN VALLE CAUDINA: Cervinara, San Martino, Airola, Bucciano e Montesarchio colpite | DECORO

Nel 1794, durante la Rivoluzione francese, l'abate Enrico Grégoire utilizzò per la prima volta il termine Vandalo in senso dispregiativo. Il coraggioso e polemico Vescovo di Blois denunciò l'operato dell'esercito repubblicano a danno di chiese, monumenti e opere d'arte, paragonandolo agli effetti che ebbero le terribili invasioni del popolo dei Vandali, nel V secolo dopo Cristo

Da allora il vandalismo si è diffuso ovunque, arrivando in tutto il mondo occidentale, compresa la nostra Valle Caudina. Il fenomeno da anni è abbastanza diffuso, anche senza una regia occulta o una logica delinquenziale. Tutti gli episodi di devastazione e affini sono riconducibili alle classiche ragazzate che dovrebbero essere l'occasione per dare una severa lezione a chi non rispetta il bene comune. 

L'ultima violenta ondata di Vandalismo puro ha colpito i centri di Cervinara, San Martino Valle Caudina, Airola e Montesarchio. L'estate scorsa, invece, fu Bucciano a dover fare i conti con questi soggetti poco raccomandabili, capaci di distruggere un parco giochi per persone con disabilità

Cervinara

LEO. Tre lettere che hanno scatenato la rabbia dei Cervinaresi. Qualche imbecille ha festeggiato l'arrivo del nuovo anno dilettandosi con una bomboletta di vernice blu. Colpita la Chiave di Milot, opera mastodontica donata dall'artista albanese alla Valle Caudina. Qualche giorno prima dello spiacevole episodio, su queste colonne digitali, avevamo toccato l'argomento Chiave con alcune riflessioni in merito. Purtroppo, non è un buon momento per l'artista accolto a braccia aperte a Cervinara, ma bocciato in Irpinia. Milot ha chiuso il 2021 e aperto il 2022 nella peggiore maniera possibile. L'altra chiave, quella di Montevergine, è ferma alla rotatoria di Mercogliano perché la direzione generale Archeologica belle Arti e Paesaggio ha definito la sorella dell'opera Cervinarese "un corpo autonomo monumentale e poco originale che non dialoga, ma anzi opprime il paesaggio di Torrette".  Troppo grande secondo la Soprintendenza che a dicembre ha fermato i lavori dell’opera per ragioni di contesto e storico-artistiche e soprattutto per le enormi dimensioni minori. Il maestro Alfredo Milot un mese fa si scagliò duramente contro le istituzioni, senza peli sulla lingua, criticando le basi culturali degli addetti ai lavori: 

“Evidentemente la soprintendenza non ha compreso il messaggio della mia chiave, è un giudizio di chi non capisce l’arte contemporanea. Non mi possono chiedere di ridurre le dimensioni. Le strutture sono già pronte e si inseriscono perfettamente nel contesto. Se non ci daranno il permesso la Provincia ricorrerà al Tar. Quando sarà completata sarà un’opera unica”. Intanto, non ci sono notizie in merito al vandalo che ha imbrattato "l'arrugginita". 

montesarchio

I volontari per passione dell'associazione "Sentinelle della torre" di Montesarchio hanno digerito male il cenone di fine anno. Avevano installato una panchina dedicata all'amore, con tanto di cartello che invitava le persone a fermarsi per dare un bacio all'amato, all'amata o all'amante che sia. Tanta la rabbia e grande lo sdegno per il furto della panchina dell'amore. Un vero e proprio sfregio, probabilmente scollegato dalla vile azione firmata a Cervinara dal fantomatico Leo. Lo sgomento della gente di Montesarchio si è riversato in rete, ma i volontari hanno mantenuto la calma e stanno già lavorando per rimettere in piedi quell'angolo magico della Nuova Caudium.

san martino v.c.

"La stupidità umana è spesso così grande da fare anche questo. Avete deturpato un bene comune, costato ore di lavoro a tanti volontari". La Pro loco di San Martino Valle Caudina ha commentato l'assalto dei vandali al presepe realizzato nel centro storico durante le Feste natalizie. Le statue dei pastori della tradizione napoletana - tutte realizzate a mano con dovizia e cura dei particolari - vennero decapitate e vandalizzate senza rispetto. "Sicuramente la cosa non vi toccherà più di tanto, forse a seguito di denuncia e di verifica della videosorveglianza presente nella zona, scopriremo chi si è macchiato di tanta stupidità", La polizia locale, guidata dal comandante Serafino Mauriello, si tuffò al lavoro per analizzare i filmati e provare a risalire ai responsabili. La notizia arrivò anche in ambito nazionale sul sito Voxnews perché la devastazione del presepe Cattolico Caudino fu vista come una delle tante profanazioni religiose italiane.

airola

L'ultima azione vandalica, in ordine di tempo, è stata segnalata ad Airola. La nuova pavimentazione, appena rifatta, nel centro Caudino non è piaciuta a qualcuno, però, già immortalato dalle telecamere della videosorveglianza. Il vandalo si è divertito a dar fuoco a dei cartoni, annerendo le mattonelle che, ora, dovranno essere sottoposte ad apposita attività di pulizia. Nelle prossime ore il Comune di Airola consegnerà le immagini del piromane alle Forze dell'Ordine.

BUCCIANO

Biancaneve ed i sette nani vennero presi d’assalto dai vandali l'estate scorsa. Il Park Ambiente di Bucciano, ideato dal prof. D'Angelo per accogliere le persone diversamente abili, subì la furia dei vandali di turno, insensibili a qualsiasi scenario. Distruggere le statue dei Sette nani e di Biancaneve è un atto di cui vergognarsi, senza giustificazioni. Eppure gli ignoti trogloditi si superarono quando distrussero un altare in pietra al centro dell’oasi di pace alle spalle del Santuario della Madonna del Taburno. L'altare fu lanciato contro la grata posta a protezione della grotta dove fu rivenuta la Vergine Madre di Gesù da Agnese Pepe. La bambina sordomuta di Moiano il 7 febbraio 140 trovò, in una grotta murata sul Taburno, un'antica effigie della Madonna di origini antichissime e misteriose.


FORCAIOLI

Dalle numerose campane di vetro di buona parte della Popolazione Caudina sono piovuti insulti, minacce, maledizioni e inviti alla repressione totale contro il fenomeno del Vandalismo. L'istinto forcaiolo è divampato in rete, ma è restato imprigionato negli schermi. 

Per fortuna, visto il livello espresso, abbiamo assistito ad un linciaggio virtuale verso il nulla. Non si arriva da nessuna parte stando dietro la protezione della tastiera. I cani e' canciell 2.0 servono a ben poco. Il vandalo si alimenta delle chiacchiere e sguazza nelle polemiche di piazza. 

RIFLESSIONI

D’ora in poi non ci sarà tolleranza! urlò ai quattro venti il Comandante Serafino Mauriello dopo aver consegnato alla giustizia le vandale che, in virtù della parità dei sessi, danneggiarono la teca contenente il defibrillatore in Via Amendola a Montesarchio. Il sistema di video sorveglianza riprese la scena in modo chiaro, permettendo l’identificazione delle responsabili, tutte ragazze minorenni.

Il Comandante Serafino Mauriello riferì alla stampa locale che l’autrice del gesto arrivò accompagnata dai genitori. La Vandala si recò presso il locale comando di Polizia Municipale, confessando l’accaduto. Sinceramente pentita, spiegò il rabbioso gesto involontario commesso insieme a delle coetanee. Gaetano Mauriello, delegato alla Polizia locale ringraziò il Comando dei vigili che in poco tempo riuscì a risalire alle responsabili del gesto, tutte minorenni. 

L'esempio di Via Amendola è invocato a gran voce in tutti i singoli paesi colpiti da queste parentesi di raggelante stupidità. L'utilizzo dei circuiti di videosorveglianza potrebbe essere una mossa fondamentale per assicurare alla giustizia le autrici e gli autori di cazzate stratosferiche a danno della comunità. Raramente i risultati sono positivi, ahinoi, pur avendo tutti a disposizione le idonee attrezzature digitali, almeno sulla carta

Bisognerebbe puntare la luce sull'educazione ferrea e non solo sulla repressione fine a se stessa. Certo, chi imbratta, rovina, incendia o vomita sulla Valle Caudina deve essere punito in maniera esemplare. Tuttavia, lo Stato dovrebbe sempre dare l'esempio e trasmetterlo ai più giovani. L'utilizzo delle telecamere potrebbe essere un'arma liberticida a doppio taglio? Il miglior deterrente, a nostro avviso, resta l'amore profondo ed incondizionato per la propria Terra.

Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo

immagini tratte dalla rete,

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