martedì 25 gennaio 2022

PRETE CAUDINO TRUFFA ANZIANA DI CERVINARA? Esplode il caso concorsopoli. Giallo sulle Fiamme Gialle | PERLE

La presunta truffa del misterioso Parroco Caudino ai danni di una nonnina di Cervinara, notizia lanciata da Il Caudino e ripresa da varie testate ha scatenato un feroce vespaio di polemiche, soprattutto nel mondo dell'Ordinariato Militare tirato in ballo a causa di una ipotetica tangente da migliaia di euro, necessaria per raccomandare la nipotina, impegnata nel concorso per arruolarsi nelle Fiamme gialle della Guardia di Finanza

L'OM REPLICA

L'OM ha il compito di fornire assistenza spirituale ai fedeli di religione cattolica presenti nelle forze armate italiane. I religiosi replicano a mezzo stampa e respingono, senza esitazioni, le accuse al mittente: “nessun cappellano militare è coinvolto” nella truffa di Cervinara.

In merito alla notizia apparsa sul quotidiano “Il Mattino” - si legge nella nota - di giovedì 19 gennaio, ripresa da altre testate giornalistiche, siti e blog online, a firma del giornalista Gianni Colucci dal titolo “Cervinara, il cappellano militare chiede 30mila euro a una anziana: così sua nipote entrerà in finanza”, dove si denuncia la truffa ai danni di un’anziana signora di Cervinara da parte di un sacerdote del territorio beneventano qualificatosi come “sedicente” cappellano militare, l’Ordinariato militare per l’Italia precisa che “nessun cappellano militare è coinvolto in questa vicenda.

"A tutela propria, l’Ordinariato militare per l’Italia - si legge nel comunicato stampa - ha incaricato il proprio ufficio legale di esaminare la possibilità di sottoporre la questione alla magistratura per le iniziative del caso, allo scopo di tutelare in qualunque sede civile e penale l’onorabilità di questa istituzione”.

CASO NAZIONALE

Come riportato dal sito “Il Caudino”, sarebbe stata presentata una denuncia circostanziata per conto della nonnina dagli avvocati Paolo Viscione e Vincenzo Pescitelli al secondo piano del Palazzo di Giustizia di Avellino. L'Arcidiocesi di Benevento ha annunciato l'avvio di un'indagine interna per analizzare i fatti e fare luce sul mistero, capace di gettare fango anche sulla cura spirituale dei soldati e di catapultare la Valle Caudina sulle colonne digitali della Penisola, isole comprese.

Le funzioni degli ordinariati militari furono regolamentate da Papa Giovanni Paolo II con la costituzione apostolica Spirituali militum curae, pubblicata il 21 aprile 1986. Nel suo primo articolo si afferma che essi sono equiparati alle diocesi; 

quindi ogni statuizione prevista nei documenti magisteriali per la regolamentazione delle diocesi deve essere estesa, con gli opportuni adattamenti, anche agli ordinariati militari. 

La Spirituali militum curae prevede che ogni ordinariato militare abbia un proprio statuto, guidato da un vescovo (ordinario militare), che ha giurisdizione ecclesiastica sui cappellani militari, su tutti i militari di religione cattolica ed i loro parenti conviventi.

Questa particolare istituzione è stata ritenuta necessaria nell'ambito della Chiesa dalla considerazione che i militari e quanti abitano con loro conducono una vita impegnativa, nella quale il normale ricorso ai sacramenti e alla vita ecclesiale sarebbe ostacolato. 

Il Caudino ha pubblicato la notizia in esclusiva, però non ha mai affermato che si trattasse di un cappellano militare. Secondo Dagospia, il Mattino e l'Occhio di Avellino il presunto truffatore sarebbe originario di Montesarchio e di stanza a Roma, probabilmente nei pressi della Città del Vaticano.

CONCORSOPOLI

La magistratura ha da tempo acceso i riflettori su queste procedure concorsuali a dir poco ambigue. Le inchieste da anni impegnano le procure di tutta Italia. Solo nel capoluogo partenopeo nel 2017 si indagava su una decina di diversi concorsi, tra Esercito, Carabinieri, Polizia e Guardia di finanza

«I concorsi per entrare nelle forze dell’ordine o nelle forze armate rappresentano una delle vie principali per trovare lavoro, soprattutto nel pubblico impiego», sottolineava all'epoca sul CorSera il colonnello Giovanni Salerno della Guardia di Finanza di Napoli. «Centinaia di migliaia di giovani ogni anno cerca di sistemarsi in questo modo», aggiunge Francesco Leone, avvocato specializzato in concorsi: «Su questo settore si è sviluppato un giro d’affari milionario». 

Case di editrici specializzate, scuole di formazione, ex militari che offrono servizi di vario genere: «E naturalmente truffatori o millantatori», spiega il colonnello Salerno, «che offrono a prezzi variabili ogni tipo di aiuto: si va dalla garanzia di promozione, alla raccomandazione su una singola prova. In qualche caso, arrivano a fornire anche le risposte esatte per i quiz».

IL GIALLO

Il "Giallo sulle Fiamme Gialle" si infittisce di misteri e pettegolezzi. Chi ha menzionato il fantomatico Cappellano truffaldino, arrivando ad indicare con sicurezza il paese di provenienza, dovrà chiarire agli inquirenti la propria posizione e la fonte della notizia. 

In ogni caso questa è una brutta pagina per la nostra Valle Caudina, ma il Popolo della Nuova Caudium confida nella giustizia. 

Terrena e/o divina. 

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immagini tratte dalla rete.


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