giovedì 13 gennaio 2022

Il Soldato borbonico Biase Marro da Cervinara | STORIALTERNATIVA

La Valle Caudina Borbonica è un capitolo della nostra storia da approfondire perché ricca di personaggi ai più sconosciuti e di vicende scomode da affrontare con un piglio controcorrente. Abbiamo pescato in rete un interessante articolo, a firma di Fiore Marro, apparso sul sito dei Comitati Due Sicilie, l'organizzazione che ha tra i vertici un Caudino di origini Cervinaresi che in passato ha collaborato anche con Lo Schiaffo 321. Biase Marro e tanti altri Caudini hanno combattuto per il Regno delle Due Sicilie, spesso con l'etichetta di militari schierati dalla "parte sbagliata". La storia dell'Unità d'Italia è ancora piena di zone d'ombra, ma in questo caso riemerge la figura brillante di un Combattente Caudino, degno della stirpe guerriera di queste terre, capace in passato di umiliare l'Esercito Romano nel 321 a.C. e di resistere come Briganti sui Massicci del Partenio e del Taburno a metà Ottocento.

Buona lettura!

Il Soldato borbonico Biase Marro da Cervinara

Da parte del mio “spacciatore di fonti militari borboniche” Luca Esposito, apprendo la scoperta di un ulteriore avo del ceppo della famiglia Marro, che si è fatto onore nell’esercito delle Due Sicilie, il suo nome era Biase (Forse Biagio in origine), Biase sarebbe credo una storpiatura, la stessa che vede coinvolta la chiesetta di San Biagio, che giganteggia sopra la frazione di Ioffredo Castello, appunto chiamata dagli abitanti in loco: “Chiesa di San Biase”. 

Dalle notizie ricavate sul soldato Biase Marro, si sa che era soldato nell’ 8° di linea, Ha fatto la campagna militare in Sicilia, in Calabria, sul Volturno.

Il 12 ottobre nell’ ambito della riorganizzazione dei battaglioni sbandati passa a militare nell’ 11° cacciatori, una sorta di merito, visto che mentre i reggimenti di linea sono più raccogliticci, i battaglioni cacciatori sono formati da elementi scelti in ambito sia fisico che di preparazione militare. Insomma ‘o graunaro era uno buono, da quello che si è capito.

Il mio “ricercatore consulente militare“ ci tiene tra l’altro a precisare due cose:  Non risultano Marro disertori o passati al nemico,  e che nella leva irpina su 18 reclute chiamate nel 1860 a Cervinara solo 1 è finita nell’esercito italiano, tale Pisanello. Tra i militari chiamati al fronte, risulta un Mainolfi, e altri due soldati anche se non fanno di cognome Marro, ma Simeone e Pallotta, avevano la mamma Marro. Dal 12 ottobre non ci sono per il momento altre tracce del soldato Biase Marro.

Onore alla fedeltà militare dei miei avi.

Scritto da Fiore Marro

Nessun commento:

Posta un commento