domenica 11 febbraio 2024

CREATIVITÀ - La Carta della Sorbona (1968) | POLITICA

La Carta della Sorbona

La "Carta della Sorbona", che qui pubblichiamo, spiega da sola, senza bisogno di commenti, perché la lotta degli studenti rivoluzionari francesi sia ad un livello avanzatissimo. Non a caso infatti, sono riusciti a sollevare le masse contro i mandarini della società borghese; non a caso sono riusciti a mobilitare decine e decine di migliaia di studenti, non a caso hanno scavalcato i partiti e i sindacati tradizionali che, nella scena della sollevazione popolare, si sono ridotti al ruolo di comparse.

Affinché possa iniziare anche da noi quel processo di rivolta totale, oltre gli estremismi verbali e certi atteggiamenti esteriori, teniamo a diffondere questo documento perché con la forza delle idee in esso contenute possa essere di stimolo per tutti gli studenti all'analisi delle posizioni passate e alla ricerca di se stessi oltre i blocchi psicologici, derivati da oltre venti anni di sistema borghese.

  1. Noi viviamo in un periodo pre-rivoluzionario. Vediamo nascere una nuova ideologia: sta a noi perfezionarla.
  2. Ogni critica alla società è insieme un atto di lotta politica. La politica critica non è né coraggio né debolezza, è semplicemente dovere.
  3. Lasciamoci trasportare dall'entusiasmo per afferrare di nuovo il senso dell'umano.
  4. Recuperiamo tutto ciò che vi è di buono nel mondo attuale e che era stato sfigurato.
  5. I professori trovino di nuovo nell'insegnamento le soddisfazioni che oggi vanno a cercare invano nei congressi e altrove
  6. Tutti coloro che hanno paura dell'«avventura» sappiano che hanno paura soltanto dell'evoluzione del mondo.
  7. La prevalenza intellettuale politica e sociale dei giovani sul resto della società è un dato di fatto.
  8. Chiunque non è in grado di comprendere venga a discutere con noi. Tutto si può spiegare a tutti.
  9. I nostri meccanismi psichici sclerotizzati e arcaici devono cedere il posto alla fantasia.
  10. Viviamo in una stagione critica. Chi non lo sa non può comprendere nulla di questo mondo.
  11. Tutte le nozioni esistenti sono consumate e vanno ripensate.
  12. Il cambiamento non è qualcosa di fine a se stesso. Tra l'inerzia e l'agitazione c'è un margine sufficiente per chiunque voglia sforzarsi a pensare.
  13. Solo la vera autonomia permette la creatività.
  14. Il concetto di conflitto tra le generazioni deve scomparire dal mondo: è soltanto una maschera dietro la quale si nasconde la lotta per il potere.
  15. Se i padri faranno il loro mestiere di padri la nostra rivolta sarà davvero evoluzione.
  16. Ogni creazione è frutto di un'emozione vissuta.
  17. La differenza tra l'uomo comune e il genio non risiede nel livello intellettuale ma nella volontà di progresso.
  18. Ogni nuova creazione si basa su degli elementi antisclerotizzanti.
  19. Gli uomini che governano le attuali istituzioni (quella del potere e quella dell'opposizione) devono continuare a sbrigare gli affari correnti, devono produrre il pane quotidiano. Domani queste cose le faremo noi al loro posto e offriremo loro in più il dono della cultura.
  20. Tutti coloro che non sono addetti a sbrigare gli affari correnti devono decidersi a scendere nelle strade e rimettere in questione i loro schemi mentali.
  21. Mangiare e riposarsi ogni giorno.
  22. Bisogna discutere dappertutto e con tutti.
  23. Essere indispensabili e pensare politicamente è un diritto di tutti, non il privilegio di una minoranza di iniziati.
  24. Nessuno si meravigli del caos delle idee, nessuno ne sorrida, nessuno ne tragga motivo di burla o di gioia. Questo caos è lo stato d'emergenza delle idee nuove.
  25. Nessuno cerchi di attaccare un'etichetta al Movimento studentesco, non ci sono etichette, non ce n'è alcun bisogno. Il Movimento si crea da se stesso con tutti coloro che vi aderiscono e lascia che ciascuno porti con sé il proprio bagaglio di idee.
  26. Chi si rifiuta di comprendere vada in pensione. È tempo di amare e di imparare ad amare.
  27. Deve rinascere in noi il piacere delle feste.
  28. La bandiera rossa può morire, la bandiera nera anche, i pittori si sforzino d'inventare per noi mille bandiere che esprimano la ricerca, lo sforzo, la rivoluzione interiore, l'entusiasmo, l'invenzione.
  29. Musicisti e poeti facciano nuove canzoni.
  30. Inventiamo per questa estate un nuovo tipo di vacanze che ci consentano di non interrompere il movimento.
  31. Procuriamoci ogni giorno una tribuna nella stampa e negli altri mezzi di diffusione delle idee.
  32. Solo dopo l'esplosione dei nostri attuali metodi di pensiero potremo ripensare da capo il mondo.
  33. Lo sciopero è proclamato. L'università critica e l'impresa critica son già aperte. I comitati di sciopero devono chiamarsi «comitati fondatori dell'impresa o dell'università autonome».
  34. Chi non ha imparato a marciare con gli altri non potrà conquistare l'autonomia.
  35. Chi conosce la strada verso l'autonomia l'insegni agli altri.
  36. Perché l'uomo possa diventare davvero uomo.

(a cura della Commissione "Nous sommes en marche")

Il Movimento Studentesco-Operaio "Avanguardia Europea" vede in questo documento una base di unione e di discussione, al di là delle etichette e degli schematismi. Pur non essendo questi punti una precisa linea programmatica per la contestazione del sistema, dobbiamo rilevare che rappresentano una posizione spontanea e quindi validissima, nel senso che da essi si possono desumere le istanze rivoluzionarie del "Movimento studentesco" più avanzato d'Europa.

CREATIVITÀ Anno 1 - Numero 1

♦ ♦  liberi scritti per un'alternativa di civiltà  ♦ ♦

Roma, ottobre 1968

Quelle espresse in questo articolo sono le opinioni dell’autore, che non corrispondono necessariamente a quelle de "Lo Schiaffo 321". Immagini tratte dalla rete. Fonte: fncrsi


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