giovedì 22 febbraio 2024

VALLE CAUDINA - Airola, Bucciano, Forchia, Moiano e Paolisi: «Demedicalizzazione 118, grave disservizio» | CAUDIUM

VALLE CAUDINA - Airola, Bucciano, Forchia, Moiano e Paolisi: «Demedicalizzazione 118, grave disservizio»

Il Diritto alla Salute torna alla ribalta in Valle Caudina con la nota congiunta di ben cinque Sindaci, che attaccano la gestione sanitaria della Regione Campania. Nel 2022 furono i Primi Cittadini di Cervinara, Rotondi, San Martino V.C. e Roccabascerana a protestare contro la progressiva demedicalizzazione del 118 sul versante Irpino della Nuova Caudium. A distanza di quasi due anni, purtroppo, si accodano anche i "Sanniti" alla protesta, ossia Airola, Bucciano, Forchia, Moiano e Paolisi


LA NOTA

“Apprendiamo con forte preoccupazione i programmi di demedicalizzazione delle ambulanze del 118 sul territorio. Un provvedimento che colpirebbe anche la Valle Caudina nel suo riferimento del 118 di Airola. Si tratta di un programma scellerato che avrebbe conseguenze nefaste per le nostre Comunità”. 

Lo dichiarano in una nota congiunta i sindaci di Airola, Bucciano, Moiano, Paolisi, Forchia – rispettivamente Vincenzo Falzarano, Pasquale Matera, Giacomo Buonanno, Umberto Maietta e Pino Papa: “La Regione Campania - proseguono le Fasce Tricolori- ancora una volta colpisce i servizi essenziali del territorio e, ancora una volta, la Sanità. Privare le ambulanze del medico – nulla togliendo alle pur valide professionalità infermieristiche – non farebbe altro che dilatare i tempi di risposta e di diagnosi. La casistica anche dei nostri territori abbonda di esempi rispetto al ruolo che il 118 da sempre svolge sul territorio. Gli equipaggi con le professionalità mediche hanno salvato vite grazie alla rapidità nel rispondere all’emergenza e nell’instaurare l’opportuna contromisura. 

Si tratta di situazioni che si giocano molto spesso sul filo di attimi: privare le ambulanze di medici significa perdere tempo prezioso e gli unici a pagarne le conseguenze non saranno che le persone. Persone sulla cui vita non è ammissibile giocare per mere logiche di numeri. Ci auguriamo che la Regione Campania possa rivedere questa scellerata linea anche perché il tutto va contestualizzato in una realtà che già paga profonde carenze in termini di assistenza sanitaria. 

Il Sant’Alfonso Maria de’ Liguori è un ospedale fantasma, il Rummo è intasato al punto tale che – cronache quasi quotidiane – pazienti vengono lasciati per giorni in Pronto Soccorso in attesa di essere smistati verso le necessarie cure. Sovrapporre un disservizio, quale quello della demedicalizzazione del 118, ad una realtà che già patisce disservizi anche in tema di Sanità significa - concludono i sindaci - accanirsi ulteriormente sul territorio".

 RIFLESSIONI

La Nuova Caudium, ricordiamo alle lettrici ed ai lettori de Lo Schiaffo 321, ha un bacino d'utenza che sfiora i sessantamila abitanti, senza contare le migliaia di emigranti che tornano nei mesi estivi e durante le feste. Un Ospedale in Valle Caudina risolverebbe tanti problemi. Ribadiamo che la tendenza a devastare il pubblico a beneficio del privato è dilagante. 

Prima le proteste di Cervinara, Rotondi, San Martino V.C. e Roccabascerana Airola, ora quelle di Bucciano, Forchia, Moiano e Paolisi. Tra quando l'Unione dei Comuni Caudini convocherà una riunione tra tutti i Sindaci "uniti" dai disservizi sanitari?


Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo

immagini tratte dalla rete

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