domenica 19 aprile 2020

CAUDIUM E' CAUDIUM! Si accende la discussione sulla nostra Storia.

Ho letto con sorpresa l'articolo che parla della teoria sulla localizzazione di Caudium e quindi delle Forche Caudine. Sinceramente, non credo che serva ribadire che Caudium si trovava nei pressi dell'attuale Montesarchio. Le testimonianze storiche e i ritrovamenti archeologici sono palesi.

Va detto anche che nell'ultimo secolo si è avuta anche la certezza della localizzazione sia di Saticula sia di Galatia, nei pressi di Maddaloni, luogo dal quale partirono i Romani. Non credo, tuttavia, che si possa mettere in dubbio l'esistenza del popolo Caudino! Ho letto poi che questa teoria si basava su ritrovamenti di tratti di strada Romana indicata come antica Appia! Vorrei far presente che la battaglia delle Forche Caudine si è svolta nel 321 a.C. e se anche ci erano state altre battaglie, non si era ancora arrivati alla vittoria dei Romani sui Sanniti. È quindi evidente che i Romani non potevano andare a realizzare la via Appia in territorio Sannita, quindi le legioni da Roma dovevano spostarsi su strade realizzate dai Sanniti!


Sul fatto che i Caudini vivessero le valli del Taburno fino ad Alife non credo che si possa dubitare. Tito Livio nella sua opera racconta di altre due battaglie svoltesi nei pressi di Saticula, segno che per entrare nel Sannio Caudino era necessario passare da quella strada. Ancora oggi tra Maddaloni e Sant'Agata dei Goti vi sono collegamenti che non rendono necessario passare per Arpaia.
Va ricordato, inoltre, che quando i Romani realizzarono il tratto di strada che passava per Arienzo ed Arpaia, circa cento anni dopo, dovettero realizzare importanti modifiche ai luoghi per poter raggiungere la quota del passo di Arpaia, con ponti e altri movimenti di terreno. Tutto ciò è documentato nella storia dell'Appia antica.

Tito Livio

È anche fuori dubbio che i Caudini dovessero avere dei collegamenti tra la valle di Caudium e quella di Tulisium (San Salvatore Telesino), oltre ai tratturi, serviva una strada per spostare comodamente anche le merci, quale luogo migliore del percorso lungo il fiume Isclero?

Tito Livio scrive: "per non aggiungere la propria responsabilità alla disgrazia, tutti - senza che nessuno li esortasse a farlo o lo ordinasse loro - si misero di propria iniziativa a costruire dei dispositivi di difesa, scavando una trincea intorno al campo nei pressi dell'acqua di un ruscello: e ironizzavano amaramente, quasi non bastassero le insolenti frecciate dei nemici, sull'inutilità delle opere allestite e della fatica sostenuta".


Il fatto che si cerchi di sconfessare la localizzazione di Caudium e di conseguenza il luogo della battaglia mi sconforta! Già è grave che nessun ente proponga la localizzazione certa del luogo nella valle dell'Isclero, nel tratto tra Moiano e Sant'Agata dei Goti, viatico poi utilizzato per secoli, anche nel Medioevo, come percorso alternativo all'Appia. Purtroppo, noi Caudini siamo diventati questo:
non solo non facciamo niente per valorizzare la nostra storia, ma di tanto in tanto proviamo anche a cancellarla! Oltre a lasciare nell'oblio i tesori archeologici.
Scritto da Ugolino del Trentuno

Nelle foto l'Acquedotto Romano a Cirignano (Montesarchio). L'Acquedotto Julio portava l'acqua a Capua.

Nessun commento:

Posta un commento