martedì 13 aprile 2021

MORTESARCHIO - Tre Ponti Mille Tarantelle | Terza Parte


Un nutrito gruppo di esponenti politici, capeggiati da Clemente Mastella, lancia un'interpellanza urgente al Ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu del Governo Berlusconi, quello storico che rimase in carica dall'11 giugno 2001 al 23 aprile 2005, per un totale di 1 412 giorni, ovvero 3 anni, 10 mesi e 12 giorni. È stato il governo più longevo della storia della Repubblica Italiana ed il secondo dall'Unità d'Italia, dopo il governo Mussolini. Era dai tempi di Genova 2001 che non si sentivano toni del genere. 

Con molta carica emotiva, l'ordine pubblico in Valle Caudina arriva tra i banchi del Parlamento. La seduta numero 584 di Giovedì 10 febbraio 2005 resterà nella storia del Comitato Tre Ponti, un'organizzazione nata dal basso che ha difeso con i denti l'ambiente ed il diritto alla salute.

Lo Schiaffo 321 porta all'attenzione delle lettrici e dei lettori il testo integrale del primo duro intervento dei politici locali. 

Buona lettura.

FERROVIA NAPOLI - BENEVENTO BLOCCATA (2005)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'Interno, per sapere - premesso che:

  • nel beneventano la protesta dei cittadini del Sannio (Valle Caudina n.d.r.) contro la realizzazione di una «discarica regionale» sta assumendo aspetti sempre più allarmanti;
  • migliaia di persone, utilizzando barriere di cemento, hanno bloccato la linea ferroviaria a binario unico Benevento-Valle Caudina, nonché la strada statale Appia, che collega Benevento con Napoli e Caserta;
  • i rappresentati dei comitati cittadini si oppongono con forza al piano del commissario all'emergenza rifiuti, Corrado Catenacci, che ha individuato tra la zona Tre Ponti di Montesarchio, Tufara Valle ed Arpaia il sito per la realizzazione della predetta discarica;
  • i sindaci ed i cittadini sanniti protestano perché nella predetta area doveva essere realizzata una discarica per accogliere solo i rifiuti prodotti dalla provincia di Benevento e non dell'intera regione Campania -: 
se il Governo intenda riferire urgentemente sulle iniziative che intende intraprendere per fronteggiare la grave situazione ed il profondo malcontento che sta dilagando tra la popolazione del Sannio;

se risponda al vero che il commissario Catenacci intenda avvalersi delle forze dell'ordine per vincere la resistenza dei manifestanti che si oppongono alla costruzione della discarica;

se il Governo intenda mantenere le intese e le rassicurazioni concordate, nella riunione del 28 gennaio 2005, con i rappresentanti istituzionali e politici della zona.

firmato: «Mastella, Antonio Barbieri, Cusumano, De Franciscis, Acquarone, Ostillio, Potenza, Luigi Pepe, Nuvoli, Pisicchio, Iannuccilli, Oricchio, Zanella, Bulgarelli, Cima, Lion, Albertini, Buemi, Brugger, Ceremigna, Collè, Detomas, Di Gioia, Grotto, Intini, Pappaterra, Pistone, Villetti, Widmann, Zeller, Zara».



L'8 febbraio 2005 Mastella e Izzo soffiano sulla protesta e fanno ostruzionismo a difesa della Valle, ma in realtà le carte da giocare sono poche e cresce la consapevolezza di limitare i danni ed incassare il colpo. Tra Parlamento, Regione, Provincia e Comuni c'è un percorso tortuoso che tutt'ora non riesce a prendere forma.

Il Sannio quotidiano descrisse il fermento del momento:

Discarica a Tre Ponti il leader dell’Udeur, Clemente Mastella, attacca nuovamente il Commissario Catenacci. Intanto, il senatore Cosimo Izzo ha chiesto un incontro urgente al Sottosegretario Gianni Letta.

“L’idea di un Prefetto di ferro non ci appartiene e non ci piace. Per risolvere l’emergenza rifiuti in Campania, si vada avanti sulla strada del dialogo”

Non usa mezzi termini, il segretario nazionale dell’Udeur, Clemente Mastella, intervenendo al Congresso regionale del partito, per ‘bocciare’ nuovamente l’operato del commissario Catenacci. “Ritengo giusto che non si debba andare sempre a Giugliano che ha finora sopportato gran parte del peso dello sversamento. I rifiuti si possono portare anche nel nostro giardino, ma se abbiamo individuato un’alternativa a Montesarchio, non vedo perché non la si debba prendere in considerazione.

Ora non è più una questione di localizzazione, ma di democrazia”, 

aggiunge il sindaco di Ceppaloni. Che, poi, chiama in causa anche il governatore Antonio Bassolino: “Dica qualcosa sulla vicenda, non può far finta di niente”. 

Il presidente della Regione, ospite, a Paestum, dell’Assise del Campanile, evita ogni polemica diretta con Mastella. “Si può dialogare ma bisogna ultimare il piano per uscire dall’emergenza rifiuti”, afferma Bassolino. Per il quale “ora è necessario fare ogni sforzo per non ricadere nell’emergenza e perché sia completato il ciclo integrato dei rifiuti con impianti di Cdr con alcuni termovalorizzatori così come sono in altre località d’Europa”. Dunque, dal governatore nessun accenno alla discarica di Tre Ponti.

jervolino e bassolino 

"E proprio questo è il problema, il silenzio di Bassolino", 

ribadisce il senatore Cosimo Izzo. “Il presidente della Regione è il maggiore responsabile di quanto sta accadendo”, prosegue il politico di Forza Italia. Che ieri pomeriggio ha invitato un telegramma al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, per chiedergli un incontro urgente sulla questione di Tre Ponti. “Abbiamo preso un accordo con il ministro Matteoli e, dunque, qualcuno ci dovrà dire che non sia più valido”, conclude il parlamentare di Airola.

Intanto, in attesa che domani mattina arrivino i mezzi per l’avvio dei lavori, così come ordinato da Catenacci, a Tre Ponti prosegue il presidio dell’ingresso all’area individuata per la localizzazione della discarica regionale di fos e sovvalli. 

Le istituzioni sappiano che le ruspe ed i camion dovranno passare sui nostri corpi”, osservano, pronti alla ‘battaglia’, i cittadini di Tufara e della Valle Caudina.

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