sabato 19 marzo 2022

Un Liceo/Ginnasio straordinario (1972/2022) | PERLE

Un Liceo/Ginnasio straordinario

Cervinara aveva vissuto sempre come un minus rispetto ad Airola la mancanza di un Liceo. Si diceva che in passato qualche notabile locale non avesse voluto il Liceo perché i figli dei contadini dovevano continuare a fare il lavoro dei genitori.

Inizia così il "pezzo" dell'Avvocato Mario Picca all'interno del nuovo gruppo composto dai veterani del Liceo Giannasio Classico Statale di Cervinara, sorto nel 1972. La ricostruzione storica è il primo passo per rivivere dal basso la storia di un'istituzione scolastica molto legata al tessuto studentesco dell'intera Valle Caudina. La pioggia di emozioni che trasuda dalle colonne virtuali sta iniziando a modellare il grande evento che riunirà tutte le generazioni che hanno occupato i banchi, le cattedre, gli uffici e/o i corridoi di un pilastro della cultura Cervinarese e non solo. 

Una splendida iniziativa capace di portare il sorriso e strappare qualche lacrimuccia "nostalgica" di un mondo lontano nei costumi, ma capace di riunire tutte le generazioni dagli anni Settanta ad oggi. Mezzo secolo di storia, di cultura classica, mista a goliardia, che ha sfornato e forgiato centinaia di cervelli Caudini di spessore e di successo.

Buona lettura!

L’anno 1972 fu l’anno buono.

L’allora segretario scolastico della Scuola media F. De Sanctis, il geometra Pasquale Lombardi, in seguito anche Sindaco di Cervinara, si diede da fare per far istituire il Liceo Classico a Cervinara. Come è noto quando si istituisce un nuovo corso di studi si parte inizialmente solo dalla prima classe.

A Cervinara, straordinariamente, si partì invece con due classi il IV e V ginnasio. Quelli del V ginnasio avevano già frequentato il IV ginnasio presso il Liceo Classico Lombardi di Airola. Per far si che potessimo noi del V trasferirci a Cervinara, fu necessaria una raccolta di firme di noi studenti e la richiesta del nulla osta da parte dei nostri genitori. Con Tommaso Taddeo, sul suo piccolo Fantic Motor raccogliemmo le adesioni e la richiesta dei nulla osta. Il primo locale che ospitò il Liceo era in Via Renazzo, sulla Pizzeria dei F.lli Esposito.

Si entrava dal portoncino che ancora oggi c’è, si saliva per una ripida scala: erano due stanze, adibite ad aule, un piccolo corridoio con un’altra stanzetta ed un unico bagno, sia per i ragazzi che per le ragazze, ma, giuro, che di tale situazione non ne abbiamo mai approfittato.

I banchi li recuperammo tra quelli in disuso alla Scuola Media, le sedie le reperimmo in un deposito del Comune, erano sedie di legno da ufficio, alle quali, per poter essere utilizzate e per poter stare nei banchi, gli segammo le gambe – in verità ciò ci fu anche suggerito cosicché non potessimo guardare le gambe alle ragazze; sempre al Comune prendemmo un vecchio e tarlato armadio, che pitturammo per poi personalizzarlo con le impronte delle nostre mani; 

il campanello, per l’inizio e la fine delle lezioni, lo montò mio padre; la pulizia, non avendo un bidello in carico, la facevamo noi mentre per quella del bagno e per una pulizia più importante veniva mandato qualche bidello della Scuola Media.

I primi professori furono, entrambi di Lettere, per il IV ginnasio il prof. Ugo Trione, che veniva da Sarno, in una piccola Fiat 500 lui che era ben messo in carne, e per noi del V ginnasio la prof.ssa Lorenzina Napolitano, signorina, che veniva da Sperone

Poiché c’era una situazione di incertezza ed ancora non erano state definite le nomine dei docenti, si paventava che il prof. Trione, che era subito entrato nelle simpatie di tuti gli studenti, dovesse essere trasferito, indicemmo una prima manifestazione di protesta con lo slogan “o Trione o Capone” – che era il Preside del Liceo di Airola, minacciando in tal modo di ritrasferirci ad Airola. 

Non ricordo però se questa nostra protesta ebbe successo, comunque l’anno si avviò ed arrivò alla normale conclusione. L’anno dopo, il Liceo, poiché si era formata la IV ginnasio, il V ginnasio ed il I Liceo, venne trasferito presso la Scuola Agraria di via S. Cosma.

Quell’anno arrivò al IV ginnasio il prof. Oliviero Ciro Gravier, che divenne un punto di riferimento. Altri professori erano il prof. Luigi Capone, morto a Lioni per il terremoto dell’’80, che veniva con ilo prof. Sabino Novaco, il prof. Giorgio Bello, prematuramente scomparso, il prof. Luigi Napolitano, che aveva un conto in sospeso con l’italiano, il prof. Pietro Raiola, ex prete che venne ad abitare a Cervinara con la moglie ed il primo figlio, la prof. Caruso di Altavilla, per la quale inventammo la FDE (acronimo di Figli di Educatori) come gruppo di attivisti. 

Arrivò anche il bidello, che era un brav’uomo proveniente da Vallo della Lucania, al quale per non fagli fare un lungo viaggio quotidiano – il Cilento non era facilmente raggiungibile come adesso - gli organizzammo una stanzetta con un lettino ed un fornello del gas. La Preside del Liceo Colletta di Avellino, la temutissima prof.ssa Convenevoli, ci venne a fare visita per la prima volta, se ne tornò ammansita ad Avellino

Il Colletta di Avellino

Furono gli anni dei primi incontri genitori – scuola, fummo tra i primi ad organizzare questi incontri, tant’è che questa nostra iniziativa venne pubblicata anche sul giornale di un sindacato dei docenti. 

Erano gli anni dei cd. decreti delegati, che in un furore assemblearistico, prevedevano l’elezione di rappresentanti degli studenti e dei genitori nei consigli di classe e di istituto. Gli anni successivi, anche perché le classi erano cresciute, il Liceo si trasferì nei locali della Ragioneria in via Aldo Moro; c’era il “presideZi’ Palerio Criscuoli; li organizzammo incontri, dibattiti, cineforum. 


Non avendo un punto ristoro, mettemmo in piedi anche un commercio di panini da vendere al momento della ricreazione; non andò bene, avevamo un quaderno dove segnavamo chi comprava il panino a debito, allora non è che circolassero molti soldi tra noi studenti, per cui a conti fatti fu un affare a perdere.

Intanto si completò il corso di studi con tutte le classi dal IV ginnasio alla III Liceo. Ci furono i primi bocciati ed i primi maturati.

Qui si fermano i miei ricordi, non prima di evidenziare come da questo straordinario Liceo sono venuti fuori magistrati, professori universitari, alti funzionari dell’amministrazione dello Stato, manager pubblici e privati, dirigenti di amministrazioni pubbliche e di società private, medici, ingegneri, avvocati, giornalisti e tutti quelli che qui hanno avuto il loro percorso di studi hanno saputo farsi valere nella vita e nel lavoro.

Ora continuate Voi.

Per informazioni: quelli del Liceo Classico di Cervinara

Scritto dall'avv.Mariolino Picca

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immagini tratte dalla rete

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