domenica 19 marzo 2023

CASO FILUCCIO - Indebita percezione di plurime indennità o montatura di chiaro stampo politico? | POLITICA


CASO FILUCCIO
Indebita percezione di plurime indennità o montatura di chiaro stampo politico?

L'ex Sindaco Caudino di Cervinara, Filuccio Tangredi, si ritrova in una vera e propria bufera politica a causa della cospicua richiesta di risarcimento giunta dalla Corte dei Conti per la Campania. La CdC batte cassa per una cifra che sfiora i duecentomila euro, ma il Vicesindaco, in carica, replica senza mezzi termini alle accuse pesanti piombate in queste ore e diffuse su molti quotidiani digitali che operano su scala provinciale. Riportiamo, per dovere di cronaca e per dare lustro alla stampa libera non genuflessa, i due comunicati apparsi in rete con le dovute analisi.

Buona lettura.


L'accusa

Indebita percezione di indennità, Filuccio Tangredi dovrà risarcire più di 180mila euro a Provincia e ASI. La Corte dei Conti ha condannato l'ex sindaco di Cervinara al pagamento delle seguenti somme: euro 34.621,53, a favore della Provincia di Avellino, ed euro 147.319,05, a favore del Consorzio ASI di Avellino.

La Corte dei Conti per la Regione Campania aveva ricevuto comunicazione di un esposto segnalante l'indebita percezione di plurime indennità da parte di Tangredi Filuccio, per avere egli ricoperto contemporaneamente le cariche di sindaco di Cervinara, consigliere della Provincia di Avellino e membro del Comitato Direttivo del Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale della Provincia di Avellino. 

CORTE DEI CONTI

Le indagini hanno appurato che Tangredi aveva rivestito la carica di consigliere presso la Provincia di Avellino dal 29 giugno 2009 al 12 febbraio 2013, nonché quella di assessore e poi di sindaco del Comune di Cervinara dal 30 marzo 2010 al 22 settembre 2020 e che, in relazione a tali incarichi, aveva percepito emolumenti sia dall'ente Provincia (gettone di presenza, per complessivi euro 34.621,53, relativamente al periodo giugno 2010-febbraio 2013) che dal Comune di Cervinara (indennità di funzione). Questa doppia percezione viola la Legge ai sensi del quale “chi è eletto o nominato in organi appartenenti a diversi livelli di governo non può ricevere più di un emolumento, comunque denominato, a sua scelta”, non avendo l'odierno convenuto, nel periodo in contestazione, mai effettuata la dovuta comunicazione agli Enti interessati e la scelta dell'emolumento da percepire.
provincia di avellino

Il Procuratore regionale ha ritenuto che tali condotte fossero a titolo di dolo. A questo si era aggiunta l'indennità corrisposta in favore del Tangredi, a decorrere dal 9 maggio 2011 e sino al 2015, per avere ricoperto l'ulteriore incarico di membro del Comitato Direttivo del Consorzio ASI di Avellino, per complessivi euro 147.319,05 e che la percezione di tale indennità si poneva anch'essa in contrasto con la legge ai sensi del quale “agli amministratori di comunità montane e di unioni di comuni e comunque di forme associative di enti locali, aventi per oggetto la gestione di servizi e funzioni pubbliche, non possono essere attribuite retribuzioni, gettoni, indennità o emolumenti in qualsiasi forma siano essi percepiti” e, relazione a tale ultima funzione, Tangredi aveva omesso di comunicare agli enti interessati - cioè Provincia e Consorzio ASI - di avere contemporaneamente ricoperto plurimi incarichi e la conseguente scelta dell'emolumento che intendeva percepire. 

asi

Il Procuratore regionale riteneva quindi che tali condotte omissive e antigiuridiche fossero a titolo di dolo e che da esse fosse scaturito un pregiudizio erariale, pari all'importo dei plurimi emolumenti percepiti, ossia euro 34.621,53, per la carica di consigliere provinciale, ed euro 147.319,05, in relazione all'incarico presso l'ASI di Avellino. 

Per questi motivi, la Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale per la Regione Campania si è pronunciata condannando Tangredi Filuccio al pagamento di euro 34.621,53, a favore della Provincia di Avellino, ed euro 147.319,05, a favore del Consorzio ASI di Avellino.

La Replica

Non si è fatta attendere la legittima replica di Tangredi: "la mia vicenda farà giurisprudenza. vittima di un ricorso “amico” e irriconoscente”. L’ex Primo Cittadino di Cervinara, attuale vice del Sindaco Caterina Lengua, interviene sulla delicata vicenda che gli è costata la condanna in primo grado dalla Corte dei conti della Campania. Al centro della tarantella, oltre alle indennità ricevute in qualità di consigliere provinciale e di componente del consiglio di amministrazione del consorzio Asi di Avellino, c'è l'anonimo franco tiratore: 

«In merito all’articolo pubblicato su una testata locale tengo a precisare alcune cose che ritengo siano importanti circa la vicenda che mi riguarda. Ad Aprile del 2021 il sottoscritto ha subito un ricorso “amico” ed irriconoscente, naturalmente è anonimo solo come i vigliacchi sanno fare, scrive Tangredi».

Tutta questa montatura è stata ben architettata e naturalmente mira al discredito della mia persona ed è di chiaro stampo politico. In realtà la sentenza di primo grado della Corte dei Conti non trova alcun fondamento giuridico in quanto paragona un ente pubblico economico a regime privatistico, ad una unione dei comuni. Questa interpretazione apre un varco normativo di non poco conto, dal momento che l'indennità viene percepita in tutte le ASI d’Italia, e pertanto nell’ipotesi di una sentenza definitiva tutti gli Amministratori di ogni epoca ed in tutta Italia devono restituire le indennità.

Quindi la mia vicenda farà giurisprudenza, io proporrò appello alla sentenza nella piena convinzione delle mie ragioni e senza invincimenti penso che la verità verrà a galla. Infine mi pongo un quesito, in caso che va avanti questa sentenza folle, chi andrà più per il futuro ad amministrare Enti così importanti e di responsabilità a costo zero, conclude Filuccio Tangredi.

DIMISSIONI?

La posizione di Filuccio appare abbastanza scomoda, anche se a nostro avviso il caso potrebbe svanire in una classica bolla di sapone mediatica, incapace di fare danni o lasciare segni e cicatrici nel mondo politico. Secondo voci di corridoio, invece, dovrebbero arrivare a breve le clamorose dimissioni da ViceSindaco da parte di Tangredi, incalzato dall'avvocato Raffaella Cioffi, anch'essa consigliere comunale passata all'opposizione e molto attiva contro l'attuale Sindaco. Cioffi e Tangredi, spalla a spalla, sono pronti a scendere in campo al vertice di nuove squadre, già in preallarme visti gli ultimi sviluppi.

Consegnate le dimissioni irrevocabili, si aprirebbero subito nuovi scenari e inizierebbero a prendere forma le future coalizioni che mirano all'orrendo Municipio di storica Piazza Trescine. Le tempistiche sono e saranno lunghe. Tutto il movimento è allo stato embrionale, ma fa già trapelare le prime avvisaglie elettorali. Gli esperti profetizzano quasi sicuramente tre listoni civici e un paio di liste occulte pronte ad infiltrarsi ovunque e con chiunque. 

IUSTITIA

Noi de Lo Schiaffo 321 confidiamo nella Giustizia giusta, soprattutto perché Tangredi, in effetti, ha dato tanto per la sua Cervinara, oltre i colori politici e le appartenenze tattico-partitiche. Il lungo mandato istituzionale è stato premiato con consensi e vittorie massicce, largamente condivise dalla maggioranza del Popolo Cervinarese filo-Filuccio. Saranno gli addetti ai lavori, in ogni caso, a decretare il finale di questa vicenda, con il conseguente ed inevitabile giudizio delle masse, sia esso negativo o positivo.

Tuttavia, al momento non ci sono reazioni ufficiali alla notizia, almeno non alla luce del sole. Sono passati due giorni dal comunicato che ha aperto il "Caso Filuccio" e non si registrano prese di posizione. In caso contrario siamo lieti di ricevere risposte in merito.

DE LUCA

Queste tarantelle con la CdC sono ricorrenti per i politici. Anche il Governatore Vincenzo De Luca, ad esempio, venne condannato lo scorso febbraio dalla Corte dei Conti. Il presidente della giunta regionale della Campania in carica per danno erariale con sentenza della CdC. Dovrà pagare 59.095,47 euro a titolo di risarcimento per un distacco di quattro vigili urbani in servizio al Comune di Salerno a Napoli nell’ufficio di presidenza della Regione Campania con il compito di autisti e segretari particolari. Questo trasferimento fece crescere l’indennità di servizio pagata ai quattro vigili, stipendiati come dirigenti. La procura contabile aveva chiesto il pagamento di oltre 500 mila euro. Per De Luca si è aperto un processo contabile, nel corso del quale dovrà giustificare lo spostamento dei vigili all’interno dello staff, con tanto di indennità, che avrebbe provocato un danno erariale di oltre 400mila euro. Insomma, cifre da capogiro e lunghe attese per gli esiti definitivi.

franco tiratore

Intanto, per la gioia dei locali "nciucieri", è aperta la caccia al "franco tiratore" anti-Filuccio. Questa espressione significa, in parole povere, mandare a monte i progetti di qualcuno, approfittando dell’anonimato, senza manifestarsi apertamente. La locuzione è stata adoperata per la prima volta nel linguaggio politico in Italia nel 1951, in seguito a dissensi sorti in seno alla Democrazia Cristiana. All'epoca alcuni deputati, dovendo esprimere il loro voto a scrutinio segreto, invece di dimostrarsi a favore, come esigeva la disciplina scudocrociata della Balena Bianca, votarono contro. L’espressione, comunque, deriva dal francese franctireur che forse prende origine dal tedesco Freischutz, e sta a indicare i tiratori scelti (cecchini) che agiscono separatamente dalle truppe regolari e tendono imboscate al nemico, appostati in luoghi ben nascosti. 

SITOGRAFIA

Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo. Immagini tratte dalla rete.


Nessun commento:

Posta un commento