domenica 19 marzo 2023

SCONTRI ETNICI IN VALLE CAUDINA? Qui non c'è il mare fuori... | CAUDIUM

SCONTRI ETNICI IN VALLE CAUDINA? 

Qui non c'è il mare fuori...

I duri scontri etnici che ultimamente si sono registrati in Valle Caudina, ad Airola, hanno oscurato l'immagine artefatta ed ingannevole degli Istituti Penali per i Minorenni riflessa nella serie Mare Fuori. Ricordiamo alle lettrici ed ai lettori de Lo Schiaffo 321 che gli IPM assicurano l'esecuzione dei provvedimenti dell'Autorità giudiziaria quali la custodia cautelare o l'espiazione di pena dei minorenni autori di reato, non la carriera cinematografica. Eppure, dopo l'era Gomorra, ecco esplodere l'attenzione per questo lavoro della Rai che dipinge la vita negli istituti minorili come una favola moderna, politicamente corretta e dal messaggio ambiguo.

SCONTRI

La vita all'interno delle sbarre di Airola, invece, non è quella alla "Mare Fuori", almeno secondo la durissima nota del SAPPE, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: 

Ancora un grave evento critico nel carcere di minorile di Airola. A ricostruire quanto avvenuto è Sabatino De Rosa, vicecoordinatore regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: “Ieri, durante l’ora d’aria, un detenuto partenopeo provocava un detenuto marocchino tanto da innescare una vera e propria rissa in cui si sono fronteggiati tre marocchini e un italiano. Il napoletano minorenne ha avuto la peggio ed è dovuto ricorrere alle cure del sanitario d’istituto. I tre detenuti stranieri sono gli stessi che hanno partecipato all’ultimo grave disordine avvenuto nel carcere minorile ma sono ancora ad Airola. Tale episodio non ha margini di interpretazioni ma è solo un susseguirsi di questioni irrisolte tra etnie diverse”.

Il Sappe - si legge nella nota ufficiale - chiede l’immediato allontanamento dalla Valle Caudina dei detenuti coinvolti negli episodi sopra descritti, per cercare di ripristinare l’ordine e la sicurezza nell’istituto minorile airolano. Un plauso e un ringraziamento va al personale di Polizia Penitenziaria in servizio che con dignità e professionalità hanno evitato che una rissa sfociasse in una vera e propria rivolta vista la permanenza all’aria di altri ristretti.

MARE FUORI

Mentre tutte e tutti passano ore a guardare le puntate di Mare Fuori, con copioni pieni zeppi di stereotipi buonisti, ad Airola la situazione è sempre più difficile. Il rischio "rivolta" potrebbe essere dietro l'angolo, stando alle ultimi avvisaglie portate all'attenzione dalla stampa locale. Magari le teste calde vogliono emulare gli attori del momento e cercano di strappare visibilità rispetto a quel mondo ingabbiato in uno schermo.

SOGNATORI

Altri sognano il repentino trasferimento all'IPM napoletano. Il celebre scenario si trova incastonato in un paesaggio di particolare bellezza tra il verde e a picco sul mare di Napoli. Quella struttura unica e irripetibile ha ispirato la serie. Voci di corridoio sostengono che nelle prossime stagioni potrebbe esserci spazio anche per il secondo istituto della Campania, ossia quello Caudino dall'aspetto invitante per il mondo del cinema post-realista e dalle storie interessanti per le sceneggiature acchiappamipiace del futuro.

IPM CAUDINO

L'IPM Caudino, ospitato in un caratteristico antico palazzo del Settecento e collocato in pieno centro della graziosa Città di Airola, è ideale per allargare la storia. Magari il carcere minorile airolano potrebbe essere conosciuto dal pubblico nazionale per le qualità etiche. Un'immagine da difendere per l'importante Istituzione che rappresenta lo Stato. Airola in tivvù potrebbe essere visibile all'esterno, non solo per beceri episodi di cronaca nera esplosi tra le mura e dietro le sbarre, ma per dimostrare che è possibile ricostruire una speranza ai detenuti in erba. Tra l'altro, grazie alla sua posizione e ai vari progetti realizzati, in collaborazione con il Comune e altre associazioni, l’IPM airolano gode di un ottimo rapporto con il territorio della Valle Caudina ed i ragazzi reclusi hanno avuto spesso occasioni per confrontarsi con Caudium anche tramite la musica.

PROBLEMI

L'amara realtà delle carceri minorili, purtroppo, è incarnata dalla notevole difficoltà di gestione delle risorse umane impiegate su questo fronte sociale. Gli accorpamenti tra IPM e Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi, ad esempio, hanno messo in evidenza le grandi carenze nel personale dell’area educativa e dell’amministrazione. A causa di diversi trasferimenti e di qualche taglio sono diminuite sensibilmente le risorse operative, dicono gli esperti in materia.
La mancanza di fondi necessari si riversa notevolmente nella quotidianità dell’istituto, sia per il personale costretto a una grande mole di lavoro, sia per i ragazzi detenuti costretti, a volte, a rinunciare ad alcune attività importanti per il reintegro nella società civile.

burdell a NAPUL

Sicuramente ci vuole più controllo ma è anche un fenomeno sociale che richiede un impegno straordinario da parte del Governo nazionale e di tutte le nostre comunità perché c’è un tema educativo che è fondamentale”. 

Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha commentato i cruenti episodi di criminalità che si sono verificati in città nel fine settimana scorso e che hanno visto protagonisti minori, i veri ispiratori della seguitissima telenovela moderna, molto gettonata proprio nei ghetti d'Italia. Molti di loro, alla fine, spesso arrivano ammanettati proprio in Valle Caudina, nel cuore di Airola

E’ una grande preoccupazione che non è solo di Napoli ma di tutte le grandi aree metropolitane – ha aggiunto Manfredi – e ne abbiamo parlato diffusamente con il ministro dell’Interno e anche con i sindaci delle altre città. Questa violenza che colpisce ragazzi, che hanno meno di 14 anni che quindi non sono neanche punibili e che sono armati con armi da taglio, è un fenomeno che ci preoccupa moltissimo”.

RIFLESSIONI 

La serie Mare Fuori non menziona Airola e la Valle Caudina. Qui non c'è o' mare, ma ci sono ben due Parchi Naturali ed una Terra, quella dell'antica Caudio, ricca di storia e con poca voglia di rilancio. Un'area interna che vive un momento difficile, anche grazie alle mediocri sceneggiate napoletane 2.0, pronte a marchiare la stragrande maggioranza dei giovani campani come schiere di reietti malavitosi, semianalfabeti e irrecuperabili. 
In tanti dall'alto osano sfruttare, paradossalmente, anche una pellicola inzuppata nella malavita di base. Un mondo degradato, ma non denigrato. Una MiniGomorra ancora una volta umanizzata e mitizzata, quindi pericolosa per le orde di giovani dai cervelli spenti, anestetizzati, deviati o peggio ancora utilizzati per cose senza nessuna prospettiva. Basta violenze. Vere.

 Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo. Immagini tratte dalla rete.


 

Nessun commento:

Posta un commento