martedì 11 gennaio 2022

LETTERA APERTA DELLA MADRE DI GIULIANO ASSANGE AL MONDO - Politica

La madre di Giuliano Assange, giornalista investigativo australiano e fondatore di WikiLeaks accusato di 18 capi d’imputazione tra cui cospirazione, spionaggio e crimini informatici in seguito alla rivelazione, nel 2010, di documenti ufficiali e segreti riguardanti principalmente crimini di guerra statunitensi in Iraq e Afghanistan. Tutta questa documentazione gli sarebbe stata fornita dalla militare statunitense Chelsea Manning. L’accusa degli Stati Uniti si baserebbe su pretesti discutibili e potrebbe stabilire un precedente legale che permetterebbe di accusare giornalisti investigativi ed editori di cospirazione.

In protezione di Assange si è mossa anche l’ONU certificando una violazione delle sue libertà e come nel carcere di Belmarsh gli venga riservato un trattamento crudele, inumano e degradante. Se non bastasse durante il processo inglese non è stata ammessa nemmeno la presenza degli osservatori di Amnesty International, sicuramente non un segnale rassicurante. 

Dunque siamo di fronte non solo al destino di un uomo che ha divulgato notizie reali e raccapriccianti ma anche a quello che può essere un punto senza ritorno per la libertà di stampa e della possibilità di fare giornalismo investigativo pubblicando documenti riservati. Il 10 dicembre 2021 l'Alta corte di Londra ribalta la sentenza che negava l'estradizione

Lo Schiaffo 321 pubblica la lettera scritta dalla madre, indipendentemente dalla collocazione ideologica dell'intera vicenda cavalcata in Italia dalla Sinistra poco radical e molto chic, nonché da parte del vecchio Movimento 5 Stelle. 

Essere contro le etichette liberticide per noi significa dare spazio alle voci fuori dal coro, pur non condividendo le "linee di pensiero" distanti dall'ottica nazionalcomunitaria.

LETTERA APERTA DELLA MADRE DI GIULIANO ASSANGE AL MONDO

"Cinquant’anni fa, quando ho partorito per la prima volta - scrive la mamma di Giuliano - come giovane madre, pensavo che non ci potesse essere dolore più grande, ma l’ho dimenticato presto quando ho tenuto tra le braccia il mio bellissimo bambino. L’ho chiamato Julian. Ora mi rendo conto che mi sbagliavo. Esiste un dolore più grande.

L’incessante dolore di essere la madre di un giornalista pluripremiato che ha avuto il coraggio di pubblicare la verità sui crimini governativi di alto livello e sulla corruzione. Il dolore di vedere mio figlio, che ha cercato di pubblicare importanti verità, infangato a livello globale.

Il dolore di vedere mio figlio, che ha rischiato la vita per denunciare l’ingiustizia, incastrato e privato del diritto a un giusto processo legale, più e più volte. Il dolore di vedere un figlio sano deperire lentamente perché gli sono state negate cure mediche e sanitarie adeguate in anni e anni di detenzione.

L’angoscia di vedere mio figlio sottoposto a crudeli torture psicologiche nel tentativo di spezzare il suo immenso spirito.

L’incubo costante che venga estradato negli Stati Uniti, per poi passare il resto dei suoi giorni sepolto vivo in completo isolamento.

La paura costante che la CIA riesca a realizzare i suoi piani per assassinarlo.


L’ondata di tristezza quando ho visto il suo fragile corpo crollare esausto per un mini-ictus nell’ultima udienza a causa dello stress cronico. Molte persone sono rimaste traumatizzate vedendo una superpotenza vendicativa che usa le sue risorse illimitate per intimorire e distruggere un singolo individuo indifeso.


Desidero ringraziare tutti i cittadini per bene e solidali che protestano a livello globale contro la brutale persecuzione politica subita da Julian. Per favore, continuate ad alzare la voce con i vostri politici fino a quando sarà l’unica cosa che sentiranno. La sua vita è nelle vostre mani."

Scritto da Cristina Assange

Riconoscimenti per Giuliano

2008 - The Economist New Media Award

2009 - Amnesty International UK Media Awards

2010 - Persona dell'anno secondo i lettori del Time

2010 - Premio Sam Adams

2010 - Persona dell'anno secondo I lettori di Le Monde

2011 - Premio Dacia Libera

2011 - Medaglia d'oro della Fondazione Sidney Peace

2011 - Premio Walkley

2011 - Premio per il Giornalismo Martha Gellhorn

2011 - Premio Voltaire per la libertà di parola

2013 - Global Exchange Human Rights Award

2013 - Medaglia d'argento al Festival di Nuova York

2014 - Primo premio dell'Unione dei giornalisti del Kazakistan

2019 - GUE/NGL Premio Galizia

2019 - Premio Gavin MacFadyen

2019 - Premio per la pace di Stoccarda

2022 - Articolo su Lo Schiaffo 321

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