domenica 27 febbraio 2022

VALLE CAUDINA - Corteo silenzioso a Cervinara per dire no alla violenza | CAUDIUM

Dopo quarant'anni Cervinara ospita una marcia silenziosa contro la violenza per sensibilizzare l'opinione pubblica dopo i tremendi fatti di cronaca nera che hanno macchiato la Valle Caudina. 

Sono arrivate adesioni non solo da Cervinara e San Martino Valle Caudina, ma anche da Montesarchio, Airola, Rotondi, Roccabascerana, Paolisi e Arpaia. 

Alle 17.30 dovrebbero marciare tutti i Sindaci della Valle Caudina, tante associazioni territoriali, l'onorevole Pasquale Maglione, portavoce del Movimento Cinque Stelle, Rizieri Buonopane, Presidente della Provincia di Avellino e centinaia di semplici cittadini che dovrebbero scendere in strada per invocare, in silenzio, più sicurezza e per mettere in luce tutti coloro che rifiutano l'etichetta di zona calda in balia dei malviventi.

Marcia

La marcia di questa sera partirà da Via Roma e terminerà a Joffredo, teatro dell'omicidio che ha strappato una vita alla Famiglia e a tutta la comunità locale, ancora incredula per il feroce accaduto.  Cinque minuti di assordante silenzio per ricordare Nicola Zeppetelli, tra le luci dei ceri ed il suono delle campane della Chiesa di San Nicola per ribadire il NO alla Valle Caudina versione Gomorra.

Un modo per dire chiaramente che siamo contro ogni tipo di violenza – ha dichiarato Tommaso Bello, coordinatore della marcia - e naturalmente un fatto che coinvolge l’intera Valle Caudina. purtroppo sono accaduti due episodi gravissimi nel giro di una settimana, per tale motivo le associazioni hanno deciso di scendere in piazza, di organizzarsi e di coinvolgere la società civile e di farlo vicino alle istituzioni, perché qui non c’è colore politico, non ci sono bandiere".

"Con questa iniziativa si cerca di lanciare un messaggio con grande determinazione - ha proseguito - un messaggio non solo in prospettiva futura, ma perché bisogna recuperare quel tessuto sociale che si va via via sbriciolando e abbiamo tutti una grande responsabilità e se siamo arrivati in queste condizioni sta significare che non abbiamo fatto abbastanza. Le associazioni quindi si assumono questa responsabilità e provano a lanciare un nuovo concetto di umanesimo".

1982-2022

Nel 1982 il Circolo Spazio Alternativo di Cervinara diede vita ad una marcia contro la malavita, simile a quella che si appresta a dare un segnale di legalità e speranza. All'epoca a capo del corteo c'era il Vescovo di Acerra, al secolo don Antonio Riboldi, il celebre Monsignore in prima linea contro la Mafia e la Camorra, conosciuto in tutta Italia per le lotte a difesa della giustizia e dello Stato, soprattutto dopo i terremoti del Belice (1968) e della nostra Irpinia (1980). 

Le parole di speranza e la voglia di continuare a credere nella redenzione furono lanciate dal palchetto costruito artigianalmente sotto lo sguardo della Madre degli Eroi nella Villa Comunale Cervinarese

A quei tempi fu una scelta coraggiosa perché era molto scomodo portare in giro il nome Riboldi. Infatti, in altre realtà piovevano addosso insulti, insinuazioni e inqualificabili sospetti verso il noto personaggio religioso, accolto a braccia aperte nella Valle Caudina dei primi anni Ottanta. A Cervinara il Prete brianzolo testimoniò il Vangelo con il coraggio di un antico profeta. Non inginocchiandosi mai, se non di fronte a Dio. Perché «un mondo di inchini non vale la genuflessione diritta di un uomo libero.

Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo

immagini tratte dalla rete

1 commento: