domenica 7 febbraio 2021

I numeri del cancro in Italia 2020 | Speciale Anti Tumori

La Valle Caudina è martoriata da una serie infinita di lutti a causa delle neoplasie, neoplasia dal greco νέος, nèos, «nuovo», e πλάσις, plásis, «formazione». I maledetti tumori infami colpiscono senza pietà e senza sosta. Ad ottobre venne presentato dall’Istituto Superiore di Sanità il volume sulle amare statistiche legate alle  neoplasie. 

Lo Schiaffo 321 pubblica integralmente il decimo censimento ufficiale, che descrive gli aspetti relativi alla diagnosi e terapia delle neoplasie grazie al lavoro dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), della Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPEC-IAP), di Fondazione AIOM, PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) e PASSI d’Argento, raccolto nel volume “I numeri del cancro in Italia 2020, pubblicato da Quotidiano Sanità, che potete scaricare cliccando qui sotto:

I NUMERI DEL CANCRO IN ITALIA 2020 (scaricalo qui)

Previsioni della AIOM

Gli studi parlano di ben 377.000 le nuove diagnosi di cancro previste per il maledetto 2020. Si stimano, quindi, circa 6.000 casi in più rispetto al 2019, soprattutto a carico delle donne. 

Il tumore più frequentemente diagnosticato, nel 2020, è il carcinoma della mammella (54.976, pari al 14,6% di tutte le nuove diagnosi), seguito dal colon-retto (43.702), polmone (40.882), prostata (36.074) e vescica (25.492). 

In particolare, nel sesso femminile, continua la preoccupante crescita del carcinoma del polmone (+3,4% annuo), legata all’abitudine al fumo di sigaretta, il principale fattore di rischio oncologico. Dall’altro lato, si impone il “caso” del colon-retto, in netto calo in entrambi i sessi, grazie all’efficacia dei programmi di screening. Nel 2020, i tassi di incidenza di questa neoplasia sono in diminuzione del 20% rispetto al picco del 2013. 

Considerando tutte le neoplasie, l’efficacia delle campagne di prevenzione e delle terapie innovative determina un complessivo aumento del numero delle persone vive dopo la diagnosi: sono circa 3,6 milioni (3.609.135, il 5,7% dell’intera popolazione), con un incremento del 37% rispetto a dieci anni fa. Almeno un paziente su quattro (quasi un milione di persone) è tornato ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale e può considerarsi guarito. Un altro dato importante è quello relativo alla riduzione complessiva dei tassi di mortalità stimati nel 2020 rispetto al 2015: sono in diminuzione sia negli uomini (-6%) che nelle donne (-4,2%), grazie ai progressi ottenuti nella diagnosi e nei trattamenti.

L’efficacia sia delle campagne di prevenzione basate sugli screening, sia delle terapie più innovative è ben evidente dall’analisi attenta di questi dati. Così come si conferma il ruolo della ricerca traslazionale nel miglioramento della prospettiva prognostica. È ormai consolidato che si curi meglio dove si fa ricerca e questo concetto deve guidare all’investimento di sempre maggiori risorse in ambito oncologico, non dovendosi mai dimenticare che, oltre a politiche d’informazione e sensibilizzazione rivolte a promuovere stili di vita più sani, andranno create reti collaborative diagnostiche e di sviluppo di terapie innovative al passo con il veloce avanzamento biotecnologico che connota peculiarmente la medicina oncologica.

In Europa, negli Stati Uniti e in altri Paesi occidentali, circa il 40% dei nuovi casi di tumore è potenzialmente evitabile – commenta Stefania Gori, presidente Fondazione AIOM -. Per quanto riguarda l’Italia, fattori di rischio comportamentali e, quindi, modificabili sono responsabili ogni anno di circa 65.000 decessi oncologici. 

In ambedue i sessi, il fumo è il fattore di rischio con maggiore impatto, a cui sono riconducibili almeno 43.000 decessi annui per cancro. Il fumo di tabacco infatti è associato all’insorgenza di circa un tumore su tre e a ben 17 tipi di cancro, oltre a quello del polmone.

Stili di vita

Il 17% consuma alcol in quantità a rischio per la salute, il 32% è in sovrappeso (11% obeso) e ben il 35% è sedentario. 

L’abbandono del fumo e, più in generale, l’adozione di uno stile di vita sano riducono in maniera significativa la possibilità di ammalarsi di cancro, ma anche di avere recidive, avendo già avuto una diagnosi di tumore. Eppure i dati rilevati da PASSI d’Argento evidenziano che, fra gli over 65enni con diagnosi di tumore, l’11% ancora fuma, il 18% fa un consumo eccessivo di alcol, il 15% è obeso e il 40% sedentario, come si osserva fra le persone libere da cronicità. Dunque, ancora molto si può fare nella promozione di corretti stili di vita, prima ma anche dopo una diagnosi di tumore.

L'Oncologia spiegata - La Ricerca a vignette

Questi dati suggeriscono quanto siano fondamentali le strategie di prevenzione e l’adesione agli screening – conclude Silvio Brusaferro, Presidente Istituto Superiore di Sanità –. Molto è stato fatto ma bisogna ancora lavorare per potenziare l’offerta dei programmi soprattutto al Sud e soprattutto per alcuni tumori anche molto diffusi, come quello colorettale, i dati ci dicono che ancora meno di cinque persone su dieci tra gli ultra 50enni si sottopongono al test”.


Riflessioni

La Nuova Caudium, purtroppo, non ha un registro dei tumori omogeneo, vista la divisione tra le Asl di Avellino e Benevento. Combattere questa battaglia restando ancorati alle logiche campanilistiche è l'ennesima conferma della diffusa inadeguatezza della classe politica locale. 

Chi pensa all'Unione dei Comuni come un sogno irrealizzabile non ha ben chiaro il concetto e l'utilità della Città Caudina dei servizi. 

Intanto la gente muore, le campagne di prevenzione non decollano e tutti scaricano barili di responsabilità sugli altri, sulla classe politica del passato e sulla vergognosa assenza di educazione civica e sanitaria. Quell'assassino maligno di nome Tumore teme l'informazione e la prevenzione, ma allo stesso tempo adora gli improvvisati della pseudo-politica, locali e nazionali, distanti dai veri problemi del Popolo.
Il doppiopesismo delle masse è emblematico. Per il Covid-19 il sistema politico e d'informazione ha prodotto una quantità di notizie incalcolabile, spesso in odore di sciacallaggio emotivo, mentre per affrontare le neoplasie non ci sono le stesse ossessionanti attenzioni. Perché?!

Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo




Fonti et Approfondimenti

https://www.aiom.it/

https://www.registri-tumori.it/cms/

https://www.fondazioneaiom.it/

https://www.youtube.com/channel/UC9-2QsksvJYiuo3kvBSRDNg/featured

https://www.ok-salute.it/salute/tumore-della-prostata/

https://www.romasette.it/tumore-al-polmone-screening-precoce-e-chirurgia-adeguata/

https://www.lospaziobianco.it/fumetti-vs-cancro-intervista-a-isabella-di-leo/

https://prevenzione-salute.it/20355/i-ragazzi-dellint-realizzano-un-fumetto-e-sfidano-il-tumore-con-i-supereroi.html

https://www.irpinianews.it/video-registro-tumori-asl-sullincidenza-dati-confortanti-ma-parziali-manca-allappello-lo-studio-delle-microaree/

https://www.nuovairpinia.it/2019/06/11/i-tumori-sono-causati-dallambiente-ordine-dei-medici-allasl-in-irpinia-un-registro-delle-patologie-per-aree/

https://www.anteprima24.it/benevento/asl-registro-tumori-2/


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