giovedì 28 dicembre 2023

VALLE CAUDINA - IL GIOGO DELLA FORCA PARALLELA Introduzione et capitolo I | FANTAPOLITICA

VALLE CAUDINA - IL GIOGO DELLA FORCA PARALLELA
Introduzione et Primo Capitolo

La fantapolitica è un tipo di narrativa sul modello di quella fantascientifica, che tratta, per lo più in chiave satirica o paradossale, vicende politiche o belliche parzialmente o apparentemente basate su elementi reali e ambientate in una realtà immaginaria. Ne "Il giogo della Forca Parallela" abbiamo scelto la Valle Caudina come scenario di fantasia e come voce narrante il fantomatico Sindaco dell'Unione. Di seguito riportiamo il primo intervento ufficiale del Primo Cittadino, Ponzio Caudino III:

«Anch'io, assieme a tutti i Caudini, mi chiedo spesso come andrà a finire questa difficile epoca. Pensando e ripensando, mi sono accorto -sottolinea Ponzio - che con l'analisi politica non riesco a trovare nessuna logica soluzione alla crisi in cui siamo sprofondati. Il metodo meno irrazionale per soddisfare la mia curiosità consiste nel fantasticare. Per questo mi sono messo nei panni di un Sindaco dei Caudini che nel Duemila e Quattrocento e ventitré si decide a raccontare tutto ed il contrario di tutto. E soltanto sotto l'usbergo dell'anonimato iniziale ho potuto dare libero sfogo alla sincerità della mia immaginazione».

introduzione 

Lo Schiaffo 321 presenta il primo capitolo di questo racconto, diviso in dodici storie, che verrà pubblicato su queste colonne digitali. Le lettrici ed i lettori potranno interagire suggerendo l'evolversi della storia ambientata in un'altra dimensione parallela in un universo alternativo, ossia un ipotetico mondo separato e distinto dal nostro, ma coesistente con esso; in questo caso abbiamo immaginato un altro continuum spazio-temporale per tuffarci nel futuro. Anche se la realtà spesso mette in imbarazzo i migliori scrittori ed i pensatori di tutti i tempi.

Buona lettura.

TABURNO DEVASTATO

PRIMO CAPITOLO 

Tutto ha inizio la maledetta notte del 28 dicembre 2423. La Valle Caudina é in ginocchio a causa dell'esplosione di metà Monte Taburno. Il vile atto di sabotaggio, rivendicato dalle frange Anti-Caudiniste, giunte da Benevento, è l'ultimo di una lunga serie di devastazioni e sfregi. Il bombardamento aereo del mese scorso ha distrutto l'intero Parco del Taburno, ma la Ribellione della Nuova Caudium continua a resistere in attesa di una svolta in seno all'Unione dei Comuni. Sono oltre quattrocento anni che non si vede una struttura politica a difesa del territorio. I servizi ormai sono tutti digitali e l'intelligenza artificiale non si assume responsabilità.

TRAFORO DEL PARTENIO

Il Traforo del Partenio, nella foto qui sopra, è invece una perla di tecnologia avanzata, fiore all'occhiello dell'ingegneria interplanetaria. I Caudini da quasi 20 anni, precisamente dall'inizio del 2400, hanno la possibilità di arrivare a Baiano, Avella e Nola. Il collegamento autostradale ora permette all'intera Valle di ospitare oltre 35mila rifugiati Vesuviani, fuggiti a gambe levate dopo la terribile eruzione di tre anni fa. Napoli ed i napoletani difficilmente dimenticheranno quel 2420. Appena dodici mesi prima, infatti, festeggiavano il tanto atteso Quarto scudetto. 

Dopo l'immane esplosione del Vulcano Cattivo, il cratere venne trasformato in una discarica enorme detta "Lava Munnezza". Fin troppo prevedibile la polemica nazionale legata a quella scelta inusuale. Il Movimento degli EcoAnimalisti dell'Entroterra, che ha la maggioranza assoluta in Regione Campania, non riesce ancor oggi ad incidere a difesa dell'ambiente. La nuova ferrovia, ripartita da qualche mese, dopo una lunghissima attesa, spesso viene sabotata per evitare la diffusione del colera taroccato del Sud e della peste usuraia del Nord.

Treno Caudino
La guerriglia civile Caudina, intanto, continua senza soste da troppo tempo. Regna la totale confusione e mancano punti di riferimento.
Dai monti del Partenio scendono orde di ribelli, pronti a difendere il territorio delle razzie dei Napoletani e dei loro fidati schiavi. 
La schiavitù di alcune migliaia di indigeni nacque proprio dopo la vittoria del Napoli Soccer nella stagione 2022/23. 

Quella gioia sportiva, leggenda narra, purtroppo sfociò in feroci scontri a suon di pizze congelate, cozze avariate e sfogliatelle ricce infette. Nel lontano 2024 tra Partenopei di Napoli e sedicenti Partenopei della Valle Caudina e di Benevento sorse un profondo odio. Quell'episodio emblematico e dopo secoli di Napolicentrismo resta un punto cardine per l'insurrezione delle forze antagoniste ed ambientaliste della Valle Caudina. Una sorta di coalizione molto vicina allo spirito Brigante di metà 1800 e a quello Ultras di fine Novecento.

La Nuova Torre

Il fenomeno del Caudinismo politico risale all'alba del 2100 ed è caratteristico soprattutto dell'area Caudio Irpina e di quella mediorientale, per intenderci verso il Molisannio e affini. Già nelle origini della rivoluzione Caudinista si possono trovare elementi derivati dalla cultura nazionalpopolare. Abolizione del divorzio tra coppie eterosessuali della zona, divieto di raccolta funghi, dopo il disastro nucleare di Salerno e diffusione della Legge marziale per i reati legati all'uso e all'abuso del telefono cellulare da parte dei minori. 
Il primo tentativo organico di integrazione Caudinista può essere fatto risalire a PierCaudio il Grande ed alla dinastia Unionista nel 2109. Il suo processo di unificazione politica fu accompagnato da un tentativo di fusione delle divinità dei popoli Caudini assoggettati nell'alveo della tradizione religiosa Post-Cattolica.

PierCaudio, il Grande

Fu comunque il Caudinismo arcaico che trasformò il codice genetico della Valle in un vero e proprio sincretismo comunitario, in unione a fattori culturali, economici e politici. La cultura tradizionale Caudina mutò solo alcune caratteristiche per le forti influenze esterne, in special modo Napoletane. Venendo a contatto con tradizioni e credenze diverse, la politica Caudinista subì un processo di assimilazione da parte di divinità venerate nell'area Partenopea, vedi D1os Maradona o San Mario Merola, protettore della scenaggiata, avviando in tal modo un processo sincretistico di ampia portata. 

Del pari un esempio di Caudinismo culturale fu costituito dall'esperienza, datata 2075, del fronte Unionista, in cui nel corso dei secoli confluì in Valle Caudina, senza quasi mai ostacolo da parte delle autorità politiche pre-Unione, il portato del pensiero letterario, scientifico, filosofico e addirittura teologico delle culture di Montesarchio, San Martino V.C., Cervinara, del mondo barbaro preunionista e spunti persino da Moiano, da Roccabascerana, da Forchia, Bucciano e Bonea.

Continua (1/12)
Ogni riferimento a fatti riconducibili alla realtà è puramente casuale.

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