venerdì 1 dicembre 2023

VALLE CAUDINA - MANGIA, BEVI, PROFUMATI PER L'ETERNITÀ - Rito funebre e offerte di cibo a Caudium e Saticula (seconda parte) | PERLE

MANGIA, BEVI, PROFUMATI PER L'ETERNITÀ

Nel corso dei decenni successivi il rituale funerario subì un netto cambiamento: il numero degli oggetti presenti nell'arredo si ridusse drasticamente e si limitò – sia nelle tombe maschili che femminili – al cratere, generalmente deposto ai piedi del defunto. 

Questo fenomeno sembra essersi manifestato a partire dall'inizio del V secolo a.C. 13 d.C. e continuerà fino alla fine del secolo successivo. Le armi sono ormai assenti e gli oggetti ornamentali sono scarsi, limitati soprattutto a fibule, talvolta con arco coperto, comuni nelle tombe femminili. Il ritrovamento di piccole brocche e coppe frammentate nella terra che riempiva le fosse è forse dovuto alle libagioni effettuate al momento della sepoltura. 

Il ratto d'Europa. L'indagine che riportò a casa il magnifico vaso di Assteas

Se la scelta del cratere come unico segno di autorappresentazione sembra trasversale per sesso e fascia di età, importanti distinzioni emergono dalla tipologia dei crateri depositati nelle tombe Caudine. Nella maggior parte delle sepolture, infatti, è rappresentato da esemplari acromi, con fasce o vernice nera, che fanno da contraltare ai mobili delle tombe contenenti crateri a figure rosse di eccezionale qualità, di importazione attica (fig. 3). A partire dagli ultimi decenni del V secolo compaiono esemplari prodotti in diverse officine dell'Italia meridionale che, nel corso del secolo successivo, occuparono tutto lo spazio dei crateri attici (14)

Da questo quadro omogeneo si distinguono alcune sepolture rinvenute soprattutto nel settore nord-occidentale della necropoli e che sono caratterizzate da gruppi composti da vasi di piccole e medie dimensioni (lekythoi, piccole ollae stamnoidi, coppe, piccole ollae) associati nelle tombe a donne con spille, anelli in bronzo e argento. Alcune di queste tombe, del tipo a cassetta, presentano materiale funerario esterno, elemento attestato a Caudium solo in questo settore, mentre rappresenta una costante nel rituale funerario di Saticula e Telesia, l'attuale città di San Salvatore Telesino (15)

Tombaroli

Anche a Sant'Agata de' Goti la documentazione archeologica proviene principalmente dalla necropoli (16). Sono state rinvenute circa 500 sepolture, la cui analisi è purtroppo fortemente condizionata dall'alta percentuale di tombe saccheggiate durante scavi clandestini. 

Le attestazioni più antiche risalgono all'inizio del VII secolo a.C., anche se la documentazione archeologica finora disponibile indica solo una strutturazione del sito a partire dal secolo successivo. La necropoli occupa i settori occidentale e settentrionale del terrazzo Faggiano, situato sulla sponda destra del fiume Iscleros, che gioca un ruolo di primo piano nelle dinamiche di occupazione del sito (fig. 4) (17)

Tra l'inizio del VI e la fine del IV secolo a.C., l'area funeraria comprende nuclei separati tra loro da ampi spazi vuoti. La tipologia di sepoltura più diffusa è quella a cassa di tufo – monolitica nelle sepolture dei bambini, a lastre quadrate e giustapposte in quelle degli adulti – ricoperta con lastre piane o a doppia pendenza (18). Un'analisi preliminare delle associazioni rivela, per il VI e V secolo  a.C., la presenza di “mobili di base” costituiti da un'oenochoe, una kylix e/o una coppa, ai quali si aggiungono, nelle tombe più ricche, ceramiche figurate e vasi bronzei di produzione etrusca (19). 

Caratteristica costante delle tombe di Saticula è la presenza di arredi esterni alla cassa, posti ai piedi del defunto, tra cui una o due comuni ollae in ceramica. Questa deposizione è strettamente legata alla fase della sepoltura e corrisponde ad un rituale che avrebbe luogo prima della chiusura della cassetta, il cui coperchio in alcuni casi ricopre l'arredo funerario esterno (20).

Fig. 4 - Sant'Agata de' Goti, loc. Faggiano. 
Panoramica della necropoli in corso di scavo nel 2009.

La presenza in alcune olle di “ossa animali(21) e di “residui organici(22) fa pensare alla pratica di offerte di cibo per i defunti o al consumo di pasti rituali. Per quanto riguarda le distinzioni di genere e le classi di età, notiamo nelle tombe maschili la ricorrenza di punte di lancia o giavellotti, che però non sono collegati al defunto ma collocati all'esterno, sopra la cassetta o tra il ricettacolo e la cassetta. Nelle tombe infantili, invece, sono presenti piccoli vasi, spesso biberon. Queste tombe sono generalmente poste ai margini dei loculi funerari oppure occupano gli spazi liberi situati tra le tombe di individui adulti.

Durante il IV secolo  a.C., si osserva un netto aumento del numero delle tombe, che sono disposte in modo ordinato in file parallele con rarissimi casi di sovrapposizione, il che suggerisce una razionale organizzazione dello spazio destinato alla necropoli, molto probabilmente organizzato per gruppi familiari (23)

Anche in quest'epoca erano molto diffuse le tombe a scatola di tufo, con tetto piano o a doppio spiovente. In continuità con il periodo arcaico, l'oenochoe trilobata, la kylix , la piccola olla stamnoide compaiono come costanti nel corredo funerario. A questi “mobili di base” si aggiungono frequentemente altri contenitori come il cratere, l'idria o l'anfora, rappresentati, nelle tombe importanti, da esemplari con decorazione figurata (fig. 5). 

Fig. 5 - Sant'Agata de' Goti. Mobili della tomba 477, terzo quarto del IV secolo  a.C. ANNO DOMINI

È interessante notare che a Saticula come a Caudium anche l'arredo femminile presenta il cratere, altrove riservato agli uomini, segno della partecipazione della donna alla pratica del simposio in quanto padrona di casa e detentrice dei beni del oikos (24).

Come abbiamo detto, le tombe dei bambini presentano generalmente piccole brocche o piccole olle e bottiglie, ma è possibile ritrovare in piccole dimensioni gli stessi oggetti attestati nelle tombe degli adulti. Una particolarità specifica di Saticula è, inoltre, quella di collocare nelle tombe di bambini e adolescenti anelli di piombo con castone circolare o ellissoidale decorato a rilievo, sempre in più esemplari, probabilmente in riferimento a rituali legati al cambiamento dell'età o all'avere un aspetto funzione escatologica (25).

MANGIA, BEVI, PROFUMATI PER L'ETERNITÀ 

Rito funebre e offerte di cibo a Caudium e Saticula

Seconda Parte

Note:

13  maggio 2017b, par. P. 58-60. Vedi anche sotto .

14  Sulla ceramica figurata di Caudium si veda Tomay 2016a, con la bibliografia precedente.

15  Tomaggio 2016b, pag. 37-39. Nella fase finale dell'occupazione (fine IV - inizi III secolo a.C.  ( ...)

16  Per una panoramica generale su Saticula, con una raccolta di fonti letterarie ed epigrafiche e un (...)

17  Campania antica, p. 107-142 ; Fariello Sarno 2000, p. 59-60 ; Fariello Sarno, Di Maio 2006, p. 26- (...)

18  Maggio 2002, p. 36-42.

19  Alcuni mobili di età arcaica sono pubblicati in Campania antica , p. 115-123 e in Maggio (...)

20  maggio 2002, pag. 44-46: il numero dei vasi posti all'esterno può variare da uno a tre, escluso (...)

21  Campania antica, tomba 2, p. 113.

22  Maggio 2002, p. 46 (T. 58).

23  Take, Bonaudo 2018, p. 193, fig. 4.

24  Per mobili risalenti al IV secolo e agli inizi del  secolo successivo si veda ad esempio la Campania (...)

25  In un numero minore di casi, sembra che tali attestazioni, databili tra il 5° ( ... )

Fig. 3 - Montesarchio. Cratere attico a figure rosse proveniente dalla Tomba 1455, 470-450 a.C. J.-C.In copertina 

Fig. 4 - Sant'Agata de' Goti, loc. Faggiano. Panoramica della necropoli in corso di scavo nel 2009.

Fig. 5 - Sant'Agata de' Goti. Mobili della tomba 477, terzo quarto del IV secolo  a.C. ANNO DOMINI

Il ratto d'Europa. L'indagine che riportò a casa il magnifico vaso di Assteas

Prima parte

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