sabato 20 marzo 2021

MEDIOCRITAS - L'Onorevole Segni lascia il segno | ORO VERDE DEL PARTENIO

Mediocritas, la provocatoria rubrica a difesa dell'Oro Verde del Partenio, chiude il primo passaggio, sulle colonne digitali de Lo Schiaffo 321, con l'approfondita e tecnicamente ineccepibile replica di Antonio Segni, Ministro dell'Agricoltura e delle foreste. L'Onorevole nella sua lunga carriera politica riuscì ad accumulare ben 135 mesi da ministro, un primato ancora oggi imbattuto da tutti gli altri Presidenti della Repubblica eletti, sia prima che dopo di lui. 

Il 9 settembre 1947 l'Assemblea Costituente della Repubblica Italiana analizzò la situazione morale e forestale del demanio Cervinarese. La pesante interrogazione fu presentata dagli Onorevoli Vinciguerra e Preziosi, esponenti della Sinistra socialista e antifascista, che spinti dal Barone Rosso (l'avvocato Carlo De Bellis) attaccarono, senza colpire, la Democrazia Cristiana di Antonio Segni,  futuro Presidente della Repubblica Segni. Il notaio Pasquale Clemente invece di lasciare la carica di Sindaco, raddoppiò conquistando un seggio da Senatore Scudocrociato il 7 giugno 1953. Don Pasquale, sette volte Sindaco di Cervinara, vinse una delle tante battaglie, politiche e legali, contro l'antagonista per antonomasia, detto o'Barone, quest'ultimo capace anche di conquistare la scrivania del Primo Cittadino, per appena sette mesi. 

DEMOCRISTIANI

Il politico di origini sassaresi, coinvolto nel caso Cervinara insieme a Mario Scelba, fu Ministro dell'Agricoltura e della Foreste durante il Piano Marshall. Proprio lui diede vita alla famosa Legge Stralcio che sancì l'esproprio coatto delle terre ai grandi latifondisti e la loro distribuzione ai braccianti agricoli di modo da renderli, de facto, piccoli imprenditori non più sottomessi al grande latifondista, completando un processo messo in atto dai Governi anteguerra. Il super Ministro Segni, gran croce del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio della Casa di Borbone (Due Sicilie), annichilì gli oppositori con il seguente intervento, che riportiamo integralmente.

Buona lettura.

ON.ANTONIO SEGNI

SEGNI RISPONDE

Il Comune di Cervinara è proprietario di un rigoglioso demanio boschivo di ettari 1206, costituito da ceduo castanile e da ceduo di faggio che viene utilizzato in base a regolare piano di taglio. Annualmente, previo assegno da parte del Corpo forestale, vengono sottoposte a taglio due sezioni: una di ceduo castanile ed una di ceduo di faggio. I danni nel demanio boschivo comunale hanno avuto inizio dal 1933 con l'arbitraria incorporazione di limitate zone boschive comunali di ceduo castanile da parte di limitrofi proprietari di castagneti da frutto, e si sono accentuati nel periodo successivo all'8 settembre 1943 ed interessano una fascia di ceduo castanile di circa ettari 40, limitrofa ai castagneti di proprietà privata. 

MANIFESTO 8 SETTEMBRE

Tali danni, consistenti in usurpazione e tagli furtivi, hanno determinato una limitata riduzione dei prezzi di aggiudicazione dei tagli effettuati, ma non hanno ridotta la normale assegnazione annuale di due sezioni da utilizzare, per cui non è mai venuto meno il reddito annuale della proprietà boschiva comunale; reddito che, in quest'ultimo periodo, per l'ascesa continua dei prezzi di mercato, ha costituito e costituisce la fonte principale della finanza comunale.

La Stazione forestale di Cervinara, della forza di due agenti fino al 1945 e successivamente di tre, che ha giurisdizione sui comuni Cervinara (boschi comunali ettari 1206 e privati ettari 280), Rotondi (boschi comunali ettari 649 e privati ettari 120), ha espletato il proprio servizio con attività e zelo in tutta la giurisdizione ed in particolare nella sorveglianza del demanio boschivo di Cervinara, come risulta dal seguente, prospetto delle contravvenzioni accertate dal gennaio 1943 al 30 giugno 1947:

Il servizio di sorveglianza del Corpo forestale avrebbe dovuto essere integrato da quello dei guardia boschi comunali, i quali invece venivano distribuiti in altri compiti. 

Il comando forestale di Avellino, fin dal dicembre 1941, ebbe a far presente alla locale Prefettura l’opportunità che i guardia boschi comunali non venissero distolti dal servizio di custodia del demanio boschivo del Comune di Cervinara, in quanto l’azione degli agenti forestali doveva essere svolta in tutta la giurisdizione composta di tre Comuni: Cervinara, Rotondi, San Martino a Valle Caudina.

Ne1 marzo 1944 il Comando gruppo forestale di Avellino, al fine di evitare ulteriori danni per i tagli abusivi ed usurpazioni nel demanio boschivo di Cervinara, prospettava alla locale Prefettura la necessità che il Comune interessato procedesse alla rivendicazione delle zone fino a quell’epoca usurpate ed alla delimitazione con termini lapidei del demanio stesso. 

IL SINDACO ON. CLEMENTE

Inoltre, nei riguardi dei danni di una certa entità verificatisi, si faceva rilevare che essi erano stati perpetrati durante il periodo di emergenza e che dipendevano dalla persuasione di quei naturali che nessun procedimento sarebbe stato adottato a carico degli esecutori nei cui confronti erano stati accertati verbali di contravvenzione. Tale persuasione risultava da giudicati dell’autorità giudiziaria, che, per la mancata conterminazione del demanio boschivo, aveva mandati assolti molti denunziati.

Nell’aprile 1945 il Comando gruppo forestale di Avellino comunicava alla locale Prefettura il persistere degli abusi nel demanio boschivo di Cervinara, malgrado i numerosi accertamenti contravvenzionali elevati da quella stazione forestale, e faceva rilevare il persistere della mancata collaborazione di quei guardia boschi comunali. A seguito di detto interessamento e della successiva collaborazione dei guardia boschi comunali, nell’anno 1945 il numero degli accertamenti contravvenzionali fu più elevato.

I FORESTALI

Nell’ottobre 1945 il Comando gruppo forestale di Avellino nel comunicare alla locale Prefettura l’accentuarsi dei danni verificatisi nel demanio comunale di Cervinara, nonostante l’aumentato ed elevato numero degli accertamenti contravvenzionali, invocava adeguati provvedimenti.

Nel febbraio 1946 il Comando gruppo forestale di Avellino prospettava, nuovamente, alla locale Prefettura la necessità della delimitazione con termini lapidei della proprietà boschiva comunale di Cervinara, della reintegra degli appezzamenti usurpati e del miglioramento del servizio di custodia dei guardia boschi comunali. A seguito della circolare n. 743/16039 dell'8 marzo 1946 del Ministero dell’interno circa la tutela del patrimonio forestale la Questura di Avellino chiedeva nel luglio successivo di prospettare le necessità del Gruppo forestale per impartire disposizioni ai dipendenti organi di Polizia, per le eventuali azioni di tutela del patrimonio boschivo della provincia.

Il Gruppo forestale nello stesso mese di luglio segnalava alla Questura i danni ingenti che si verificavano nei comuni di Cervinara, Quindici e Volturara Irpina, e prospettava la necessità che gli organi di Polizia affiancassero l’azione di sorveglianza svolta dalle Guardie forestali e Guardia boschi comunali.

La Questura di Avellino nel novembre 1946 si rivolgeva al locale Comando gruppo dei Carabinieri, inviando per conoscenza la lettera alla Prefettura ed al Comando gruppo forestale, e nel far presente i danni arrecati nei demani boschivi comunali e la esiguità del personale forestale, pregava di disporre che gli organi di polizia di Cervinara, Lauro e Volturara Irpinia, previo accordo, aderissero alle richieste dei comandi forestali.

Il Gruppo forestale di Avellino nel dicembre 1946, nel comunicare ai Comandi forestali dipendenti quanto disposto dalla locale Questura, forniva istruzioni onde fossero presi accordi con le locali stazioni dei Carabinieri per la necessaria collaborazione per assicurare la tutela del patrimonio boschivo, ogni qualvolta se ne fosse ravvisata l’opportunità, e richiamava in particolare l’attenzione delle stazioni forestali di Cervinara, Lauro e Volturara Irpina.

Praticamente però il concorso delle altre forze di Polizia non si è mai avuto. Ai danni arrecati alle sezioni cedue castanili mediante tagli furtivi di polloni, potrà ovviarsi con una riceppatura, operazione che viene già eseguita in occasione delle normali utilizzazioni delle sezioni che vengono annualmente assegnate e sottoposte a taglio. Per quanto riguarda le usurpazioni occorre che il Comune provveda alla reintegra delle zone usurpate e alla delimitazione con termini lapidei di tutto il demanio comunale. 

Il Ministro dell'agricoltura e foreste 

On. Antonio Segni

9.9.1947 - "Risposte scritte ad interrogazioni" degli Onorevoli Vinciguerra e Preziosi | Tutela del patrimonio morale e demaniale nel Comune di Cervinara.


https://www.loschiaffo321.com/2021/03/mediocritas-introduzione-oro-verde-del.html

https://www.loschiaffo321.com/2021/03/mediocritas-lattacco-oro-verde-del.html

https://www.loschiaffo321.com/2021/03/mediocritas-i-dieci-schiaffi-del.html


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