domenica 21 marzo 2021

REGI LAGNI, eco sfregi | AMBIENTALISMO

Uno dei grandi nemici della Campania, fin dall'epoca pre-romana, era il Clanio, un fiume che devastava il territorio, tormentava le popolazioni locali e bloccava lo sviluppo urbanistico campano. Per mettere fine a questa tarantella nacquero i Regi Lagni, oggi trasformati in una cloaca a cielo aperto che scarica direttamente a mare fior fior di veleni.  Nel 1610 iniziarono i lavori per la canalizzazione e la bonifica idraulica grazie a Pedro Fernández de Castro, il viceré di Napoli che affidò le speranze dei sudditi all’architetto Domenico Fontana

Pedro Fernández de Castro

Nel 1616 venne così completato un reticolo di canali rettilinei, per lo più artificiali, il cui bacino si estende in un’area di 1095 km² in 99 comuni della città metropolitana di Napoli e delle province di Caserta, Avellino e Benevento. 

In origine i Regi Lagni avrebbero dovuto raccogliere solo le acque piovane e sorgive, convogliandole dalla pianura a Nord di Napoli per oltre 56 km da San Vitaliano e Nola verso Marigliano, Acerra, Brusciano, Pomigliano d’Arco, Afragola, Giugliano in Campania e quindi al mare, tra la foce del Volturno e il Lago di Patria Campi Flegrei. Oggi raccolgono morte.


Anche in Valle Caudina ci sono i Regi Lagni, precisamente nella zona di Arpaia, che nelle divisioni territoriali viene inserita nell' Area casertana insieme ad Arienzo, Maddaloni, San Felice a Cancello e Santa Maria a Vico. Dall'iniziale scopo benefico, purtroppo, questa rete idrica artificiale raccoglie tutto il degrado possibile ed immaginabile.  

Il problema dei Regi Lagni non interessa solo le altre zone distanti dalla Nuova Caudium. Purtroppo, le notizie di cronaca degli ultimi tempi non lasciano presagire nulla di buono nemmeno dalle nostre parti. Alcune aziende di Airola, Forchia, Arpaia e Montesarchio, sono letteralmente finite nel mirino dei Carabinieri, come riportato dalla stampa locale il 2 febbraio scorso.

«Attività portata a termine con successo - come riporta il comunicato delle Fdo - nel territorio del Comune di Forchia, relativa alle verifiche di controllo e monitoraggio riguardanti il corpo idrico artificiale dei Regi Lagni. Società, imprese ed aziende controllate, in un panorama di contrasto alle violazioni attinenti a scarichi di acque reflue, emissioni in atmosfera di sostanze nocive e gestione illecita di rifiuti». 

«Le operazioni eseguite dalle Stazioni Carabinieri Forestale di Airola e Montesarchio, per tutto il mese di gennaio u.s., hanno riscontrato consensi nella cittadinanza per il lodevole impegno dei militari forestali, tendente non solo alla difesa di aree a rischio di stabilità ed inquinamento, ma anche al nobile intento della salvaguardia della salute pubblica». 


I primi accertamenti condotti dalle Fdo hanno permesso di constatare che le probabili cause di inquinamento possono essere ricondotte a:  

scarichi di reflui industriali effettuati illegalmente da aziende che approfittano anche delle avverse condizioni meteo per evacuare i propri reflui;  scarichi di aziende agricole-zootecniche che si disfano degli effluenti convogliandoli nei canali;  

scarico di reflui della rete fognaria, costituiti dal “troppo pieno” a servizio della rete stessa e/o addirittura da interi tronchi di rete fognaria non collettati ad alcun impianto di depurazione; abbandono incontrollato di rifiuti di ogni genere che vengono sversati sulle sponde ed all’interno del canale.  

L'agghiacciante nota si chiude ricordando a tutti che i dati in questione non rappresentano, peraltro, elementi di valutazione definitiva, in quanto le attività di controllo sono tuttora in corso e continueranno nel prossimo futuro.


ELENCO DEGLI OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA' AMBIENTALE

OBIETTIVI SALUTE

Ridurre la percentuale di popolazione esposta agli inquinamenti. Ridurre gli impatti delle sostanze chimiche pericolose sulla salute umana e sull’ambiente. Ridurre il grado di accadimento di incidente rilevante nel settore industriale. Migliorare l’organizzazione e la gestione sanitaria di alcune aree prioritarie e/o critiche. Migliorare l’informazione sull’inquinamento ambientale e le conseguenze negative sulla salute.

OBIETTIVI ACQUA

Contrastare l'inquinamento al fine di raggiungere lo stato di qualità “buono” per tutte le acque ed assicurare, al contempo, che non si verifichi un ulteriore deterioramento dello stato dei corpi idrici tutelati. Promuovere un uso sostenibile dell’acqua basato su una gestione a lungo termine, salvaguardando i diritti delle generazioni future. Proteggere gli ecosistemi acquatici nonché gli ecosistemi terrestri e le zone umide che dipendono direttamente da essi, al fine di assicurarne la funzione ecologica, nonché per salvaguardare e sviluppare le utilizzazioni potenziali delle acque.

Approccio "combinato" nella pianificazione e gestione integrata, su scala di bacino, ai fini della riduzione alla fonte di specifici fattori di inquinamento delle acque. Protezione del Mar Mediterraneo contro l'inquinamento marino. 


OBIETTIVI ARIA e CAMBIAMENTO CLIMATICO

Miglioramento della qualità dell'aria: Ridurre le emissioni di inquinanti in atmosfera da sorgenti lineari e diffuse, anche attraverso il ricorso all'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Contribuire al perseguimento degli obiettivi del Protocollo di Kyoto. Ridurre le emissioni di gas ad effetto serra (GHG).

OBIETTIVI BIODIVERSITA' e AREE NATURALI PROTETTE

Promuovere la conservazione e la valorizzazione di habitat e specie. Contrastare l'inquinamento, la semplificazione strutturale, l'artificializzazione e la frammentazione degli ambienti naturali. Ridurre gli impatti negativi per la biodiversità derivanti dalle attività produttive. Garantire l'adeguata gestione delle aree naturali protette. Assicurare la partecipazione equa e giusta ai benefici derivanti dall'uso e dalla valorizzazione delle risorse genetiche di origine agricola.

OBIETTIVI PAESAGGIO e BENI CULTURALI

Conservazione e valorizzazione della diversità paesaggistica e recupero dei paesaggi degradati. Conservazione, recupero e valorizzazione del patrimonio culturale al fine di preservare le identità locali, di combattere i fenomeni di omologazione e di ripristinare i valori preesistenti o di realizzarne di nuovi in modo coerente al contesto. Miglioramento dello stato delle conoscenze sul patrimonio storico – culturale e paesaggistico e dei processi che contribuiscono a preservarlo. Sensibilizzazione, informazione e formazione dei cittadini, delle organizzazioni private e delle autorità pubbliche al valore del patrimonio culturale e paesaggistico. Coinvolgimento del pubblico nelle attività di programmazione e pianificazione che implicano una modifica dell’assetto territoriale e paesaggistico al fine di garantire il rispetto dei valori attribuiti ai paesaggi tradizionali dalle popolazioni interessate.

Regi Lagni - Comprensorio di Stato. 
Documentario 2010

OBIETTIVI SUOLO

Prevenzione e gestione del rischio sismico, vulcanico, idrogeologico, desertificazione ed erosione costiera attraverso la pianificazione di bacino ed i piani di protezione civile. Definizione delle priorità di intervento sulle criticità presenti sul territorio regionale per la difesa del suolo dal dissesto geoambientale e dalle catastrofi naturali. Mitigazione dei fenomeni di erosione degli arenili. Contrastare i fenomeni di diminuzione di materia organica, impermeabilizzazione, compattazione e salinizzazione dei suoli. Favorire la conservazione e l’aumento della superficie forestale in considerazione della funzione delle foreste rispetto all’assetto idrogeologico del territorio e contrastare il fenomeno degli incendi, utilizzando appositi strumenti di pianificazione. Contrastare i fenomeni di contaminazione dei suoli legati alle attività produttive, commerciali ed agricole attraverso l'attuazione del Piano Regionale di Bonifica dei siti inquinati della Regione Campania e delle norme tecniche e dei codici della buona pratica agricola. Favorire la gestione sostenibile della risorsa suolo e contrastare la perdita di superficie (e quindi di terreno) dovuta agli sviluppi urbanistici, alle nuove edificazione ed all'edilizia in generale.

OBIETTIVI RIFIUTI e BONIFICHE

Sviluppo della prevenzione, finalizzata a ridurre la quantità e la pericolosità dei rifiuti prodotti. Aumento della Raccolta Differenziata al fine del raggiungimento dei target normativi. Incentivazione del riutilizzo, re-impiego e riciclaggio dei rifiuti (recupero di materia e di energia);

Razionalizzazione della gestione dei rifiuti urbani e speciali, minimizzando il ricorso allo smaltimento in discarica ed incrementando il recupero energetico. Attuazione della normativa relativa alla gestione degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio, delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, dei veicoli fuori uso e della gestione delle discariche. Pervenire ad un sempre più esteso processo di bonifica dei siti contaminati presenti sul territorio, prevedendo a tal fine anche una adeguata disponibilità di risorse. Recuperare siti inquinati.

OBIETTIVI AMBIENTE URBANO

Contribuire allo sviluppo delle città rafforzando l'efficacia dell'attuazione delle politiche in materia di ambiente e promuovendo a lungo termine un assetto del territorio rispettoso dell'ambiente a livello locale. Garantire per l’area Metropolitana e le città con più di 100.000 abitanti l’adozione di adeguati Piani di Gestione Urbana Sostenibile nonché Piani di Trasporto Urbano Sostenibile, anche attraverso l’attivazione di processi partecipativi quali le Agende 21 Locali. Ampliare le aree verdi e le zone pedonalizzate nei processi di riqualificazione ed espansione urbanistica. Aumentare il rendimento ambientale degli edifici con particolare riferimento al miglioramento dell’efficienza idrica ed energetica. 

RIFLESSIONI

Bisogna reprimere, senza perder tempo, questa situazione dannosa per la salute della nostra Comunità. I Carabinieri del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari combattono per evitare sversamenti illeciti da parte di imprese operanti nelle aree del Bacino Idrografico dei Regi Lagni, area che combacia con la Terra dei Fuochi. Non c'è altro da aggiungere. 

SFREGI LAGNI

I Regi Lagni oggi sono sfregi all'ambiente. Dovrebbero essere ripuliti dalle sostanze tossiche senza perdere più prezioso tempo e sperperare tanto denaro pubblico. Bisogna stanare l’illegalità partendo anche da una profonda revisione di tutte le norme per lo smaltimento dei rifiuti tossici. La ragnatela burocratica e i costi elevati, purtroppo sono complici del degrado ambientale. 


Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo



https://www.usertv.it/2019/08/03/forchia-sversi-nei-regi-lagni-accertamenti/

https://ilcaudino.it/cronaca-di-un-disastro-annunciato-straripano-i-regi-lagni-uid-5/

https://www.appiapolis.it/2019/06/22/i-regi-lagni-terra-dei-veleni/

https://www.ilsudonline.it/grande-progetto-regi-lagni-via-gare-per-85-milioni/

https://www.irpiniaoggi.it/attualita-in-irpinia/attualita-attualita-in-irpinia/regi-lagni-3-milioni-per-la-riqualificazione/

http://www.lavocedelvolturno.com/castelvolturno-foce-dei-regi-lagni/#.YFb5NWhKjIU

http://www.centrostudinormanni.it/2020/09/29/la-verita-sui-regi-lagni-un-falso-storico-del-regno-di-napoli/

https://campaniafelix.tv/regi-lagni-fogna-a-cielo-aperto-ioriooccorre-uno-scatto-della-mobilitazione-delle-istituzioni-e-del-nuovo-osservatorio-sociale-e-ambientale-che-e-stato-istituito-presso-la-provincia-di-caserta/

https://www.casertafocus.net/home/index.php?option=com_content&view=article&id=41309:regi-lagni-controlli-a-tappeto-dei-carabinieri-del-comando-unita-forestali-ambientali-ed-agroalimentari&catid=33:cronaca&Itemid=155

https://www.caleno24ore.it/wordpress/80655/nel-raggio-di-50-metri-ritrovate-5-carcasse-di-autovetture-abbandonate-all%E2%80%99interno-dei-regi-lagni.html




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