sabato 6 marzo 2021

TARANTELLE SUL BRITANNIA - I miei attriti con Alleanza Nazionale | CAPITOLO 12

 

I MIEI ATTRITI CON ALLEANZA NAZIONALE

Il sottoscritto, intanto, cercava di apprendere i primi rudimenti della politica praticata ad alti livelli. Venivo da una solida esperienza maturata negli organismi di partito e nelle aule del Consiglio Comunale trapanese, ma i misteri dei palazzi romani erano ben altra cosa. Alcuni particolari mi sfuggivano, non ricollegavo perfettamente fatti ed antefatti, non mi riusciva di posizionare correttamente tutte le tessere del mosaico, dei mosaici che confusamente andavano componendosi.

LO SCRITTORE MICHELE RALLO

Anche la mia personale vicenda politica era tutta un rebus. L’unica cosa certa era che il mio fin'allora amichevole rapporto con Fini era precipitato. Non credo per quelle interrogazioni. O forse sì?

Fatto sta che, quando l’on. Antonio Parlato, durante il Congresso di Fiuggi (gennaio 1995) sottoponeva a Gianfranco Fini l’elenco dei deputati del “gruppo Sud” da inserire nel Comitato Centrale della nascente Alleanza Nazionale, il mio nominativo veniva cassato personalmente dal Presidente. 

«Non mi spiego perché…», mi disse allora don Antonio. Non me lo spiegavo neanch’io. E non finiva lì.

Perché, da allora in poi, mi trovavo a subire una serie continua di iniziative non proprio amichevoli da parte del vertice del mio partito: il veto opposto al nominativo che avevo proposto come mio successore alla Segreteria provinciale di AN (si trattava di Nicola Tardia); il successivo commissariamento della Federazione di Trapani, e ciò malgrado i positivi risultati elettorali ed il trend in costante crescita; e, da ultimo, il tentativo di non ricandidarmi alle elezioni nazionali del 1996: tentativo andato a vuoto solamente per la solidarietà di Forza Italia e, personalmente, del senatore Antonio D’Alì. Allora – ricordo – io e i miei  amici imputammo quei fatti all’antagonismo che, tradizionalmente, caratterizzava i rapporti “interni” tra la Federazione di Trapani ed il Coordinamento regionale di Palermo. Ma, probabilmente, le cause erano altre.

IL PANFILO BRITANNIA

In ogni caso – voglio precisare – non ho elementi tangibili per asserire che, all’origine degli attriti fra me e il vertice dell’ex mio partito, vi fossero le interrogazioni sul “Britannia”. Ma non ho certamente elementi per asserire il contrario.


In copertina, dall’archivio dell’Autore: un giovane Michele Rallo interviene ad un convegno sul futuro dell’economia europea. Il primo da sinistra è Lyndon La Rouche, editore della «Executive Intelligence Review» che per primo rivelò la vicenda del «Britannia». 

Scritto da Michele Rallo

La crociera del "Britannia"

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