lunedì 15 novembre 2021

ROGHI TOSSICI IN CAMPANIA - La lunga scia di veleni non risparmia nessuno | AMBIENTE

Incendio, brucia una fabbrica: colonna nera visibile fino a Napoli. Vasto incendio in un deposito della zona industriale. Non risultano feriti. Tenete le finestre chiuse. Sul posto i tecnici di Arpac per il monitoraggio dell'aria. 
Purtroppo, care lettrici e cari lettori de Lo Schiaffo 321 non stiamo parlando di Airola e della Valle Caudina, ma di Arzano ad appena quaranta chilometri dal rogo di un mesetto fa. 
L'Arpac sta combattendo contro una catena di incendi che lascia senza parole. 
Ecco il vergognoso bollettino di guerra che parla da solo:
  • 2 settembre – Termina il monitoraggio della qualità dell’aria avviato a seguito dell’incendio dell’11 agosto nel quartiere di Barra, periferia est di Napoli. I tecnici dell’Arpac erano intervenuti ad incendio ancora in corso per attivare un mezzo mobile, dotato di campionatore ad alto volume, in aggiunta alla stazione fissa di monitoraggio poco distante. Nel complesso, dai rapporti rilasciati dal Laboratorio Diossine della UOC Siti Contaminati e Bonifiche dell’Arpac, non sono emerse criticità specifiche.
  • 2 settembre – Pubblicati i primi risultati dei rilievi svolti in seguito all’incendio, sviluppatosi nella notte tra il 27 e il 28 agosto, in un capannone a Pietradefusi (AV). L’Arpac era intervenuta subito a seguito della richiesta dei Vigili del Fuoco per mettere in funzione un campionatore ad alto volume e 4 campionatori passivi.
  • 10 settembre – A seguito dell’incendio nella notte tra il 25 e il 26 agosto in un deposito di materiale edile a Cesa (CE), l’Arpac interviene di propria iniziativa la mattina del 27 e fornisce successivamente indicazioni al Comune di Cesa e all’Asl sullo smaltimento del materiale combusto, programmando anche prelievi di terreno. In particolare, l’ordinanza sindacale di messa in sicurezza del sito viene elaborata con il supporto tecnico dell’Agenzia.
  • 16 settembre – Incendio zona ASI Teverola-Carinaro, Arpac avvia il monitoraggio. La squadra subito intervenuta ha posizionato un campionatore ad alto volume. Utilizzabili i dati forniti dalle stazioni stabilmente operative nella zona. Il 19, 20 e 22 settembre vengono comunicati i risultati analitici dei tre cicli di campionamento. Il 24 vengono prelevati cinque campioni di terreno superficiale a Teverola, Casaluce, Marcianise, Gricignano d’Aversa e nella zona ASI Teverola-Carinaro, i cui risultati analitici sono disponibili l’11 ottobre.
  • 23 settembre – L’Arpac interviene ad Albanella (SA) in seguito all’incendio di un sito di trattamento e recupero rifiuti. Posizionata la strumentazione necessaria al monitoraggio. Il 30 settembre sono disponibili gli esiti analitici dei due cicli di campionamento.
  • 25 settembre – Arpac interviene nottetempo a seguito dell’incendio di rifiuti abbandonati nel quartiere di Poggioreale a Napoli. La stazione di monitoraggio più vicina è all’Ospedale San Giovanni Bosco. Posizionato un campionatore ad alto volume. I primi risultati del monitoraggio vengono diffusi il 29 settembre.
  • 13 ottobre – Incendio nella zona industriale di Airola (Valle Caudina). I tecnici dell’Arpac effettuano subito un sopralluogo e impartiscono prescrizioni per minimizzare gli impatti ambientali derivanti dalle attività di spegnimento. Installati campionatori passivi a simmetria radiale e un campionatore ad alto flusso. Utilizzabili anche i dati delle stazioni stabilmente operative sul territorio. Il 14 vengono diffusi i primi dati qualità aria. E poi il 15, il 16, il 18 e il 21.
  • 17 ottobre – Incendio a Montefredane (AV) in un deposito di autoarticolati nella frazione di Arcella. I tecnici dell’Arpac intervengono già dalle prime ore e impartiscono le prescrizioni per minimizzare l’impatto ambientale. Installato campionatore ad alto flusso. Utilizzabili anche i dati delle stazioni fisse sul territorio (2 ad Avellino e una a Pianodardine). Esiti analitici disponibili a partire dal 18 ottobre e poi il 19, il 22 e il 26.
  • 3 novembre – Riunione in Prefettura a Benevento per valutare le possibili conseguenze sulla produzione olivicola dell’incendio del 13 ottobre ad Airola nello stabilimento SAPA. L’Arpac relaziona sugli esiti analitici dei 10 campionamenti di top soil effettuati. L’On.le Maglione e l’Assessore all’agricoltura della Regione Campania, Dr. Caputo, esprimono compiacimento per il monitoraggio effettuato. Il Prefetto si complimenta con l’Arpac per il lavoro svolto, sin dal primo momento, con efficienza e tempestività. Il 5 novembre l’Arpac trasmette un’articolata documentazione al riguardo, relativamente a inquinanti atmosferici, terreni ed acque.
  • 9 novembre – L’Arpac potenzia ulteriormente la rete di stazioni di monitoraggio ad Avellino (PM10, PM2.5, PM1, PM4 e polveri totali sospese) nell’ambito di un progetto complessivo di rafforzamento della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria.
  • 15 novembre - Arzano, brucia una fabbrica: colonna nera visibile fino a Napoli. Vasto incendio in un deposito della zona industriale. Non risultano feriti. La sindaca: "tenete le finestre chiuse". Sul posto i tecnici di Arpac per il monitoraggio dell'aria. Gli esperti hanno posizionato un campionatore ad alto volume per la ricerca di diossine e furani potenzialmente dispersi in atmosfera nel corso dell'incendio. 

“Al momento - si legge in una nota - sono disponibili i dati grezzi orari forniti dalla rete delle stazioni fisse di monitoraggio della qualità dell’aria, che misurano le concentrazioni di diversi inquinanti, tra cui Pm10, Pm2.5, monossido di carbonio, ossidi di azoto, benzene. Finora la rete non ha rilevato significativi aumenti delle concentrazioni degli inquinanti monitorati, chiaramente riconducibili all’incendio. 

Tuttavia le condizioni meteo, nel corso della mattinata, sono state caratterizzate da venti deboli, al momento in lieve intensificazione, che non favoriscono il rimescolamento atmosferico e la conseguente dispersione degli inquinanti. Per valutare il quadro della qualità dell’aria, anche nei giorni successivi all’evento, nell’area più direttamente esposta agli effetti dell’incendio, a breve l’Agenzia attiverà un laboratorio mobile per il monitoraggio di un set di inquinanti atmosferici.

RIFLESSIONI

L'incredibile catena di velenosi e nebulosi incendi è sotto gli occhi di tutti. Potrebbe esserci una regia occulta e infame alle spalle, oppure tutti questi episodi sono riconducibili a singole azioni, non coordinate? La pista degli incendi dolosi, spesso, si rivela quella giusta, ma potrebbero esserci anche meri problemi tecnici legati alla scarsa sicurezza degli impianti, spesso a malapena in regola. 

In attesa di sviluppi celeri e concreti da parte della Magistratura e delle Autorità competenti, inviamo le nostre più sentite maledizioni ai responsabili di questo scempio. Bastardi!

Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo





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