lunedì 17 ottobre 2022

FAVOLE ITANGLOMANI - 20 baggianate itanglesi demistificate una ad una (4/20) | CULTURA

I sostenitori dell’itanglese tendono spesso a contraddirsi. Non è inusuale che nella stessa frase neghino il fenomeno, o lo minimizzino, per poi però anche dire che è un’ottima cosa, bella, moderna, inevitabile, e «comune a tutte le altre lingue». Analizziamo una a una le gemme più tipiche alla fiera dell’anglomania.

 4. Gli anglicismi sono limitati ad ambiti settoriali.

RISPOSTA: E la testa non serve solo a dividere le orecchie.

Anche un non vedente e un non udente avranno notato che l’italiano dell’anno 2021 si appoggia sempre di più ad anglicismi puri in qualsiasi ambito. Ê dappertutto. Sembra quasi che ormai non si riesca più a infilare tre frasi di seguito senza qualcosa d’anglo. Di nuovo, guardiamo i numeri rilevati nello studio comparativo dei giornali quotidiani.

Le centinaia di anglicismi rilevati su la Repubblica andavano da lifestyle a beauty, da green a recovery, da lockdown a longform, da beachwear a intelligence, da privacy a smart, da no-vax a green pass, da authority a climate change, da Italian tech a cartoons, da cultura woke a gender gap, da news a brand, da welfare a cashback, da hacker a pallets, e da girl band a pet therapy, da long covid a step.

Il mantra secondo cui «in Inghilterra dicono tiramisù» potrebbe al massimo valere nell’ambito gastronomico (ma, occhio, solamente se si parla di cibo italiano, che non è l’unico a godere di popolarità in Gran Bretagna – si pensi alla normalizzazione di termini come chef, gateaux, chorizo, paella, gambas, dorada, sangria, fois gras, balti, masala, pakora, wok e centinaia di altri).

Magari andrebbe bene anche in alcuni ambiti musicali con termini quali arpeggio, adagio e andante, soprano e opera.

Invece, in Italia, gli anglicismi puri e duri in italiano fioccano da tutte le parti. Economia, informatica, scienza, politica, università, medicina, musica, sport, spettacolo, moda, motori, architettura, ecologia, cinema. Tutto. Ormai persino la gastronomia è saturata di anglicismi (si pensi alle sempre più numerose referenze a food & wine, wine bar, happy hour, cupcakes, drink, streetfood, pulled pork, bakery, taste experience, sugar free e tutto il resto).

Quelle espresse in questo articolo sono le opinioni dell’autore, che non corrispondono necessariamente a quelle de "Lo Schiaffo 321". Immagini tratte dalla rete.

Fonte: https://campagnapersalvarelitaliano.com/favole-itanglomani/

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