sabato 3 dicembre 2022

FAVOLE ITANGLOMANI - 20 baggianate itanglesi demistificate una ad una (15/20) | CULTURA


I sostenitori dell’itanglese tendono spesso a contraddirsi. Non è inusuale che nella stessa frase neghino il fenomeno, o lo minimizzino, per poi però anche dire che è un’ottima cosa, bella, moderna, inevitabile, e «comune a tutte le altre lingue». Analizziamo una a una le gemme più tipiche alla fiera dell’anglomania.

15. L’inglese è la lingua franca. È bene che gli italiani usino tante parole inglesi così finalmente imparano.

RISPOSTA: Viva le lingue, tutte, ma non gli intrugli pacchiani, confusi e provinciali. Le lingue si parlano quante più possibili, e il meglio possibile, ma le lingue si parlano una alla volta. Non si mischiano. Gli svedesi sono notoriamente campioni mondiali dell’inglese. Guardate i loro giornali. Comparateli con le prime pagine in creolo di Repubblica, Huff Post Italia, il Foglio, la Stampa. Gli anglicismi sono quasi inesistenti.

E mostri linguistici itangloidi come la pagliacciata del daily tampon, del drive-in covid, del droplet, del Recovery e lo smart working ti renderanno incomprensibile non solo a milioni di italiani, ma anche – facendo una figura da zimbelli – ad un pubblico internazionale. (guarda qui)

Quelle espresse in questo articolo sono le opinioni dell’autore, che non corrispondono necessariamente a quelle de "Lo Schiaffo 321". Immagini tratte dalla rete.

Fonte: https://campagnapersalvarelitaliano.com/favole-itanglomani/

Nessun commento:

Posta un commento