venerdì 16 dicembre 2022

SPECIALE ALLUVIONE 1999 - Calamità reale e denaro virtuale. Il giallo dei miliardi scomparsi | POLITICA


calamità reale e denaro virtuale 
il giallo dei miliardi scomparsi 

Sul palcoscenico della tragedia reale si recita anche la farsa del denaro virtuale: 300 miliardi di lire per opere idrogeologiche che la Regione Campania stanziò o forse non stanziò, che ieri c'erano e oggi non ci sono più.

E che rimbalzano da un politico all'altro: l'attuale giunta, di centro-sinistra, accusa la vecchia giunta, di centro-destra, che a sua volta se la prende con la nuova, che però, miracolo dei ribaltoni mastelliani, è anche un po' la vecchia giunta. Sembra uno scioglilingua. È la storia di 250 miliardi di fondi europei e 50 regionali svaniti nel nulla.

Il 22 novembre del '98, racconta Franco Bianco, originario di Cervinara e capogruppo di Forza Italia alla Regione Campania, quei soldi con un'apposita delibera furono «appostati in bilancio». Il termine è tecnico e brutto, ma si dice proprio così. 

«Significa che furono messi in bilancio. Erano destinati», spiega Bianco, «ai 219 comuni a grosso rischio della Campania. Tra questi anche Cervinara, che aveva segnalato la necessità di pulire due torrenti, il San Gennaro, per una spesa prevista di 600 milioni, e il Cardito, spesa di 500 milioni».

d- E poi? 

r- «Poi la giunta di centro-destra, quella presieduta da Antonio Rastrelli, cadde. Arrivò il ribaltone e, grazie alla conversione delle truppe mastellate, anche l'attuale giunta Losco».  

d- E i soldi per Cervinara e gli altri Comuni?  

r- «Centoventisei miliardi della Comunità europea furono utilizzati per l'emergenza Sarno».  

d- E gli altri?  

r- «Caduta la giunta Rastrelli, tutto passò nelle mani della giunta Losco».  

d- E cosa è successo?  

r- «La somma è stata riappostata nel bilancio '99 e a settembre la relativa delibera è stata mandata in quarta Commissione consiliare. L'assessore al Bilancio si è però opposto sostenendo che quei soldi non c'erano, mentre l'assessore alla Difesa del suolo si è pronunciato a favore dicendo che quei miliardi c'erano. Il presidente della commissione ha chiesto spiegazioni e proprio in quei giorni a Cervinara si è scatenato il finimondo».  

d- Mentre a Roma discutevano, a Sagunto con quel che segue. E dopo la tragedia?  

r- «Dopo la tragedia la giunta Losco ha ritirato la delibera da 300 miliardi e ne ha presentata una da 50, quaranta per il monitoraggio e dieci per gli interventi in quattro province. Due miliardi e mezzo a provincia. Una miseria. E per questo io mi sono opposto». 

d- Al Comune di Cervinara, però, è anche arrivata una comunicazione in cui si diceva che quei soldi c'erano e che bisognava presentare i relativi progetti, cosa che il Comune ha regolarmente fatto venendo poi a sapere che quei soldi non c'erano. Una beffa, prima del danno. E la lettera che informava i Comuni a rischio risale al periodo della giunta Rastrelli, quella di centro-destra. È corretta una tale procedura?

r- «Era la comunicazione di una proposta di delibera». 

d- Corretta? 

r- «Non proprio. Ma tenga presente che gli assessori di centro-destra, almeno in parte, sono gli stessi assessori che oggi fanno parte del centro-sinistra. Sono gli stessi che prima hanno dato delle aspettative e ora gridano allo scandalo». 

d- Chi sono? 

r- «Io li chiamo i mastelliani. Il presidente della giunta, Andrea Losco, che ora parla di una delibera fantasma fatta dalla precedente giunta, è stato presidente della Commissione Bilancio e come tale ha dato l'assenso tecnico per i 300 miliardi. E l'assessore ai Lavori pubblici e al sottosuolo della giunta di centro-destra è assessore ai Lavori pubblici nella giunta di centro-sinistra».

d- Potenza dei ribaltoni.

r- «Certo, ma come cittadino di Cervinara mi preme anche far notare che ai funerali delle vittime Andrea Losco non c'era. E non c'erano neppure Mancino e la Jervolino. C'eravamo noi. E, delibera o non delibera, mancavano tanti di quelli che oggi dicono di stare dalla parte di Cervinara».

tratto da: Il Borghese, settimanale de "Il Principe, Destra di Popolo" (9.1.2000) 
Autore: Mattias Mainiero.

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