giovedì 6 maggio 2021

TERRE DI BRIGANTI 2.0, i Volontari dell'Arte e della Storia del Brigantaggio



Amme pusate chitarre e tammure

Pecchè sta musica s'ha da cagnà

Simme brigant' e facimme paura

E ca sch'uppetta vulimme cantà

E ca sch'uppetta vulimme cantà

Questa volta lo spirito della Montagna sorride. Finalmente, dopo tanti anni di attesa silente, prende vita la fase costituente di un sogno. Francesco Viola, Antonio Musto e Salvatore Zullo hanno lanciato sulle reti sociali, il 3 maggio 2021, un gruppo di volontari dell'arte e della ricca di storia autoctona. Un'ottima notizia che porta entusiasmo in un momento difficile per tutta la comunità. Il fermento culturale della Nuova Caudium potrebbe essere contagioso e rilanciare la passione per la terra dei nostri avi. Gli appassionati di cinema autoprodotto dal basso avranno pane per i loro denti, musica per le loro orecchie e affascinanti immagini per i loro occhi.  

Lo Schiaffo 321 saluta con entusiasmo questa interessante iniziativa e riporta per le lettrici ed i lettori le parole dei Briganti 2.0

«Prende forma il progetto storico-culturale di rivalutazione del territorio e a tale scopo si è creato un gruppo social Facebook denominato: “Terre di Briganti”. Chiunque, animato da indispensabile senso di responsabilità, può chiederne l’iscrizione (creato per necessità organizzative in forma privata). Come ben si può immaginare la partecipazione esula dalla sola e pura interpretazione. Si può contribuire per l’aspetto tecnico-logistico (allestimento scene, impianti tecnici, microfonisti, elettricista, imbianchino, tutela dell’ordine, ecc.), per quello costumistico (sartoria, accessori, trucco-parrucco, ecc.)».

Insomma, chiude l'appello, come si dice dalle nostre parti “A dà na mano!!!”.

lillino Renna

Una quarantina di anni fa, grazie al Prof. Angelo Renna, a cui è dedicata la Pro Loco Cervinarese, la storia del Brigantaggio locale venne portata alla luce con il celebre romanzo storico Terre di Briganti, scritto nel 1972 e ristampato nel 2011. L'opera del grande scrittore Caudino, il caro prof. Lillino,  potrebbe, finalmente, uscire dalle pagine ingiallite di un libro, introvabile la prima edizione, per trasformarsi in un lungometraggio a tutti gli effetti, destinato ad un pubblico di tutte le età. In realtà un episodio pilota venne solo abbozzato e girato sperimentalmente, ma i tempi erano ben diversi. 


Nell'attesa dei prossimi sviluppi in merito, Vi proponiamo un inedito lungometraggio dal titolo simile a quello in cantiere: Terra di Briganti. Il lavoro è tratto dalla web tv Voce di Strada ed è stato messo in piedi dall'Associazione C.R. di Postiglione, in provincia di Salerno.

Buona visione.

Terra di Briganti

Riflessioni

Il legame tra il fenomeno del Brigantaggio e la Valle Caudina è sempre stato molto radicato e sentito dalla gente, nonostante la clamorosa occupazione cinematografica americana del dopoguerra e l'indifferenza, pilotata a nostro avviso, del grande cinema Italiano, almeno fino ai giorni nostri. 

In poche parole, chilometri di pellicola dedicati ai Vaccari d'Oltreoceano hanno oscurato la magia del ribelle nostrano, barbuto e romantico da far invidia anche a Che Guevara. Senza dimenticare le Brigantesse, vere e proprie eroine senza paura. 


la beffa

La beffa è ancora più amara, duole ricordarlo, perché i più grandi capolavori del genere vennero girati proprio a casa nostra, nel Meridione d'Italia. Infatti, tra il 1964 e il 1978 furono prodotti decine di ottimi filmi, riuscendo addirittura a risollevare l'immagine anche di quello a stelle e strisce

Le opere western sono solitamente ambientate nell'ovest americano del XIX secolo, tra la guerra di secessione che insanguinò quel paese (1861-1865) e la fine del XIX secolo. 

Ora c'è la prospettiva concreta di poter rimediare in maniera costruttiva e diretta a questa mancanza. Avremo preferito vedere sul grande schermo, ovviamente, un Carmine Crocco o un Fiore Taddeo al posto dei cowboys. Rendere giustizia ad un popolo martoriato dalla repressione sabauda è un dovere che con il cinema si sposa bene. Uno schiaffo allo storia costruita ad arte dai vincitori piemontesi sulla pelle di un Sud complesso e articolato. I tempi sono maturi, anche in vista del traforo del Partenio che potrebbe ostacolare le riprese. 

CERVINARA

Una scenografia naturale, eterna ed unica come il Verde Partenio merita tutti i riflettori del mondo. Chissà, magari quelli di Netflix o affini potrebbero fiutare l'affare e lanciare una serie tv proprio sul Brigantaggio. Le nostre terre sono ricche di tesori nascosti e nei sogni tutto può succedere. Annunciamo, a breve, un'intervista agli ideatori della struttura organizzativa, già pronta per essere operativa. Nel frattempo non tagliatevi la barba.


Per dire la Vostra, c
ontattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo

immagini tratte dalla rete, la Brigantessa nella foto è Carolina Casale.

1 commento:

  1. Senza la nostra memoria storica siamo costretti all'estinzione. Siccome a questo non siamo per nulla avvezzi ... ci siamo ... Barbe comprese!!!!

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