domenica 5 dicembre 2021

Dopo San Martino meta di camperisti, arrivano gli Ecosessuali tra Partenio e Taburno? | AMBIENTE

Dopo San Martino meta di camperisti, arrivano gli Ecosessuali tra Partenio e Taburno? 

Cresce il turismo in Valle Caudina grazie alla presenza di numerosi camperisti, provenienti dalla Campania, Lazio, Abruzzo e Molise. A San Martino Valle Caudina hanno potuto fruire di uno spazio attrezzato e deputato ad accoglierli, ossia l'area polifunzionale di via Madre Teresa di Calcutta, alle spalle della Sala Unicef. Il Comune Caudino è molto soddisfatto dell'ennesimo passo in avanti per il bene di tutta la comunità locale: 

camperisti

"Gli amici camperisti hanno visitato le bellezze storiche architettoniche e paesaggistiche del nostro Paese (San Martino ndr), della Valle Caudina e hanno degustato presso i nostri ristoratori le peculiarità enogastronomiche. Ringraziamo l'organizzatore del raduno, il signor Giovanni Paolone, che da oltre cinque anni collabora con l'Amministrazione a realizzare questi appuntamenti. 

Molti amici camperisti ritornano con piacere  perché hanno da sempre apprezzato il nostro territorio, ma soprattutto perché, ogni anno, hanno la possibilità di scoprire nuovi posti, grazie alle novità che vengono proposte".

La Valle Caudina turistica, infatti, sarebbe anche tra gli obiettivi logistici degli Ecosessuali Europei, un fantomatico gruppo di ambientalisti che ama la Terra intesa come moltiplicatore di erotismo ed eccitazione. L'ecosessualità è nata nel 2008 come corrente artistica, con lo scopo di venerare il pianeta e oggi oltre 200mila persone nel mondo praticano questo orientamento sessuale.

Il Movimento Ecosessuale punta ad avere rapporti intimi con tutto ciò che appartiene alla natura: piante, alberi, fiori e altro. La Nuova Caudium potrebbe essere il luogo ideale per unirsi con la Natura, almeno secondo le voci di corridoio. Dunque, non solo rispetto della natura inteso come ecosostenibilità con l'utilizzo di giocattoli erotici in legno, lubrificanti ecologici, vibratori ed eco-preservativi. 

Il nudismo, una parte fondamentale di questa sessualità ecologica, potrebbe invadere le montagne Caudine. Gli unici "indumenti" che può indossare un ecosessuale sono le foglie. 

Sono state le due artiste eco-femministe Anna Sprinkle ed Elisabetta Stephens a partorire il termine ecosessuale, curando anche la redazione di un manifesto, sempre più condiviso anche in Italia, dove la nuova "corrente" sembra aver preso abbastanza piede, con l'adesione, recente, persino di molti vip che hanno dichiarato apertamente ai media di essere ecosessuali.

Riportiamo per le lettrici ed i lettori de Lo Schiaffo 321 il Manifesto Ecosessuale, senza filtri, in modo tale da analizzare i contenuti senza etichette o paraocchi. Questa cinghia di trasmissione culturale cerca di essere libertaria, pur non condividendo pensieri e azioni riportate su queste colonne digitali. Tuttavia, per masticare gli argomenti c'è bisogno di un'apertura culturale saggia.

NOI SIAMO ECOSESSUALI 

La Terra è la nostra amante. Ne siamo pazzamente, appassionatamente e fieramente innamorati e innamorate, e rendiamo grazie per questa relazione ogni singolo giorno. Per creare una unione con la Terra che sia mutuale e più sostenibile, collaboriamo con la natura. Trattiamo la Terra con gentilezza, rispetto e tenerezza.

FACCIAMO L’AMORE CON LA TERRA

Siamo amici dell’acqua, della terra, del fuoco e dell’aria. Abbracciamo gli alberi senza vergogna, massaggiamo la terra con i nostri piedi, parliamo eroticamente alle piante. Siamo naturisti, adoratori del sole, osservatrici di stelle. Accarezziamo le rocce, godiamo delle cascate, spesso ammiriamo le curve della Terra. Facciamo l’amore con la Terra attraverso i nostri sensi. Celebriamo il nostro punto E. Siamo degli/delle sporcaccioni/e.

SIAMO UNA COMUNITÀ GLOBALE IN RAPIDA CRESCITA DI ECOSESSUALI

Questa comunità include artisti, accademici, lavoratori del sesso, sessuologhi, guaritori, attivisti ambientali, feticisti della natura, giardinieri, uomini e donne d’affari, terapeuti, avvocati, pacifisti, eco-femministe, scienziati, educatori, rivoluzionari evoluzionisti, creature e altre entità provenienti da percorsi di vita diversi. Alcuni/e tra noi sono SexEcologists che indagano ed esplorano i luoghi in cui la sessualità e l’ecologia intersecano la nostra cultura. 

Come consumatori/trici puntiamo a comprare meno. Quando dobbiamo farlo, compriamo prodotti sostenibili, biologici e a km zero. Che sia in fattoria, al mare, tra i boschi, in piccole cittadine siamo in empatia con la natura.

SIAMO ATTIVISTI ECOSESSUALI

Salveremo le montagne, le acque e i cieli con ogni mezzo necessario, soprattutto attraverso l’amore, la gioia e i nostri poteri di seduzione. 

Metteremo fine allo stupro, all’abuso e all’avvelenamento della Terra. Non perdoniamo l’uso della violenza, sebbene riconosciamo che alcuni/e ecosessuali/e potrebbero scegliere di combattere i maggiori responsabili della distruzione della Terra attraverso disobbedienza pubblica e strategie di attivismo ambientale anarchiche e radicali

Accogliamo le tattiche rivoluzionarie dell’arte, della musica, della poesia, dell’umorismo e del sesso. Lavoriamo e giochiamo instancabilmente affinché sia resa giustizia alla Terra e per la pace globale. Le bombe fanno male.

ECOSESSUALE È UNA IDENTITÀ

Per alcuni tra noi essere ecosessuale è la nostra prima identità (sessuale), mentre per altri non lo è. Ecosessuale può essere LGBTQI, eterosessuale, asessuale, e/o altro. Invitiamo e incoraggiamo gli ecosessuali a farsi avanti. Siamo ovunque. Siamo polimorfi e poli-amorosi. Facciamo conoscere alle persone la cultura ecosessuale, la sua comunità e le sue pratiche. Prendiamo la verità che segue per autoevidente

noi siamo tutti parte della, non separati dalla, natura. 

Così ogni sesso è ecosesso.

LA PROMESSA ECOSESSUALE. Prometto di amarti, onorarti e aver cura di te, Terra, finché morte non ci ricongiunga per sempre. VIVA LA ECOSEX REVOLUCION! UNISCITI A NOI! Scritto da Elisabetta Stephens e Anna Sprinkle

La sessuecologia, nota anche come ecosessualità, è una forma radicale di attivismo ambientale basato sul feticismo della natura, l'idea della terra come amante. Invita le persone a trattare la terra con amore piuttosto che vederla come una risorsa infinita da sfruttare.

È stato fondato, in pratica, per rendere l'attivismo ambientale "più sexy, divertente e diversificato". La sessuecologia impiega umorismo assurdo, performance art e positività sessuale, che secondo Stephens "potrebbe produrre nuove forme di conoscenza che hanno il potenziale per alterare il futuro, privilegiando il nostro desiderio che la Terra funzioni con il maggior numero possibile di sistemi ecologici diversi, intatti e fiorenti". 

La coppia promuove l'educazione, eventi come il simposio ecosex e l'attivismo, come la protezione dei monti Appalachi dalla rimozione della cima delle montagne. 

Il Partenio e/o il Taburno sarebbero luoghi ideali per questo Movimento apparentemente bizzarro. Per la cronaca, in questi giorni, in tutta la Provincia di Avellino ci sono manifestazioni con simpatico Pino Irpino al centro del discorso "verde" e dell'affetto della gente.


ECOSESSO
Un Caudium Ecosex Symposium, sul modello di San Francisco con esperti, docenti, sessuologi, ex attori, attrici porno e attivisti per l'ambiente potrebbero diffondere in Campania questo orientamento del tutto naturale e sensibilizzare la gente a difesa del territorio, della vicina Terra dei Fuochi a Tufara Valle per dare una spinta decisiva all'ecologia della Nuova Caudium

In Australia c'è una spiaggia dove imparare l'ecosessualità insieme a chi, senza poter utilizzare letti o altri artifici, fonde sesso ed ecologia per un miscuglio inusuale e travolgente. Dalla tematica ambientalista non si sfugge: l'impegno degli ecosessuali è "Amare, onorare e accudire la Terra, fino alla morte". L'ambiente è un bene da rispettare, ma anche e soprattutto un elemento da coinvolgere nell'intimità. Figuriamoci una lotta per sensibilizzare al rispetto dell'ecosistema con l'ecosesso. Un'avanguardia degna di Gabriele D'Annunzio per l'elevata carica erotica e politica.

Ma dal punto di vista giuridico, praticare l'ecosessualità può avere conseguenze? 


le LEGGI
Lo Studio Cataldi ha le idee chiare: Amoreggiare senza vestiti, strusciandosi su sabbia o piante, fiori e alberi fino a pochi mesi fa avrebbe senz'altro integrato il reato di atti osceni. Oggi, la fattispecie ex art. 527 del codice penale non è più reato, grazie all'operazione depenalizzazione del febbraio scorso, ma l'illecito rimane. Le oscenità infatti sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria piuttosto salata, che parte da un minimo di 5mila a un massimo di 30mila euro. E se gli atti sono commessi all'interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori, con pericolo che essi vi assistano, dalla condanna penale non si sfugge. 


DENdROFILIA
L’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica di Roma, come Associazione scientifico-culturale si occupa di clinica, formazione e ricerca scientifica, tuttavia affronta così il tema, molto delicato:

Ecologia ed erotismo sono due macroaree antropologiche che non sembrano avere, apparentemente, punti di contatto, ma esiste contrariamente a quello che si possa pensare una forma atipica di sessualità in cui si innesta tra i due un legame erotico. 

La “dendrofilia” è quella parafilia (maschile e femminile) con una vivida componente feticistica, che consiste nell’attrazione sessuale per gli alberi finalizzata sia nel desiderio di congiungersi “organicamente” all’essenza arborea, sia in pratiche masturbatorie maschili in uso alle popolazioni tribali del Sud America che, come testimoniato da Brenda B. Love (1992), eiaculavano sulla corteccia degli alberi in veste rituale: in queste stravaganti dinamiche è presente una connotazione mistica e animistica della condotta sessuale che rimanda ad un concetto di sacralità e mitologia che rievoca la figura arcaica del dio fallico Priapo, simbolo innato di fertilità e venerato dai Romani per la protezione delle mietiture.

dendrofili

Grazie alla globalizzazione e allo sviluppo dell’informatica, il comportamento sessuale atipico della dendrofilia ha dato la genesi al fenomeno dell’ecosessualità, che si è sviluppato rapidamente negli States (soprattutto nelle comunità LGBTQ), trovando i natali durante <<l’Ecosex Symposium>> di San Francisco (2010) dalle artiste/attiviste Anna Sprinkle e Elisabetta Stephens, le quali invitano apertamente i cybernauti a scoprire questo particolare “orientamento” attraverso la propaganda sul network ed inneggiando ad una forma meno pudica e più libera di fare sesso nel rispetto della natura e creando una dimensione in cui uomini e donne “godono” dei benefici psicofisici di un’estasi erotica. 

Dati alla mano, questa originale attività copulativa fra partner conta un seguito di più di duecentomila attivisti che si muovono nella convinzione che l’ambiente rappresenti un bene da rispettare e da coinvolgere nell’intimità, in cui la Terra è il simulacro di un’amante dalla carica erotica travolgente capace di enfatizzare l’eccitazione di chi si autodefinisce... 

<<follemente, appassionatamente e ferocemente innamorato>>.

Dal manifesto “Ecosex” è palese che gli attivisti mirano a creare un rapporto più comune e sostenibile con la Terra, “facendo l’amore” con la natura stessa e rivendicando la propria “identità” e necessità di esprimere una sessualità “sana” e non “deviante”, puntando al prestigioso traguardo di incrementare la comunità globale di individui ecosessuali

Il messaggio inconscio di questo proclama è che il rispetto e la salvezza del pianeta diventerà un obiettivo più facile da realizzare se la Terra stessa diventa parte di un coinvolgente circolo amoroso: insomma, l’ecosexuality può essere considerata come una rivisitazione sessuo-culturale del motto sessantottesco.

L'Unione dei Comuni Caudini è pronta per accogliere un flusso di turismo degno di tale nome  o bisogna aspettare gli eventi ecosessuali di massa per movimentare la situazione stagnante?

Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo

immagini tratte dalla rete, alcune riferite all'evento Pino IrPino.

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