sabato 11 dicembre 2021

PREVENZIONE ONCOLOGICA GRATUITA in Valle Caudina | SALUTE

PREVENZIONE ONCOLOGICA GRATUITA in Valle Caudina 

Parte la massiccia campagna di prevenzione a costo zero per la Popolazione della Valle Caudina. Prima tappa a Campoli del Monte Taburno, per poi passare il 12 dicembre a Montesarchio, il 14 a Tocco Caudio, il 15 a Bucciano, il 16 a Moiano, il 17 a Frasso Telesino, 18 a Durazzano e chiusura a Sant'Agata dè Goti il 19 di questo mese. L'accesso al camper, targato Asl e Regione Campania, è previsto dalle ore 9 alle 18. In quella fascia oraria saranno eseguiti Pap test, mammografie e analisi al colon retto.

In prima linea con la campagna "Mi voglio bene" troviamo l’Azienda Sanitaria Locale Benevento con il direttore generale Gennaro Volpe e la direttrice sanitaria Maria Concetta Conte. Attivi i Sindaci dei comuni che afferiscono al distretto sanitario di Montesarchio, ente diretto dal Dott. Gelsomino Antonio Ventucci con l'assistenza dott.ssa Rossella Bassi, responsabile dell’Unità Operativa Semplice (U.O.S.).

Lo Schiaffo 321 pubblica il materiale tratto in rete dall'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, utile per sensibilizzare alla delicata tematica le care lettrici ed i cari lettori. Noi siamo indirizzati sulla linea della prevenzione e del controllo sistematico, unica arma per combattere radicalmente "'a' malatia".

Pap test

Il Pap test (test di Papanicolaou, dal cognome del medico che lo ha inventato) e il test per il Papilloma virus (HPV-DNA test) sono due esami di screening, che si effettuano cioè anche in donne sane senza alcun segno di possibile malattia. Lo scopo è individuare precocemente tumori della cervice uterina o specifiche alterazioni, sempre a livello delle cellule del collo dell’utero, che col passare del tempo potrebbero diventare tali. 

Prima dello sviluppo dell’HPV-DNA test, per questi screening veniva impiegato il solo Pap test, eseguito ogni 3 anni, il cui utilizzo nelle donne dopo l'inizio dell'attività sessuale o comunque a partire dai 25 anni di età ha contribuito significativamente a ridurre la mortalità per tumore della cervice uterina. Oggi per le donne sopra i 30 anni si impiega l’HPV-DNA test e solo se questo dà un risultato positivo si effettua il Pap test, che quindi è diventato un esame di completamento.

Il Pap test si effettua con le stesse modalità di una visita ginecologica, durante la quale si applica lo speculum, uno speciale strumento che dilata leggermente l'apertura vaginale e permette di vedere il collo dell'utero e di effettuare un piccolo prelievo di materiale. L’operatore preleva una piccola quantità di secrezioni dal collo dell'utero tramite un piccolo spazzolino e poi le dispone su un vetrino, fissandole con uno spray apposito. Su questo campione, e nello specifico sulle cellule esfoliate dal tessuto di rivestimento della cervice nella parte che sporge nel canale vaginale, si farà l’esame citologico in laboratorio, esaminandolo con appositi metodi di colorazione e un approfondito esame computerizzato.


MAMMOGRAFIA

La mammografia è una radiografia eseguita mentre il seno è compresso tra due lastre, al fine di individuare la presenza di formazioni potenzialmente tumorali. L’indicazione alla mammografia può seguire alla palpazione di un nodulo in una mammella o a segnali che richiedono un approfondimento diagnostico. La mammografia è inoltre effettuata come test di screening di popolazione per cercare di scoprire eventuali tumori prima che si manifestino.

È un esame che possono fare tutti o ha controindicazioni?

La mammografia è un esame che non ha particolari controindicazioni. Nelle donne sotto i 40-45 anni di età, a causa della densità della ghiandola mammaria, questa indagine può risultare poco leggibile rispetto all'ecografia. Anche gli uomini possono sviluppare un carcinoma della mammella, ma data la rarità di questa condizione, ai maschi questo esame non è mai proposto come screening di massa.

Occorre una preparazione particolare all'esame?

Prima dell'esame non occorre nessuna particolare preparazione. Alcuni studi suggeriscono che l'indagine potrebbe essere più efficace se effettuata nella prima fase del ciclo mestruale.

È meglio che mi faccia accompagnare da qualcuno o posso venire da solo? Potrò guidare la macchina per tornare a casa?

La mammografia non prevede anestesia né lascia conseguenze che richiedano l'aiuto di un'altra persona.

L'esame è doloroso o provoca altri tipi di disagio?

Alcune donne trovano dolorosa la compressione delle mammelle tra le due piastre dell'apparecchiatura per la mammografia, ma il disagio dura solo il breve tempo necessario per l'esame.

L'esame comporta dei rischi immediati?

No.

L'esame comporta dei rischi a lungo termine?

Come per ogni altra indagine radiografica, l'esame espone a una piccola quantità di raggi X, giustificata dalla necessità di accertare o escludere un tumore al seno in situazioni sospette. L'intervallo di età e la periodicità con cui viene effettuato lo screening mammografico in donne senza segni o sintomi sono stabiliti in modo che i benefici di diagnosi precoci a livello di popolazione siano superiori ai possibili rischi legati alle radiazioni, o agli effetti indesiderati del trattamento di tumori poco aggressivi che non avrebbero influito sulla qualità o l'aspettativa di vita (sovra diagnosi).

Quanto dura?

Il tempo di esecuzione di una mammografia è di 5-10 minuti.

Alla fine devo restare in osservazione? Per quanto?

Terminato l'esame, si può tornare subito a casa.

Posso riprendere subito la mia vita normale o devo avere particolari accortezze?

Si può riprendere subito la normale vita di tutti i giorni.

Colon-retto

Il cancro del colon-retto è il tumore più diffuso in Italia, nel totale tra uomini e donne. Considerando separatamente i due sessi è il secondo più comune nelle donne e il terzo negli uomini. Il tumore del colon-retto ha origine quasi sempre da polipi adenomatosi, tumori benigni dovuti al proliferare delle cellule della mucosa intestinale, che impiegano mediamente tra i 7 e i 15 anni per trasformarsi in forme maligne. 

È in questa finestra temporale che lo screening consente di fare una diagnosi precoce ed eliminare i polipi prima che abbiano acquisito caratteristiche pericolose. I polipi, infatti, possiedono due proprietà che li rendono facili da individuare: tendono a sanguinare e sporgono dalla mucosa per cui sono visibili sulla sua superficie. Per questa ragione i test di screening attualmente in uso sono:

  • la ricerca del sangue occulto nelle feci;
  • la rettosigmoidoscopia.

La colonscopia vera e propria in Italia è consigliata soltanto in una seconda fase, se la ricerca del sangue occulto nelle feci ha dato esito positivo. Anche per la cosiddetta colonscopia virtuale non ci sono attualmente prove che sia superiore ai test attualmente in uso per i programmi di screening.

Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo


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