lunedì 18 ottobre 2021

VINCENZO DAMASCO: Dal successo di San Marino alle critiche su Rock.it | MUSICAUDIUM

Cresce l'attenzione per il cantautore Caudino conosciuto come Damasco, nome d'arte di Vincenzo Napolitano, impegnato dal 14 al 16 ottobre 2021 al Gran Galà dei Festival presso il Teatro Titano di San Marino. L’International Festival Partner, Gran Galà dei Festival, consiste in un concorso riservato ai Festival (per tali si intendono anche i Concorsi – Scuole di Formazione) che si iscrivono e diventano Partner con facoltà di presentare  fino a cinque dei loro migliori artisti, che li rappresenteranno  in una gara con selezioni, la cui serata finale è il “Gran Galà dei Festival”. Damasco è salito sul palco ricco di espressioni artistiche, dal cabaret alla sfilata, dal canto all’esecuzione musicale, al ballo alla comicità: 

Tutto ciò che è spettacolo in un contenitore che è L’International Festival Partner-Gran Galà dei Festival. 

damasco al gran galà

Vincenzo Napolitano in arte Damasco è stato selezionato nella categoria canto dall'organizzazione ARTE CIOFFI, partner ufficiale del Gran Galà dei Festival e del Sanremo Rock e Trend Regione Campania.

Damasco si è esibito con un suo brano inedito "Emily" e accompagnato da Enrico Raucci alla chitarra, Raffaele Izzo al basso e Gabriele Napolitano alla batteria ha dato il massimo, come sempre. La musica in Valle Caudina ha una lunghissima storia che parte fin dagli anni 50/60. 

Enzo Cioffi ha scritto un libro bello e intenso: sui giovani e sulla musica negli anni Cinquanta e Sessanta, sull’Italia e il Sannio beneventano e Caudino, ben collegati allora con i grandi processi che trasformavano il mondo.

Quel mondo fatto di accordi e casse, tuttavia è stato sempre pieno di polemiche, preferibilmente a microfoni spenti. Dietro le quinte il coro di critiche, gelosie, giudizi affrettati, vecchie ruggini e complimenti di circostanza fanno parte del gioco. Discutere sulle prestazioni canore e musicali è un aspetto all'ordine del giorno per chi ha scelto questa difficile strada artistica. 

Riportiamo la recensione fatta proprio dopo l'uscita dell'ultimo lavoro di Damasco. Schiaffi saccenti e qualche carezza tutti diretti a cantautore e complesso. L'articolo firmato da Mattia Nesto è apparso sulla prestigiosa rivista musicale Rock.it:

Pop-Rock radiofonico un po' troppo datato

«"Cerco te" di Vincenzo Damasco per noi ha rappresentato un rovello. Già, perché se da un lato abbiamo apprezzato gli intarsi operistici di pezzi quali "Follia", al tempo stesso abbiamo sinceramente poco compreso e digerito testi, a nostro avviso, fin troppo paludati e ricolmi di cliché con i quali l'artista campano ha disseminato disco. Un disco, per altro, molto denso e anche lungo da ascoltare ma che, ahinoi, pecca per una ripetitività che emerge già dopo una manciata di canzoni.

Abbiamo ben compreso quali siano gli obiettivi di Damasco: un pop-rock radiofonico nel quale mostrare e mostrarsi, anche grazie a una vocalità sicuramente buona e dotata di un timbro caldo e interessante. 

Tuttavia le note positive, sempre a nostro avviso, finiscono un po' qui visto che, a livello generale, abbiamo davvero sentito la mancanza di un ancoraggio a terra in tutte queste canzoni che parlano, soprattutto, d'amore

Abbiamo insomma interpretato "Cerco te" come un enorme esercizio di stile un po' fine a se stesso, non risolto e costantemente in perenne ricerca di un suono radiofonico che, per essere sinceri, giudichiamo sorpassato da almeno vent'anni buoni. Eppure, in pezzi come "Rosa malvagia", ci sono scampoli di buona musica che però troppo spesso vengono strozzati da arrangiamenti eccessivamente muscolari. 

Se dovessimo spendere un-consiglio-uno per Damasco sarebbe: fare meno per fare meglio. E, soprattutto, un po' meno di cliché nei testi, por favor»

DAMASCO

Damasco, si legge nella biografia pubblicata sul sito dell'evento, dal 2016 al 2018, nel ruolo di cantante, intraprende il progetto “Durango”, tribute band nata per omaggiare il grande Fabrizio De Andrè. In questo periodo continuano anche le esperienze in campo colto/elettronico con un master in composizione e arrangiamento con il M° Sandro Di Stefano, con la collaborazione al progetto Liminaria a cura di Leandro Pisano e live performance con il M° Roger Alsop docente presso il “Melbourne Conservatorium of Music”. Seguendo i corsi del M° Giosuè Grassia, ritrova una nuova espressione musicale orientata verso l’utilizzo degli “oggetti sonori” e di “materiale concreto” approdando al concetto di Soundscape composition e con una tesi sul concetto di divulgazione di Paesaggio Sonoro. Laureandosi successivamente nel 2018 in “Composizione con i mezzi elettroacustici” espone un lavoro improntato sulla Fenomenologia della percezione. Il 2019 è dedicato alla realizzazione del primo progetto discografico di matrice cantautoriale/rock, sotto la guida del produttore M° Angelo Cioffi, uscito il 4 Dicembre del 2020.

A nostro avviso Damasco è uno tra i migliori cantautori Caudini e siamo pronti a scommettere sulla sua musica, figlia di una passione che trasuda dalle note e dagli accordi.

Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo




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