lunedì 18 ottobre 2021

AIROLA - Notizie false, stato d'emergenza, polemiche e diossina | AMBIENTE

Oltre al danno la beffa. Si legge dalla pagina ufficiale della Città di Airola un buontempone si diverte a far circolare notizie false, nonostante la situazione ambientale molto complicata. Si ricorda a tutti che domani le attività didattiche delle scuole saranno regolarmente fruibili dalle alunne e dagli alunni di Airola e dintorni.

Intanto, tra cittadini inviperiti e preoccupazione per il futuro, ecco il duro comunicato della CIA Campania, l'organizzazione che chiede lo stato di emergenza per Airola e dintorni. Inoltrata la richiesta alla Regione e all’Assessorato all’Agricoltura. A seguito del terribile incendio divampato nell’area industriale caudina il presidente dell’Organizzazione Alessandro Mastrocinque chiede un ristoro per quanti hanno congelato le attività: 

“Oltre all’aumento dei prezzi delle materie prime e delle scadenze fiscali, le aziende sono vittime di una tragedia ambientale. Si rischia il crack economico”.


La Confederazione Italiana Agricoltori della Campania rappresentata da Alessandro Mastrocinque, a seguito di attenta valutazione e verifica dei danni, presenta alla Regione Campania la richiesta di dichiarazione dello Stato di Emergenza per supportare le numerose aziende agricole che insistono nel raggio di coinvolgimento dell’incendio che ha interessato l’area industriale di Airola, in Valle Caudina, il 13 ottobre scorso.

La vasta portata dell’evento e le conseguenze ambientali al vaglio tutt’oggi dell’Arpa Campania hanno reso necessario l’abbandono delle abitazioni limitrofe – così come disposto da ordinanza comunale- e il congelamento delle attività condotte dalle aziende agricole, che hanno dovuto rinunciare alla raccolta dei prodotti.

L’Organizzazione sottolinea che alla luce dell’ultimo report di monitoraggio licenziato da Arpac il 16 ottobre scorso è stata rilevata una concentrazione di diossine superiore al limite consentito; che l’iter di campionamento dei terreni per la verifica del deposito di inquinanti si esplica in circa 4 settimane, e che le aziende dovranno attendere il campionamento dei prodotti agricoli da parte dell’Asl di competenza.

  Cia Campania ritiene urgente e necessaria la dichiarazione di Stato di Emergenza, non solo per garantire la sicurezza alimentare dei consumatori, ma anche per fronteggiare una quadro complessivo di difficoltà generale” commenta il presidente Alessandro Mastrocinque.

Oggi le aziende devono fronteggiare un aumento indiscriminato delle materie prime, e sono alle prese con le scadenze fiscali. Oltre alla tragedia ambientale rischiamo anche quella economica, con il crack definitivo del comparto. Per questa ragione riteniamo utile garantire un intervento, che deve tradursi in un ristoro economico per le aziende”.

Cia Campania segue con grande interesse le attività di monitoraggio dell’Arpac, da cui si evince che sono in corso i controlli dei possibili impatti ambientali delle acque di spegnimento utilizzate per estinguere l’incendio, con campionamenti delle acque che giungono all’impianto di depurazione comunale dalla rete delle acque reflue dell’area industriale. A questo si aggiungono le variabili metereologiche. Infatti l’Agenzia rileva che “in riferimento al territorio complessivo interessato dall’evento, il quadro meteorologico continua ad essere caratterizzato da una sostenuta ventilazione di grecale che favorisce la dispersione delle sostanze inquinanti".

In attesa di una verifica puntuale del territorio immediatamente esposto attraverso il laboratorio mobile che monitorerà lo stato della qualità dell’aria, e i campionamenti di terreno superficiale in aree di possibile ricaduta degli inquinanti atmosferici diffusi nel corso dell’evento, Cia Campania ritiene urgente un intervento diretto della Regione Campania per supportare le aziende agricole, oggi interessate da una grave penalizzazione.



18 ottobre 2021 - Incendio Airola (Benevento): dati laboratorio mobile - ulteriori dati diossine

Proseguono le verifiche dell’Agenzia ambientale della Campania in seguito all’incendio divampato lo scorso 13 ottobre nell’area industriale di Airola (Valle Caudina).

Monitoraggio diossine.

Oggi sono disponibili i risultati relativi al terzo ciclo di campionamento effettuato dalle ore 12 del 15 ottobre alle ore 10 del 16 ottobre. I risultati evidenziano un valore di concentrazione di diossine e furani (PCDD-PCDF) in aria < 0,0154 pg/Nm3 (picogrammi per normalmetro cubo in termini di tossicità totale equivalente), valore che rappresenta il limite di rilevabilità della metodica analitica utilizzata. 

In precedenza (si rimanda ai comunicati dei giorni scorsi) gli esiti analitici relativi ai campioni prelevati da personale tecnico del Dipartimento provinciale Arpac di Benevento, processati presso la UOC Siti Contaminati e Bonifiche, relativi a un periodo di campionamento di 12 ore tra le 23 del 13 e le 12 del 14 ottobre, avevano riportato un valore di concentrazione di diossine e furani in aria pari a 0,51 I-TEQ pg/Nmc. Anche il secondo ciclo di campionamento che ha avuto inizio alle ore 12 del 14 ottobre fino alle ore 12 del 15 ottobre aveva sostanzialmente confermato tali risultanze, facendo riscontrare un valore di concentrazione pari a 0,50 pg/Nm3.

Dall’analisi dei dati, considerato che non sono presenti limiti imposti dalla legislazione per la concentrazione di diossine in aria ambiente e che il valore di riferimento individuato nelle linee guida della Germania (LAI-Laenderausschuss fuer Immissionsschutz - Comitato degli Stati per la protezione ambientale) è pari a 0,15pg/Nm3 I-TEQ, si rileva che nella zona oggetto del campionamento (area prospiciente lo stabilimento ATT-Adler) la concentrazione delle diossine ha superato tale valore dalla serata del 13 fino alla giornata del 15 ottobre mentre nella giornata del 16 è rientrata al di sotto del valore di riferimento. 

In data 18 ottobre, verificato il drastico abbassamento del valore di concentrazione di diossine nell’area oggetto di campionamento, si è proceduto a modificare la posizione del campionatore ad alto flusso, allocandolo in un’area del centro abitato di Airola dove si riscontrava la presenza di fumi dal forte odore acre.

COV

Composti organici volatiliIl 13 ottobre i tecnici del Dipartimento di Benevento hanno inoltre installato, in posizioni significative nei pressi del sito dell’incendio, campionatori passivi a simmetria radiale, per rilevare le concentrazioni di COV (composti organici volatili) aerodispersi.

Le modalità di monitoraggio utilizzate restituiscono speditamente dati indicativi sulla aerodispersione di composti volatili, non confrontabili, a rigore, con i limiti di legge indicati dal D.Lgs 155/2010. Pertanto, a solo scopo conoscitivo, i valori riscontrati sono stati confrontati con i valori di qualità dell’aria di cui al D.Lgs 155/2010 ed ai valori relativi all’esposizione professionale a tali composti. Da tale confronto, si evince che tutti i parametri monitorati risultano al di sotto dei predetti limiti, ad eccezione del parametro Benzene in due campioni (n. 1 e n.3), come riportato nella tabella sottostante:

Si rappresenta che per il parametro Benzene il valore di riferimento in aria - ambiente (D.Lgs 155/2010) pari a 5 µg/mc è calcolato come media annuale. La campagna di monitoraggio attraverso campionatori passivi radiali è tuttora in corso, i relativi risultati saranno comunicati non appena disponibili.

Dati laboratorio mobile. Il laboratorio mobile installato nei pressi del sito dell’incendio dalla Direzione Tecnica ArpacUOC Reti di monitoraggio e Cemec nella giornata di giovedì 14 ottobre, per valutare il quadro della qualità dell’aria nei giorni successivi all’evento, ha evidenziato l’assenza di superamenti dei limiti di legge limitatamente ai parametri monitorati, ovvero le concentrazioni orarie dell’ozono, del monossido di carbonio e degli ossidi di azoto, nonché di benzene, toluene e xilene, cui si aggiungono i valori medi giornalieri del particolato PM10 e PM2.5. Fra giovedì e venerdì si evidenziano temporanei aumenti nella concentrazione del benzene e, meno pronunciati, del toluene, compatibili con l’evento verificatosi.

Aria 

Rete regionale di monitoraggio qualità dell’aria. Le stazioni delle rete di monitoraggio, i cui dati sono disponibili anche relativamente al giorno dell’evento, non hanno evidenziato criticità chiaramente riconducibili all’incendio ma, come sottolineato nell’aggiornamento n. 2 del 14 ottobre, alcune stazioni, in particolare quella che si trova presso il Museo Archeologico di Napoli, hanno rilevato un aumento delle concentrazioni di particolato in concomitanza con l’incendio.

Terreni 

Oggi tecnici del Dipartimento provinciale di Benevento hanno avviato la campagna di prelievi di campioni di suoli superficiali (top soil) per il monitoraggio di possibili effetti della ricaduta dei contaminanti prodotti dal processo di combustione, nelle aree circostanti la sorgente costituita dall’opificio incendiato. Nelle prossime giornate le attività di prelievo continueranno nei territori indicati quali più probabili aree di ricaduta di prodotti della combustione, anche nelle provincie di Napoli e Caserta, interessate a causa delle particolari condizioni meteorologiche presenti nel corso dell’incendio (sostenuti venti prevalenti in direzione nord-est/sud-ovest).

Acque 

Nella giornata odierna, tecnici del Dipartimento Provinciale di Benevento hanno continuato i prelievi di acque superficiali nelle aree circostanti il sito oggetto dell’incendio, onde valutare eventuali effetti negativi dovuti alla ricaduta dei prodotti della combustione.

Infine, lo scorso 15 ottobre, per valutare gli impatti ambientali delle acque di spegnimento utilizzate per estinguere l’incendio, si è proceduto al campionamento delle acque in uscita dall’impianto di depurazione comunale che serve anche lo scarico della Sapa.

Si rimanda al sito dell’Agenzia per le precedenti comunicazioni sulle attività in corso e per i prossimi aggiornamenti.

https://www.arpacampania.it/-/incendio-airola-bn-intervento-arpac-per-valutare-effetti-ambientali

 

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