lunedì 16 maggio 2022

Delirio orgiastico, spensieratezza, estasi e liberazione dei sensi: ASSTEAS! | PERLE

ASSTEAS

Il conto alla rovescia è iniziato.

Tra due mesi il nostro Ambasciatore all'Estero tornerà in Patria Caudina. Noi de Lo Schiaffo 321 seguiremo, passo passo, il ritorno del Cratere di Assteas dalla lunga trasferta in Germania, previsto per il 15 luglio. Certo, l'occasione della mostra speciale Il Sannio ed i Sanniti, a dedicata alla storia dei popoli Caudini, Irpini, Carricini e Pentri, a Monaco di Baviera rappresenta un momento molto importante per lo sviluppo culturale, turistico ed archeologico della Nuova Caudium.

Onestamente, preferiamo aver Europa, Pan e Dionisio a casa, ossia in Valle Caudina. Magari, vengono le turiste ed i turisti da tutta Europa per Europa ed il corteo bacchico. Tra l'altro, proprio in questi giorni è stato rivalutato il lato oscuro del vaso di Assteas. Lo scrivono i responsabili della comunicazione del Museo Archeologico del Sannio Caudino:

"Quando parliamo del cratere di Europa Assteas, non dobbiamo dimenticarci che presenta un secondo mito che si trova sul lato opposto del vaso. Interessante al pari del mito di Europa: quello del corteo bacchico. 

Dioniso, contrariamente a quanto si pensa, non è solo il dio del vino. Egli rappresenta il delirio orgiastico, la spensieratezza, l'estasi e la liberazione dei sensi. È rappresentato nudo, al centro, mentre stringe nella mano destra il tirso, un bastone di ferula sormontato da una pigna e nella sinistra due uova (simbolo della rinascita ed elemento onnipresente nelle religioni misteriche). 

riti dionisiaci

Le Menadi e i Satiri compongono il tiaso (corteo) e seguono il dio muovendosi in un ritmico passo di danza. Ognuno di loro porta con sé un oggetto che servirà al rito baccanale, per lo più strumenti musicali o recipienti portatori. 

Oltre a Dioniso, si riconoscono Sileno, il vecchio satiro ritratto sul registro superiore mentre agita un tamburino, e Pan, il satiro alla destra di Dioniso che stringe un tirso  nella mano destra e una phiale (antico vaso rituale greco) nella sinistra. 

Probabilmente fu il committente, un nobile Caudino, a decidere i temi del meraviglioso cratere, e il ceramografo Assteas fece di tutto per accontentarlo, rappresentando nel dettaglio due miti spettacolari come se fossero scene di un film o di un libro".

Lato oscuro

Mettere in secondo piano il corteo bacchico? Casualità? 

I culti pagani in Valle Caudina, ogni tanto, riemergono dai meandri del passato. In ogni caso emerge un'immagine molto più articolata dell'inestimabile tesoro Caudino, legato al politeismo locale. Definito dal dottor Vincenzo Zuccaro, l'Ambasciatore Caudino di Arte e Cultura Italiana, Assteas continua ad affascinare. 

Che gli Dei possano vegliare sul viaggio del 15 luglio, data del ritorno in Valle Caudina del vaso più bello al Mondo!

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immagini tratte dalla rete.

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