mercoledì 6 ottobre 2021

FRATELLI D'ITALIA - Meloni attaccata, non affondata - POLITICA

La politica è fatta di attacchi, pacchi e contrattacchi vari. In questo caso Fratelli d'Italia è stata colpita alle spalle da Fanpage, la rivista digitale schierata sul fronte dell'antifascismo mediatico. Per quasi mille giorni un audace giornalista si è infiltrato all'interno dell'area sovranista milanese per scoprire che nei meandri del partito, erede del Movimento Sociale Italiano, ci sono personaggi alquanto ambigui, sempre secondo i neo partygiani dell'informazione faziosa.

Salvini in Fratelli d'Italia?

Servizi segreti, massoni e affaristi non sono, però, legati ad un'Idea caratterizzata dalla lotta al mondo occulto, proprio quello che gestisce il potere dalla metà degli anni Quaranta. 

Far uscire un servizio del genere a poche ore dalle elezioni è stato un colpo gobbo, ma vista la crescita di consensi che vanta Fratelli d'Italia c'era d'aspettarselo. La sindrome dell'arco Costituzionale è una forma mentale e politica piena zeppa di intolleranza verso chi la pensa in maniera differente. FdI sta vivendo un momento magico, in base ai sondaggi, tanto da far ipotizzare un clamoroso passaggio di Matteo Salvini nella squadra di Giorgia Meloni

Fantapolitica? Anche il 20% a Fratelli d'Italia fino a qualche mese fa sembrava assurdo e improbabile a breve termine.

 FdI in piazza

Fratelli d'Italia ha recuperato consensi dal crollo rovinoso del Movimento 5 Stelle, dal ridimensionamento della Lega di Salvini e qualche punto di percentuale lo deve anche ai fuoriusciti da Forza Italia, anche se molti di questi provenivano, in blocco, dalla militanza in Alleanza Nazionale. 

Il partito della Meloni in Valle Caudina ha registrato una strepitosa crescita sul versante sannita, mentre non decolla nell'avellinese. C'è una spaccatura evidente tra le due Federazioni provinciali, nonché un profondo divario di consensi che si perdono in una manciata di chilometri. 

Giorgio e Giorgia

Da una parte c'è Benevento con Super Matera, il federale capace di risultati, a dir poco, eccellenti con percentuali bulgare. Dall'altra i Fratelli Irpini non sembrano ancora competitivi e pronti a guidare un Centrodestra senza le alleanze e gli obblighi con Lega, Forza Italia e affini. La struttura partitica in queste aree, definite periferiche, sarà il collante necessario per mantenere un equilibrio e creare una nuova alternativa al Regime del nulla?

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